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      Home page>Cronaca>Processo Reset, a Cosenz...

      Processo Reset, a Cosenza vige la "legge" di Roberto Porcaro

      Il racconto di un imputato-testimone che nonostante fosse estraneo a un debito contratto da un suo amico, fu costretto a pagare una somma non dovuta all'allora "reggente" del clan degli italiani
      Antonio Alizzi
      9 luglio 202511:58
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      Processo Reset, a Cosenza vige la "legge" di Roberto Porcaro

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      Processo Reset, a Cosenza vige la "legge" di Roberto Porcaro

      La prima udienza del 2025 del processo ordinario “Reset” si è svolta ieri mattina presso l’aula bunker di Castrovillari, come sempre in condizioni climatiche difficili a causa del mancato funzionamento dell’impianto di riscaldamento. L’udienza ha segnato la ripresa del procedimento dopo la sentenza di primo grado del rito abbreviato, pronunciata dallo stesso tribunale, con il presidente Fabiana Giacchetti.

      Sintesi dell’udienza

      Nel corso dell’udienza, è emersa nuovamente la figura centrale di Roberto Porcaro, ex “reggente” del clan degli italiani di Cosenza, implicato in molteplici attività criminali, tra cui traffico di droga, estorsione e usura. Le testimonianze delle persone offese hanno aggiunto ulteriori dettagli sulle dinamiche e sui rapporti all’interno della rete criminale.

      Le dichiarazioni delle persone offese

      La prima persona offesa sentita ha riferito su Roberto Porcaro, Alessio De Cicco e Francesco Patitucci. Il verbale è stato acquisito, ma la difesa, rappresentata dall’avvocato Cristian Cristiano, ha posto alcune domande: «Non ho mai chiesto ad Alessio De Cicco di prestarmi somme di denaro né ha mai portato soldi a Porcaro o Patitucci. Avevo un debito con Roberto Porcaro e dopo l’arresto di quest’ultimo nella faccenda è subentrato Patitucci», come lo stesso boss di Cosenza ha spiegato nelle dichiarazioni spontanee rese il 7 ottobre nell’aula bunker di Catanzaro. «Conoscevo Patitucci solo di vista ma ero a conoscenza dei suoi precedenti. Mi sollecitò a restituire il debito contratto con Porcaro. Un giorno lo incontrai per strada e mi invitò a casa sua. Non ho mai discusso di questa vicenda con De Cicco».

      La medesima persona offesa ha anche smentito, su domanda dell’avvocato Maurizio Nucci, di aver mai comprato droga da Andrea Carpino: «Da lui ho acquistato solo beni strumentali come una lavastoviglie». Una quarta testimonianza ha riguardato il datore di lavoro di Remo Prete: «È un nostro dipendente e si tratta di una persona sportiva. Sia Giovanni Drago che Carlo Drago erano nostri clienti, nulla più», ha risposto all’avvocato Natale Occhiuto.

      Inoltre, è emersa ancora una volta la storia di una mamma che fu costretta a pagare i debiti contratti dal figlio. «Sono stata contattata per saldare la somma. Massimo Benvenuto si è presentato come amico, mettendomi in contatto con tale Francesco. Non ho dato soldi a Benvenuto, Francesco Greco mi prestò circa 2mila euro, che ho restituito. Greco mi fece paura solo una volta. Questa situazione mi ha molto provata, sia fisicamente che emotivamente, al punto che mi sono ammalata».

      Rapida ed esaustiva la successiva testimonianza, dove ha ristoratrice cosentina ha dichiarato di non aver mai ricevuto minacce in vita sua né di aver trovato bottigliette incendiarie davanti all’ingresso del suo locale. A seguire un giovane imprenditore cosentino che ha negato di aver avuto debiti personali con Guzzo e Mondera, con i quali aveva solo rapporti di amicizia e/o lavorativi.

      Infine, le ultime due testimonianze di persone offese presenti nella lista testi della pubblica accusa sentiti dal pm Vito Valerio: «Chiesi ad Alberto Turboli un aiuto economico, consegnandogli “a garanzia” un’auto, ricevetti in cambio circa 4mila euro. Non ho subito minacce, ma non mi sentivo tranquillo. Dopo il suo arresto nel 2019, ci siamo incontrati solo una volta, quando mi chiese la restituzione della cifra. Quanto ho restituito? Intorno a 3mila euro».

