logo
  • Sezioni

    • Cronaca

    • Politica

    • Cosenza Calcio

    • Attualita

    • Economia e Lavoro

    • Italia Mondo

    • Sanita

    • Sport

    • Cultura

  • Streaming

    • LaC TV 

    • Lac Network

    • LaC OnAir 

  • LaC Network 

    • lacplay.it

    • lactv.it

    • laconair.it

    • lacitymag.it

    • ilreggino.it

    • cosenzachannel.it

    • ilvibonese.it

    • catanzarochannel.it

    • lacapitalenews.it 

  • App

    • Android

    • Apple

    Social
    • Cronaca

    • Politica

    • Sanita

    • Cosenza Calcio

    • Ambiente

    • Societa

    • Cultura

    • Economia e Lavoro

    • Sport

    • Eventi

    • Sezioni
      • Cronaca

      • Politica

      • Cosenza Calcio

      • Attualita

      • Economia e Lavoro

      • Italia Mondo

      • Sanita

      • Sport

      • Cultura

    • Streaming
      • LaC TV 

      • Lac Network

      • LaC OnAir 

    • LaC Network 
      • lacplay.it

      • lactv.it

      • laconair.it

      • lacitymag.it

      • ilreggino.it

      • cosenzachannel.it

      • ilvibonese.it

      • catanzarochannel.it

      • lacapitalenews.it 

    • App
      • Android

      • Apple

    Social
      Home page>Cronaca>Chi sono gli ultimi boss...

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA

      Per i magistrati antimafia sono i soggetti che guidano i gruppi criminali operanti in una parte della provincia di Cosenza
      Antonio Alizzi
      9 luglio 202511:40
      1 of 10
      gallery image

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA
      gallery image

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA
      gallery image

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA
      gallery image

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA
      gallery image

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA
      gallery image

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA
      gallery image

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA
      gallery image

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA
      gallery image

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA
      gallery image

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA

      Chi sono gli ultimi boss di Cosenza indagati dalla Dda di Catanzaro | SCHEDA

      L’ultima inchiesta della Dda di Catanzaro, quella scattata il 1 settembre 2022, ha disarticolato la presunta confederazione mafiosa di Cosenza e dintorni. Nell’indagine, condotta dai carabinieri, dalla finanza e dalla polizia, sono stati coinvolti tanti boss (o presunti tali) della ‘ndrangheta cosentina. Alcuni “pescati” dopo tanti anni, al fine di corroborare le tesi accusatorie sull’esistenza da anni di un “pensiero unico mafioso” tra Cosenza e Rende, dopo anni di faide sanguinarie. In questo elenco che vi proponiamo ce ne sono tanti del passato e del presente criminale. (clicca avanti per continuare)

      Francesco Patitucci, il boss della presunta confederazione mafiosa

      Che Francesco Patitucci sia legato a doppio filo alla cosca “Lanzino” di Cosenza ormai lo dicono le sentenze passate in giudicato. Si tratta di un esponente di primo piano della ‘ndrangheta cosentina, riconosciuto tale da tutti i gruppi criminali operanti in città. Nell’ultima indagine della Dda di Catanzaro viene indicato quale boss della presunta confederazione mafiosa.

      Secondo la Dda di Catanzaro, Francesco Patitucci sarebbe il «capo, organizzatore e promotore dell’associazione; egli rappresenta l’autorevole ed indiscusso riferimento per tutti gli associati alla confederazione di ‘ndrangheta operante nella città e nell’hinterland cosentino, avendo assunto nel tempo le doti di ‘ndrangheta più elevate e corrispondenti a quella di “capo società”; egli si pone a capo dell’associazione in diretta continuità e prosecuzione dell’associazione di tipo mafioso tradizionalmente
      diretta da Ettore Lanzino e già giudiziariamente riconosciuta, rispetto alla quale lo stesso Patitucci è stato condannato nella sua veste di organizzatore e reggente fino al 5 dicembre 2011».

