Il tratto tra via Antonio Serra e Piazza XV Marzo interessato dal cantiere per la riqualificazione: l’ordinanza della Polizia Municipale vieta il traffico veicolare ma garantisce i percorsi pedonali
La struttura caritatevole ha un costo mensile di centomila euro. I frati cappuccini e il direttore generale Pasqualino Perri costretti ad attingere ai risparmi personali per garantire l'assistenza ai poveri
A causa di una rottura a Santo Stefano di Rogliano, il Comune annuncia la sospensione dell’erogazione idrica dalle ore 7:30 e fino al termine dei lavori
Il giudice Giacchetti conferma le responsabilità penali per undici imputati: cesti e contanti imposti nelle due festività per finanziare la cosca. Le dichiarazioni dei titolari e le intercettazioni ricostruiscono otto anni di vessazioni
La donna viaggiava con la nipote di 12 anni, rimasta illesa. La Fiat 600 si è ribaltata dopo lo scontro con un altro veicolo all’incrocio con Via Serafini
Il vicecapogruppo FdI alla Camera propone la città bruzia per l’edizione 2026: «Il centro storico merita visibilità nazionale. Ma ogni scelta sarà positiva per la Calabria»
La sentenza Reset accerta l’estorsione mafiosa ai danni di un locale cittadino, imposto prima dal boss e poi da Impieri e Foggetti per conto della cosca
I due consiglieri dem hanno presentato una richiesta di accesso agli atti relativa a due progetti dell'Ente. Si tratta di un project financing ventennale e l’acquisto di un edificio destinato a liceo sportivo a Lorica: «Serve trasparenza»
La vittima, titolare di un distributore, fu costretta a versare migliaia di euro sotto minaccia per saldare debiti contratti con Porcaro, Patitucci e Saturnino
La pellicola sarà proiettata lunedì 7 luglio alle ore 18. Il regista Gustavo Garrafa: «Un progetto che ci ha regalato tantissime soddisfazioni e diversi riconoscimenti in tutta Italia»
La sentenza Reset ricostruisce il ruolo verticistico del noto pregiudicato nella confederazione mafiosa cosentina, attivo anche dal carcere con ordini e spartizione dei proventi illeciti
Gennaro Presta avrebbe chiesto denaro a due imprenditori, uno dei quali Ariosto Artese (imputato in Reset) per conto del gruppo "zingari", ma l’intervento di Porcaro avrebbe impedito l’esplosione di colpi e incendi ai locali