      La “legge” di Roberto Porcaro

      La testimonianza più significativa è stata senza dubbio quella di Valentino De Francesco, sentito in qualità di testimone ma anche imputato del seguente procedimento penale. «Conosco Andrea Mazzei perché mi aiutò con una pratica ad aprire un’attività di catering. Con Porcaro ho avuto problemi, poiché pretendeva il pagamento di somme di denaro che in realtà erano legate a un debito che Mario Sirangelo aveva contratto con lui. La pretesa di Porcaro si basava solo sul fatto che io accompagnai Sirangelo e Filippo Morrone ad acquistare il veicolo».

      «Parlando con Mazzei, che avevo conosciuto grazie a una segnalazione di un ristoratore di Cosenza, uscì fuori questa vicenda e siccome lui era interessato a rilevare la società di Filippo Morrone, che gestiva un lido balneare, non voleva che quest’ultimo appesantisse l’azienda comprando un’altra auto da rivendere immediatamente per saldare i debiti con Porcaro. Per estinguere il debito, ottenni un prestito di 5mila euro da Mazzei, somma che non volle restituita purché si chiudesse questa vicenda. Aggiungo – rispondendo alle domande dell’avvocato Michele Franzese – che Mazzei non ha mai usato violenza nei miei confronti e con lui ho sempre mantenuto buoni rapporti». La somma da restituire a Porcaro era di 15mila euro a fronte dei 37mila euro serviti per acquistare la macchina (12mila anticipati da Morrone e il resto tramite finanziamento della concessionaria), poi rivenduta a 19mila euro.

      La vicenda quindi può essere così riassunta: Filippo Morrone acquistò un’auto per 37.000 euro, pagando un anticipo di 12.200 euro e finanziando il resto. Il giorno seguente la rivendette per 19.000 euro, generando un evidente danno economico alla propria azienda e mettendola in una situazione di insolvenza. Questo gesto sembrava finalizzato a evitare il pagamento del finanziamento. Mazzei, interessato ad acquistare le quote della società di Morrone, considerò l’operazione un danno personale, poiché l’azienda, da sana, divenne insolvente. Tuttavia, non poté agire per annullare la vendita, poiché i fondi coinvolti nell’operazione provenivano da un anticipo versato da Porcaro. La revoca avrebbe comportato la perdita di questi soldi.

      Porcaro, per riottenere i 15.000 euro versati come anticipo e finiti a De Francesco tramite Morrone, intervenne direttamente. Secondo le testimonianze, Porcaro non agì su richiesta di Mazzei, ma per recuperare i propri soldi, arrivando a percuotere De Francesco.

      Dichiarazioni spontanee di Andrea Mazzei

      Andrea Mazzei, prima della conclusione dell’udienza, ha reso dichiarazioni spontanee: «Filippo Morrone l’ho cresciuto come un figlio ma chiarisco che sono intervenuto in questa vicenda perché avevo un interesse nell’acquisto della sua società ed in effetti versavo 500 euro al mese ai fini della compravendita sulla base di un accordo intercorso tra noi. Chiarisco infine che questa contestazione mi pesa più delle altre, in quanto, signor presidente, io sono stato una vittima e non un estortore. Mi sottoporrò ad esame con l’intento di fare luce su tutte le cose che l’ufficio di procura mi imputa».

      Al termine della seduta processuale, il collegio si è riunito in Camera di Consiglio per emettere una sentenza di proscioglimento nei confronti di Lauretta Mellone. La donna, imputata nel processo Reset, è deceduta dopo una grave malattia. La difesa, rappresentata dall’avvocato Amelia Ferrari, aveva insistito per una sentenza assolutoria visto il materiale probatorio emerso nel corso dell’istruttoria. Il presidente Carmen Ciarcia, una volta sentite le richieste delle parti, ha formulato le più sentite condoglianze ai parenti della defunta.