      Per gli inquirenti antimafia a Francesco Patitucci «si connettono i principali referenti delle diverse articolazioni (clan o gruppi) per la determinazione degli equilibri criminali sui territori di riferimento; egli inoltre si è avvalso della diretta attività di Roberto Porcaro, da lui di fatto designato come erede del suo potere criminale e quindi reggente dell’associazione in sua assenza; a Porcaro difatti sono indirizzate le principali raccomandazioni e direttive che Patitucci impartisce dal carcere per il tramite di Rosanna Garofalo» ex moglie di Patitucci. «Altresì condivide le linee criminali strategiche con il suo più diretto fiduciario Michele Di Puppo» (clicca su avanti per continuare)

      Ettore Lanzino, il successore di Franco Pino

      Dal 2000 in poi la Dda di Catanzaro, la Dia e le altre forze di polizia, hanno aggiunto il nome di Ettore Lanzino nel gruppo degli italiani, quale boss di primo livello, successore, criminalmente parlando, di Franco Pino, il super boss di Cosenza, riconosciuto da tutta la ‘ndrangheta reggina e non, che nel 1995 decise di collaborare con la giustizia. All’epoca i vari Gianfranco Ruà, Ettore Lanzino, Francesco Patitucci e Gianfranco Bruni, erano i suoi colonnelli, poi divenuti fondatori del cosiddetto clan “Lanzino-Ruà“, oggi meglio conosciuto come “Lanzino-Patitucci“.

      Nell’inchiesta scattata il 1 settembre 2022, la Dda di Catanzaro, relativamente alla posizione di Ettore Lanzino, scrive che «nonostante lo stato di detenzione per condanna definitiva all’ergastolo, è tuttora riconosciuto come storico capo dell’associazione e simbolo del potere criminale da essa esercitato sul territorio, in nome del quale l’associazione continua ad operare ed al quale viene pertanto assicurato, mediante ripartizione dei proventi illeciti confluiti nella “bacinella” della consorteria, il sostentamento economico in carcere nonché ai suoi familiari in libertà» (clicca su avanti per continuare)

      Maurizio Rango, uno dei mandanti dell’omicidio di Luca Bruni

      Dopo la morte di Michele Bruni, boss del clan “bella bella” di Cosenza, gli “zingari” di via Popilia avevano riposto massima fiducia in Maurizio Rango, alleandosi con egli, in rappresentanza della cosca “Bruni“, della quale facevano parte anche Carlo Lamanna, Daniele Lamanna e Adolfo Foggetti. L’uscita dal carcere di Luca Bruni, però, scosse il Crimine cosentino, tanto da deciderne l’eliminazione fisica, deliberata da Maurizio Rango e soprattutto da Franco Bruzzese, “capo società” all’epoca degli “zingari” in sostituzione di suo fratello Giovanni Abruzzese, detto il cinese, condannato all’ergastolo in “Missing“.

      Nel caso di Rango la Dda di Catanzaro scrive: «Nonostante lo stato di detenzione per condanna definitiva all’ergastolo, è tuttora riconosciuto come storico capo dell’associazione (già tradizionalmente capo della cosca omonima Rango-Zingari) e simbolo del potere criminale da essa esercitato sul territorio, in nome del quale l’associazione continua ad operare ed al quale viene pertanto assicurato, mediante ripartizione dei proventi illeciti confluiti nella “bacinella” della consorteria, il sostentamento economico in carcere nonché ai suoi familiari in libertà» (clicca avanti per continuare)

      Mario “Renato” Piromallo, l’uomo vicino a Patitucci

      Uno dei “vice” di Francesco Patitucci sarebbe Mario “Renato” Piromallo, il quale avrebbe costituito, secondo la Dda, un gruppo collegato alla presunta confederazione mafiosa cosentina, versando i proventi illeciti nella cosiddetta “bacinella comune“. Dall’inchiesta tuttavia sono emersi anche alcuni dissapori con l’altro “braccio destro” di Patitucci, ovvero Roberto Porcaro, che il boss della presunta confederazione avrebbe sistemato in nome della “pax“.

