Recovery, scarcerazione immediata per Umberto Franco Conforti
Assenza di gravità indiziaria per l'indagato accusato dalla Dda di Catanzaro di aver contributo ad agevolare il presunto narcotraffico del clan degli italiani di Cosenza
Nell’inchiesta Recovery arriva la prima scarcerazione immediata. La Cassazione ha annullato senza rinvio l’ordinanza di conferma del Riesame nei confronti di Umberto Franco Conforti, difeso dagli avvocati Cristian Cristiano e Marcello Manna. L’indagato era in carcere dal 14 maggio 2024, giorno in cui scattò il blitz sotto il coordinamento della Dda di Catanzaro.
Recovery, lo ricordiamo, è l’inchiesta antimafia contro il clan degli italiani di Cosenza che, a dire dei pm antimafia, avrebbe costituito negli anni una presunta associazione a delinquere dedita al narcotraffico. Nel caso in esame, Umberto Franco Conforti è accusato, al pari di Francesco Costantino De Luca, Marco Foggetti, Paolo Elia e Fabio Russo, di aver offerto un contributo «indispensabile alla realizzazione del programma criminoso legato al narcotraffico», occupandosi «prevalentemente dell’approvvigionamento e della commercializzazione degli stupefacenti» ed operando «in conformità alle direttive impartite da Michele Di Puppo e Marco D’Alessandro. Inoltre, per quanto riguarda Paolo Elia, anche su indicazione di Gianfranco Sganga».
Sulla base del provvedimento emesso dalla Corte di Cassazione è senza dubbio venuto meno il requisito della gravità indiziaria per Umberto Franco Conforti che d’ora in poi seguirà le prossime fasi procedimentali a piede libero.
I nomi degli imputati
- Cosimo Abbruzzese alias “Cocchino” – difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo
- Emanuele Apuzzo – difeso dagli avvocati Giuseppe Malvasi e Filippo Cannata
- Salvatore Ariello – difeso dagli avvocati Fiorella Bozzarello e Luca Cianferoni
- Luigi Avolio – difeso dagli avvocati Raffaele Brescia e Cesare Badolato
- Bruno Bartolomeo – difeso dall’avvocato Mario Scarpelli
- Giuseppe Bartolomeo – difeso dall’avvocato Ruggero Pio Micieli De Biase
- Gaetano Bartone – difeso dall’avvocato Francesco Chiaia
- Federica Bartucci – difesa dagli avvocati Giuseppe e Marcello Manna
- Antonio Basile – difeso dall’avvocato Tanja Argirò
- Toni Berisa – difeso dall’avvocato Evis Sema
- Enzo Bertocco – difeso dall’avvocato Maurizio Nucci
- Antonio Bevilacqua alias “Il Topo” – difeso dagli avvocati Luigi Luppino e Domenico Caputo (clicca su avanti per leggere i nomi di tutti gli indagati)
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