      Processo Reset, rito ordinario: gli imputati

      • Fabrizio Abate (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Giovanni Abruzzese (difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Antonio Quintieri)
      • Fiore Abbruzzese detto “Ninuzzo” (difeso dagli avvocati Mariarosa Bugliari e Antonio Quintieri)
      • Franco Abbruzzese detto “a Brezza” o “Il Cantante” (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Rosaria Abbruzzese (difesa dagli avvocati Antonio Quintieri e Filippo Cinnante)
      • Giovanni Aloise detto “mussu i ciuccio” (difeso dall’avvocato Gianpiero Calabese)
      • Pierangelo Aloia (difeso dall’avvocato Giulio Tarsitano)
      • Armando Antonucci detto il dottore (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Rosina Arno (difesa dagli avvocati Luca Acciardi e Fiorella Bozzarello)
      • Ariosto Artese (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Giorgio Misasi)
      • Rosario Aurello (difeso dall’avvocato Ferruccio Mariani)
      • Danilo Bartucci (difeso dall’avvocato Giuseppe Manna)
      • Giuseppe Bartucci (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Nicola Carratelli) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Giuseppe Belmonte (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Massimo Benvenuto (difeso dall’avvocato Rosario Carbone)
      • Luigi Berlingieri detto “Faccia d’angelo” (difeso dagli avvocati Nicola Rendace)
      • Antonio Bevilacqua (difeso dall’avvocato Giorgia Greco)
      • Cosimo Bevilacqua (difeso dagli avvocati Maurizio Nucci e Cesare Badolato)
      • Nicola Bevilacqua (difeso dagli avvocati Giampiero Calabrese e Antonio Ingrosso)
      • Agostino Briguori (difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno e Sergio Rotundo)
      • Giuseppe Broccolo (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Andrea Bruni (difeso dagli avvocati Luca Acciardi ed Emilia Spadafora)
      • Pasquale Bruni – classe 1979 (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Cristian Cristiano)
      • Pasquale Bruni (difeso dagli avvocati Fiorella Bozzarello)
      • Carmelina Bruniani (difesa dall’avvocato Luca De Munda)
      • Alfredo Bruno (difeso dall’avvocato Francesco Calabrò
      • Ernesto Campanile (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Carmine Caputo (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Damiano Carelli (difeso dall’avvocato Aldo Zagarese ed Enzo Belvedere)
      • Placido Cariello
      • Andrea Carpino (difeso dall’avvocato Maurizio Nucci)
      • Andrea Vincenzo Caruso (difeso dall’avvocato Maurizio Nucci)
      • Francesco Casella (difeso dagli avvocati Vincenzo Guglielmo Belvedere e Fabio Bonofiglio)
      • Michele Castiglione (difeso dagli avvocati Carlo Beltrani e Antonio Quintieri)
      • Andrea Cello (difeso dall’avvocato Francesco Calabrò)
      • Federico Chianello (difeso dall’avvocato Pierfrancesco Russo)
      • Antonio Chiodo (difeso dall’avvocato Domenico Caputo)
      • Massimo Ciancio (difeso dall’avvocato Luca Acciardi e Annamaria Domanico)
      • Giuseppe Cirillo (difeso dall’avvocato Raffaele Rigoli)
      • Antonio Colasuonno (difeso dagli avvocati Chiara Penna) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Cesare Conte (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
      • Antonio Covelli (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Aldo Andrea D’Ambrosio (difeso dall’avvocato Amelia Ferrari)
      • Emma D’Ambrosio (difesa dall’avvocato Amelia Ferrari)
      • Massimo D’Ambrosio (difeso dall’avvocato Amelia Ferrari e Valerio Murgano)
      • Alessio De Cicco (difeso dall’avvocato Francesco Gelsomino)
      • Sergio Del Popolo (difeso dagli avvocati Andrea Manna e Antonio Quintieri)
      • Pietro De Mari (difeso dall’avvocato Rossana Cribari)
      • Antonio De Rose (difeso dagli avvocati Raffaele Massimo Greco e Maurizio Nucci)
      • Pasquale De Rose (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Armando De Vuono (difeso dall’avvocato Matteo Cristiani e Giuseppe Filice) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Giovanni Drago (difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo)
      • Patrizia Drago (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Stefania Calabrese)
      • Angelo Falcone (difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro)
      • Umile Ferraro (difeso dall’avvocato Pasqualino Maio)
      • Eugenio Filice (difeso dagli avvocati Franco Sammarco ed Eduardo Florio)
      • Anna FIorillo (difeso dall’avvocato Francesco Santelli)