      La Dda di Catanzaro, parlando di Mario “Renato” Piromallo, scrive che è «inserito da tempo nelle dinamiche criminali organizzate cosentine nelle quali sviluppa un notevole acume criminale ed una conseguente scaltrezza nell’eludere attenzioni investigative su di lui. Agisce con alto grado di autonomia, rispettando la figura di capo di Francesco Patitucci e riconoscendosi alla pari degli altri principali luogotenenti, avendo la capacità di organizzare da solo anche summit di ‘ndrangheta per la definizione di accordi ed alleanze interne (ad esempio il summit con Adolfo D’Ambrosio) ovvero contenere anche la supremazia di luogotenenti emergenti come Roberto Porcaro (rispetto al quale non teme di
      alimentare fibrillazioni interne). Gestisce, in prima persona ed avvalendosi di stretti fiduciari, diversi ambiti di attività illecite, dalle attività estorsive, alla gestione di attività economiche mediante intestazioni fittizie, all’acquisizione in monopolio di canali del traffico di sostanze stupefacenti» (clicca avanti per continuare)

      Roberto Porcaro, “braccio destro” di Patitucci, che si muove in scooter

      Nella lista compare anche Roberto Porcaro, ad oggi mai condannato per il reato di associazione mafiosa ed uscito assolto dal delicato processo sull’omicidio di Luca Bruni. Tuttavia, la sua figura è ormai da anni presente nelle varie inchieste antimafie. Di recente, inoltre, è stato condannato in “Testa di Serpemte“, una sentenza che ormai andrà definitiva visto che gli imputati hanno usufruito della possibilità, introdotta dalla nuova riforma Cartabia, di “concordare” la pena in appello. Viene indicato quale uno dei boss di primo piano del gruppo “Lanzino-Patitucci“, legato anche al gruppo Abbruzzese “Banana” di via Popilia.

      Così scrive la Dda di Catanzaro su Roberto Porcaro: «Capo, organizzatore e promotore
      dell’associazione, investito, nel periodo di detenzione di Patitucci e nel quale egli era viceversa in libertà, del ruolo di “reggente”», Roberto Porcaro «rappresenta l’espressione concreta sul territorio della forza di intimidazione dell’associazione; è il dominus delle principali attività criminali pianificate ed eseguite per conto dell’associazione, con particolare riferimento all’usura, alle estorsioni, all’esercizio abusivo del credito, al reimpiego di capitale di provenienza illecita, al traffico di sostanze stupefacenti».

      Roberto Porcaro, secondo la Dda di Catanzaro, «nei periodi di non carcerazione e quantomeno fino alla data del suo ultimo arresto del 13.12.2019, si muove diffusamente nella città di Cosenza, quasi sempre a
      bordo di uno scooter,
      dando visibilità della sua costante presenza sul territorio, tanto ai suoi sodali quanto alle vittime dei reati; ed interviene personalmente nelle principali vicende delittuose: dirige la perpetrazione dei reati tipicamente contro il patrimonio, spesso incontrando ed affrontando direttamente le persone offese che convoca al suo cospetto o che raggiunge egli stesso, al fine di intimorirle o percuoterle per realizzare ingiusti profitti patrimoniali».

      «In tal modo rimarca la carica intimidatoria dell’associazione nei confronti delle vittime dei reati, determinando nelle stesse la tipica condizione di assoggettamento e di omertà; si insinua nel tessuto produttivo locale, autorizzando, finanziando o comunque sostenendo investimenti di imprenditori che poi trasforma in soggetti debitori nei suoi confronti nonché promuovendo investimenti finanziari con provviste illecite o comunque fittizie, così consentendo all’associazione criminale di acquisire anche il controllo di talune attività economiche. Attraverso i suoi diretti interventi, quindi, assicura, personalmente ovvero anche attraverso sodali di strettissima fiducia, la riscossione dei proventi illeciti delle singole attività delittuose, implementando la cassa (bacinella) dell’associazione criminale di cui ha la disponibilità e l’amministrazione, anche attraverso la moglie Silvia Guido» (clicca avanti per continuare)

      Adolfo D’Ambrosio a capo del gruppo di Rende

      Sempre tra gli italiani viene rimarcata la posizione apicale di Adolfo D’Ambrosio, già condannato in via definitiva in “Vulpes“, quale esponente di vertice del clan “Lanzino-Patitucci” di Cosenza. Viene indicato quale boss del gruppo operante a Rende e comuni limitrofi. Si avvale, secondo la Dda di Catanzaro, «della forza di intimidazione dell’associazione, occupandosi di organizzare le principali attività illecite di interesse per il suo gruppo, con particolare riferimento ai delitti di usura, estorsioni, esercizio abusivo del credito, al traffico di sostanze stupefacenti».