      • Remo Florio (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Fabrizio Fuoco (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Giovanni Garofalo (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Rosanna Garofalo (difesa dall’avvocato Laura Gaetano)
      • Mario Gervasi (difeso dall’avvocato Cesare Badolato)
      • Fabio Giannelli (difeso dall’avvocato Osvaldo Rocca) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Fabrizio Gioia (difeso dall’avvocato Matteo Cristiani)
      • Giovanni Grandinetti (difeso dall’avvocato Nicola Rendace)
      • Simone Greco (difeso dall’avvocato Andrea Sarro)
      • Stefano Grosso (difeso dall’avvocato Francesco Vetere)
      • Sergio La Canna (difeso dall’avvocato Giampiero Calabrese)
      • Umile Lanzino (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Fabio Laratta (difeso dall’avvocato Pasquale Marzocchi)
      • Massimiliano Lo Polito (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Silvia Lucanto (difesa dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
      • Antonio Lucà (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Gianluca Maione (difeso dall’avvocato Riccardo Maria Panno)
      • Cosimo Manzo (difeso dagli avvocati Linda Boscaglia e Giuseppe Malvasi) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Marcello Manna (difeso dagli avvocati Nicola Carratelli e Giandomenico Caiazza)
      • Francesco Marchiotti (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Stefano Antonio Marigliano (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Roberta Maritato (difesa dall’avvocato Marco Bianco)
      • Andrea Mazzei (difeso dagli avvocati Alessandro Diddi e Sergio Rotundo)
      • Giuseppe Midulla (difeso dagli avvocati Cristian Cristiano)
      • Bruno Mollica (difeso dall’avvocato Francesco Febbraio)
      • Giuseppe Mondera (difeso dall’avvocato Giuseppe Manna)
      • Francesco Morabito (difeso dagli avvocati Vincenzo Nobile e Domenico Nobile)
      • Alessandro Morrone (difeso dagli avvocati Giuseppe Malvasi e Domenico De Rosa)
      • Filippo Morrone (difeso dall’avvocato Piergiuseppe Cutrì)
      • Pino Munno (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Silvio Orlando (difeso dall’avvocato Pasquale Naccarato)
      • Massimo Palermo (difeso dall’avvocato Vincenzo Saccomanno)
      • Francesco Papara (difeso dall’avvocato Angela D’Elia)
      • Mario Perri (difeso dall’avvocato Giampiero Calabrese)
      • Sandro Perri (difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco)
      • Giuseppe Perrone (difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo)
      • Antonio Pignataro (difeso dagli avvocati Marco Bianco e Giuseppe Bruno)
      • Ciro Pignataro (difeso dagli avvocati Marco Bianco e Giuseppe Bruno)
      • Antonio Carmine Policastri (difeso dall’avvocato Aldo Zagarese)
      • Antonio Presta “Tonino” (difeso dagli avvocati Carlo Esbardo e Franco Locco)
      • Giuseppe Presta (difeso dagli avvocati Lucio Esbardo e Franco Locco) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Domenico Prete (difeso dall’avvocato Rossana Bozzarello)
      • Remo Prete (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Sergio Raimondo (difeso dall’avvocato FIlippo Cinnante)
      • Paolo Recchia (difeso dall’avvocato Francesco Gelsomino)
      • Andrea Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Luca Acciardi)
      • Ines Reda (difesa dagli avvocati Mario Ossequio e Angela Caputo)
      • Francesco Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio ed Enzo Belvedere)
      • Paolo Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Stefania Calabrese)
      • Marcello Rizzuti (difeso dagli avvocati Bruno Bonaro e Pietro Mancuso)
      • Danny Romano (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Massimiliano Rossiello (difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro)
      • Cristian Francesco Ruffolo (difeso dall’avvocato Luca Acciardi) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Rosa Rugiano (difesa dall’avvocato Rodolfo Alfieri)
      • Domenico Salerno (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Domenico Sannà (difeso dall’avvocato Giuseppe Bruno)
      • Orlando Scarlato (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Salvatore Sesso (difeso dall’avvocato Vincenzo Tridico)
      • Mario Sirangelo (difeso dall’avvocato Fabio Parise)
      • Alessandro Stella (difeso dall’avvocato Domenico Caputo)
      • Francesco Stola (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Cristian Cristiano)
      • Francesco Tassone (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Francesca Tiralongo (difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco)
      • Vittorio Toscano (difeso dall’avvocato Senese)