      «Dal giorno stesso della sua scarcerazione – 13.7.2019 – organizza e tiene riunioni di ‘ndrangheta per impartire direttive ai sodali sui rapporti da mantenere con gli appartenenti alle altre articolazioni della medesima associazione ed in ordine ai reati da perpetrare sul territorio; quindi dirige la perpetrazione dei reati tipicamente contro il patrimonio (spesso incontrando ed affrontando direttamente le vittime che contatta, convoca al suo cospetto o che raggiunge egli stesso, al fine di intimorirle o percuoterle); organizza anche attività volte all’approvvigionamento di sostanze stupefacenti ovvero per la custodia di armi; assicura quindi gli introiti destinati ad implementare la cassa comune (bacinella) dell’associazione criminale e si occupa del mantenimento dei carcerati appartenenti all’associazione» (clicca avanti per continuare)

      Michele Di Puppo, l’uomo della “Stella”

      Nella lista non può mancare Michele Di Puppo, di cui la ‘ndrine reggina ne riconosce la caratura criminale, come emerge dalle dichiarazioni rese da più pentiti nel corso degli ultimi anni. Per la Dda di Catanzaro, l’uomo di cui Patitucci più si fida, è un vero punto di riferimento delle altre cosche calabresi nel territorio cosentino, tanto da aver favorito, secondo alcune informative dei carabinieri, la latitanza del narcotrafficante reggino Francesco Strangio, poi catturato a Rose.

      Michele Di Puppo quindi è uno che conta nella presunta organizzazione mafiosa cosentina. La Dda di Catanzaro, in tal senso, evidenzia che il boss «ha acquisito nel tempo quantomeno la dote di ‘ndrangheta della “Stella”, assumendo il ruolo di direzione dell’articolazione territoriale e funzionale operante nella zona di Rende, in diretta continuità e prosecuzione dell’associazione di tipo mafioso già diretta da Ettore Lanzino e giudiziariamente riconosciuta, rispetto alla quale lo stesso Michele Di Puppo è stato condannato nella medesima veste di organizzatore e reggente per la zona di Rende fino al novembre 2011; in continuità con tale provenienza dirige quindi tutte le principali attività criminali pianificate ed eseguite per conto dell’associazione prevalentemente sul territorio della città di Rende ed alcuni Comuni viciniori, con particolare riferimento all’usura, alle estorsioni ed al traffico di sostanze stupefacenti» (clicca avanti per continuare)

      Franco Presta, il capo di Roggiano e dintorni

      Tra i boss della provincia di Cosenza, sempre nel contesto degli “italiani”, troviamo Franco Presta, ritenuto il capo del gruppo di Roggiano Gravina, sotto processo a Cosenza per l’inchiesta “Valle dell’Esaro”, l’indagine della Squadra Mobile di Cosenza contro il narcotraffico.

      La Dda: «Nella qualità di capo e promotore; nonostante lo stato di detenzione per condanna definitiva all’ergastolo, è tuttora riconosciuto come storico capo dell’associazione e segnatamente dell’omonima articolazione territoriale, come simbolo del potere criminale da essa esercitato sul territorio, in nome del quale l’associazione continua ad operare; allo stesso viene pertanto assicurato, mediante ripartizione dei proventi illeciti confluiti nella “bacinella” della consorteria, il sostentamento economico in carcere nonché ai suoi familiari in libertà» (clicca avanti per continuare)

      Il gruppo Abbruzzese legato al clan di Cassano Ionio

      Sul fronte degli “zingari” di Cosenza, la Dda inserisce al vertice del gruppo “Banana“, Fiore Abbruzzese. Si tratta di un esponente di vertice della ‘ndrangheta cosentina, in passato condannato all’ergastolo. Questo gruppo, ovviamente, è legato anche alla cosca di Cassano Ionio, il cui capo è Francesco Abbruzzese, alias “Dentuzzo”.

      Fiore Abbruzzese detto “Banana”, «nella sua qualità di capo dell’associazione; egli, ancorché detenuto, rappresenta l’epicentro per l’affermazione criminale del gruppo dei Banana nella città di Cosenza; egli, in forza della sua legittimazione ‘ndranghetistica acquisita dalla locale di Cassano allo Ionio, in seno alla quale è stato già giudiziariamente riconosciuto il suo ruolo, pone le basi per creare l’autonomo gruppo degli Abbruzzese, operativo e stanziale nel capoluogo bruzio, composto su base strettamente familistica (in primo piano dai suoi figli), dotato di ampie risorse criminali (armi, uomini e disponibilità economiche), progressivamente in grado di competere con la compagine “italiana” rispetto alla quale quindi entra in rapporto di confederazione, conducendo anche molteplici attività illecite in comune».