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      'Ndrangheta · Cosenza · Francesco Patitucci · Reset

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      Ore 14:11
      “Una notte in pattuglia”, LaC\u00A0a bordo delle Pantere di Polizia tra fermi e posti di controllo: ecco lo speciale\n
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      Sparatoria sul lungomare di Rossano, un ferito

      21 luglio 2025
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      Sparatoria sul lungomare di Rossano, un ferito
      Cronaca

      Cosenza, trovata droga in delle statue della Madonna

      22 luglio 2025
      Ore 09:39
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      Politica

      Marcello Manna commenta l'assoluzione da Reset: «Ho ancora fiducia nella giustizia»

      19 luglio 2025
      Ore 18:52
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      “Una notte in pattuglia”, LaC a bordo delle Pantere di Polizia tra fermi e posti di controllo: ecco lo speciale

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      Sparatoria sul lungomare di Rossano, un ferito

      21 luglio 2025
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      Cosenza, trovata droga in delle statue della Madonna

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      Cerchio chiuso

      Sparatoria sul lungomare di Rossano, eseguiti tre provvedimenti di fermo

      Nello scontro armato, verificatosi presso il lido “Baffo Bianco”, è rimasta ferita una persona

      Redazione
      L’inchiesta

      Corigliano Rossano, già individuati i responsabili della sparatoria sul lungomare

      Efficaci le indagini lampo di Squadra Mobile carabinieri, nello scontro armato è rimasto ferito un uomo che non è in pericolo di vita ed è ricoverato nell’ospedale di Cosenza
      Redazione
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      Anniversario triste

      Sangineto non scorda, fiaccolata e concerto in memoria di Alessio Cataldo

      Anche una messa è in programma il prossimo 25 luglio nel centro storico in suffragio del diciottenne deceduto nel 2024 a seguito di un incidente stradale
      Redazione
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      Il bilancio

      Migliaia di presenze al Vinitaly and the City, il sindaco Iacobini: «Sibari meta archeologica ma anche enoturistica»

      L’iniziativa ha celebrato le eccellenze enologiche calabresi in una cornice ricca di storia e bellezza. Il primo cittadino Iacobini: «Orgogliosi di aver ospitato un evento di livello». E intanto si pensa all’edizione 2026
      Franco Sangiovanni
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      Agguato sul lungomare

      Sparatoria a Corigliano Rossano, indagini a tutto campo: il caso passa alla Dda di Catanzaro

      L'uomo è stato colpito da un proiettile nel pomeriggio di ieri in località Lido San’Angelo. Ricoverato all’ospedale Annunziata di Cosenza, la prognosi resta riservata
      Matteo Lauria
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      COCA E BLASFEMIA

      Cosenza, scoperta droga nelle statue della Madonna | VIDEO

      Per gli uomini e le donne della Questura è un segnale che evidenzia il livello di ingegno e spregiudicatezza raggiunto da alcuni ambienti dello spaccio.
      Redazione
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      VIOLENTO SCONTRO

      Incidente a Cetraro sulla SS18: giovane centauro ferito, traffico in tilt. Interviene l’elisoccorso

      Scontro tra una moto e una Panda nei pressi della pompa di benzina sulla Statale 18, direzione nord. Il motociclista di 22 anni è stato trasportato d'urgenza in elisoccorso a Cosenza. Lunghe code in entrambi i sensi di marcia
      Alessandro Storino
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      INDIGNAZIONE

      Sparatoria a Rossano, Stasi: «Ora basta, si è superato il limite. Chiedo risposte definitive»

      Il sindaco ieri è rientrato di corsa in città mentre partecipava ad una riunione sui TIS a Cosenza. La presidente del Consiglio Rosellina Madeo: «La gente vuole girare per strada senza paura»
      Redazione
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      Il blitz

      Appalti pubblici nel mirino della ‘ndrangheta nella Locride, 5 arresti per estorsione e turbativa d’asta

      Pressioni e minacce per escludere una ditta da un appalto pubblico a Siderno. Le indagini dei Carabinieri partite dopo dichiarazioni rese da un dirigente di un Ufficio tecnico comunale
      Redazione Cronaca
      Appalti pubblici nel mirino della ‘ndrangheta nella Locride, 5 arresti per estorsione e turbativa d’asta\n
      La polemica