      Attualmente i soggetti operativi, nell’ambito di tale consorteria mafiosa, sarebbero Luigi Abbruzzese, Marco Abbruzzese, Nicola Abbruzzese e tanti altri, mentre sull’altro fronte ci sarebbero Fiore Bevilacqua, detto “Manu Muzza” e ulteriori soggetti indagati per associazione mafiosa. Tra questi, tuttavia, non manca Antonio Abruzzese alias “Tonino Strusciatappine“ (clicca indietro)

      1 of 10
      Tag
      Cosenza

      Tutti gli articoli di Cronaca

      ULTIMA ORA
      • - 18:14PNRR, 2,5 milioni per gli anziani non autosufficienti: i Comuni contro il tempo
      • - 18:00Paura la sera, bus troppo cari e servizi che non funzionano: gli studenti dell’Unical ora parlano | VIDEO
      • - 18:00Cosenza, il reparto di anatomia patologica dell’Annunziata raccontato in un calendario solidale
      • - 17:55Lo Spazio entra a Palazzo dei Bruzi con l’Università della Calabria
      • - 17:25L’imprenditore Roberto Gallo riceve il Premio “Sotto il cielo di San Francesco di Paola”
      • - 17:18Cosenza, il dg Gualtieri: «Costretti a chiudere le curve del Marulla»
      • - 18:14PNRR, 2,5 milioni per gli anziani non autosufficienti: i Comuni contro il tempo
      • - 18:00Paura la sera, bus troppo cari e servizi che non funzionano: gli studenti dell’Unical ora parlano | VIDEO
      • - 18:00Cosenza, il reparto di anatomia patologica dell’Annunziata raccontato in un calendario solidale
      • - 17:55Lo Spazio entra a Palazzo dei Bruzi con l’Università della Calabria
      • - 17:25L’imprenditore Roberto Gallo riceve il Premio “Sotto il cielo di San Francesco di Paola”
      • - 17:18Cosenza, il dg Gualtieri: «Costretti a chiudere le curve del Marulla»
      • - 18:14PNRR, 2,5 milioni per gli anziani non autosufficienti: i Comuni contro il tempo
      • - 18:00Paura la sera, bus troppo cari e servizi che non funzionano: gli studenti dell’Unical ora parlano | VIDEO
      • - 18:00Cosenza, il reparto di anatomia patologica dell’Annunziata raccontato in un calendario solidale
      • - 17:55Lo Spazio entra a Palazzo dei Bruzi con l’Università della Calabria
      • - 17:25L’imprenditore Roberto Gallo riceve il Premio “Sotto il cielo di San Francesco di Paola”
      • - 17:18Cosenza, il dg Gualtieri: «Costretti a chiudere le curve del Marulla»
      Le motivazioni

      Diciassette minuti per uccidere Bellocco: cosa dice la sentenza Doppia Curva

      Nelle motivazioni il film del delitto dall’arrivo del rampollo del clan alla palestra Testudo alle 10:44 fino all’intervento dei carabinieri alle 11:01. Filmati, testimonianze e consulenze medico-legali confermano come il capo ultrà dell’Inter pentito abbia colpito mortalmente il calabrese all’interno della Smart: letali le ferite al collo
      Pablo Petrasso
      Diciassette minuti per uccidere Bellocco: cosa dice la sentenza Doppia Curva
      Secondo grado

      Reset, il processo non è finito: 77 imputati a giudizio in appello, la Dda rilancia anche sulle assoluzioni | NOMI

      Fissata al 19 marzo 2026 l’udienza di secondo grado della maxi inchiesta sulla ’ndrangheta cosentina: sotto esame anche le posizioni assolte in primo grado
      Antonio Alizzi
      Reset, il processo non è finito: 77 imputati a giudizio in appello, la Dda rilancia anche sulle assoluzioni | NOMI
      La sentenza

      Clan degli “zingari”, cade la rete dei fiancheggiatori: condanne pesanti nel processo Athena 2 | NOMI