      Sibari: la protesta di una viaggiatrice accende i riflettori sul disastro delle infrastrutture in Calabria

      "Vergogna!" La rabbia di una viaggiatrice sul Frecciarossa di Sibari diventa denuncia
      Redazione
      Sibari: la protesta di una viaggiatrice accende i riflettori sul disastro delle infrastrutture in Calabria
      La strage dei migranti

      Inchiesta sul naufragio di Cutro: a processo quattro finanzieri e due operatori della Guardia costiera

      Ai sei militari vengono contestati i reati di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo in relazione alla mancata attivazione del Piano per la ricerca ed il salvataggio in mare
      Redazione
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      Pomeriggio di follia

      Sparatoria sul lungomare di Rossano, giovane ferito trasportato in ospedale: indagini in corso -Video

      Alla base dell’agguato, avvenuto nei pressi di un lido, vi sarebbe una rissa avvenuta poco prima. Un testimone: «Sembrava di essere in un film. Abbiamo avuto paura per i bambini»
      Matteo Lauria
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      Processo Jonny

      Le mani della ‘ndrangheta sul Cara di Isola Capo Rizzuto: 8 anni a Sacco e don Scordio, ecco le altre condanne – NOMI

      Regge in appello l’associazione mafiosa con pene dai 7 ai 10 anni di reclusione. Unico assolto Francesco Bruno, accusato di essere al vertice del clan di Vallefiorita
      Alessia Truzzolillo
      Le mani della ‘ndrangheta\u00A0sul Cara di Isola Capo Rizzuto: 8\u00A0anni a Sacco e don Scordio, ecco le altre condanne\u00A0–\u00A0NOMI
      La sentenza

      Cosenza, la condanna per peculato non comporta la revoca del porto d’armi

      Il Tar della Calabria ha annullato il provvedimento emesso dalla Questura a carico di un medico in pensione, accolto il ricorso presentato dal difensore Enrico Morcavallo

      Redazione
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      ZONA VIALE TRIESTE

      Tentata rapina a Cosenza, vetrina spaccata in un bar vicino la Villa Nuova

      Ignoti hanno infranto il vetro del locale, indagini in corso da parte della polizia
      Redazione
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      LO SCONTRO

      Incidente sulla SS 107: quattro auto coinvolte, strada chiusa per due ore

      Con un'operazione complessa, i Vigili del Fuoco hanno estratto due dei tre feriti dalle lamiere delle vetture. Circolazione a lungo paralizzata
      Redazione
      Incidente sulla SS 107: quattro auto coinvolte, strada chiusa per due ore
      Strano ma vero

      Dichiarato morto, si risveglia mezz'ora dopo: uomo salvato dalla "Sindrome di Lazzaro"

      È la clamorosa storia di uomo di 78 anni, che è stato dichiarato clinicamente deceduto dopo un infarto, salvo poi risvegliarsi mezz'ora dopo e chiamare le figlie per rassicurarle.

      Redazione
      Dichiarato morto, si risveglia mezz'ora dopo: uomo salvato dalla \"Sindrome di Lazzaro\"
      Il dramma

      Gallipoli, rischia di annegare in piscina parco acquatico: gravissimo bambino di 7 anni

      Il dramma in provincia di Lecce. Erano presenti i genitori con i quali il piccolo è in vacanza

      Redazione
      Gallipoli, rischia di annegare in piscina parco acquatico: gravissimo bambino di 7 anni
      Lieto fine

      Ritrovato vivo anziano disperso a Mandatoriccio: era caduto in un dirupo

      L’85enne si era allontanato verso un terreno di sua proprietà. Ritrovato dai Vigili del Fuoco dopo ore di ricerche notturne. Fondamentale l’intervento delle squadre TAS e UCL

      Redazione
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      Cronaca

      Elezioni 2019 a Rende, Adolfo D’Ambrosio «era in carcere»: i motivi dell'assoluzione sul voto di scambio politico-mafioso (che non c’è)

      Il Tribunale distrettuale di Catanzaro esclude il coinvolgimento diretto nel presunto accordo elettorale con l'allora sindaco Marcello Manna, assolto nel rito ordinario
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