      Giudizio di merito del gup di Catanzaro contro una presunta articolazione del clan degli “zingari” di Cassano. Per alcuni imputati pene più alte delle richieste avanzate dalla Dda
      Antonio Alizzi
      Clan degli “zingari”, cade la rete dei fiancheggiatori: condanne pesanti nel processo Athena 2 | NOMI
      Il caso

      Catanzaro, soldi spariti dai conti dell’Ordine degli avvocati: il Tesoriere si dimette e presenta autodenuncia

      Daniela Rodolà ha riconosciuto presunti mancati versamenti impegnandosi alla restituzione delle somme. Il Consiglio ha presentato denuncia-querela alla Procura
      Redazione Cronaca
      Catanzaro, soldi spariti dai conti dell’Ordine degli avvocati: il Tesoriere si dimette e presenta autodenuncia\n

      Video Consigliati

      VEDI TUTTI
      Societa

      Paura la sera, bus troppo cari e servizi che non funzionano: gli studenti dell’Unical ora parlano | VIDEO

      Questionario anonimo per raccogliere criticità e proposte da portare ai vertici di Università della Calabria: parla Emilio Pio Bossio

      16 dicembre 2025
      Ore 16:39
      Paura la sera, bus troppo cari e servizi che non funzionano: gli studenti dell’Unical ora parlano | VIDEO
      Video

      Ecco “la vera natura”, il nuovo singolo di Lembo che prende spunto da Lucrezio

      Il cantautore: «Il brano prende spunto da una lezione dedicata al “De rerum natura”, da un momento che ha accesso in me il desiderio di esplorare il tema dell’identità autentica»

      15 dicembre 2025
      Ore 11:42
      Ecco “la vera natura”, il nuovo singolo di Lembo che prende spunto da Lucrezio
      Sanita

      Pasquale Gagliardi, 28 anni al servizio dell'elisoccorso

      Il dirigente medico Pasquale Gagliardi lascia il servizio di elisoccorso dopo 28 anni di attività

      12 dicembre 2025
      Ore 16:17
      Pasquale Gagliardi, 28 anni al servizio dell'elisoccorso

      Regali e buone azioni, a Sant'Aniello impazzano i mercatini di Natale

      Regali e buone azioni, a Sant'Aniello impazzano i mercatini di Natale
      Sanita

      Pasquale Gagliardi, 28 anni al servizio dell'elisoccorso

      Il dirigente medico Pasquale Gagliardi lascia il servizio di elisoccorso dopo 28 anni di attività

      12 dicembre 2025
      Ore 16:17
      Pasquale Gagliardi, 28 anni al servizio dell'elisoccorso

      Regali e buone azioni, a Sant'Aniello impazzano i mercatini di Natale

      Regali e buone azioni, a Sant'Aniello impazzano i mercatini di Natale
      Societa

      Paura la sera, bus troppo cari e servizi che non funzionano: gli studenti dell’Unical ora parlano | VIDEO

      Questionario anonimo per raccogliere criticità e proposte da portare ai vertici di Università della Calabria: parla Emilio Pio Bossio

      16 dicembre 2025
      Ore 16:39
      Paura la sera, bus troppo cari e servizi che non funzionano: gli studenti dell’Unical ora parlano | VIDEO
      Video

      Ecco “la vera natura”, il nuovo singolo di Lembo che prende spunto da Lucrezio

      Il cantautore: «Il brano prende spunto da una lezione dedicata al “De rerum natura”, da un momento che ha accesso in me il desiderio di esplorare il tema dell’identità autentica»

      15 dicembre 2025
      Ore 11:42
      Ecco “la vera natura”, il nuovo singolo di Lembo che prende spunto da Lucrezio
      Sanita

      Pasquale Gagliardi, 28 anni al servizio dell'elisoccorso

      Il dirigente medico Pasquale Gagliardi lascia il servizio di elisoccorso dopo 28 anni di attività

      12 dicembre 2025
      Ore 16:17
      Pasquale Gagliardi, 28 anni al servizio dell'elisoccorso

      Regali e buone azioni, a Sant'Aniello impazzano i mercatini di Natale

      Regali e buone azioni, a Sant'Aniello impazzano i mercatini di Natale
      Societa

      Paura la sera, bus troppo cari e servizi che non funzionano: gli studenti dell’Unical ora parlano | VIDEO

      Questionario anonimo per raccogliere criticità e proposte da portare ai vertici di Università della Calabria: parla Emilio Pio Bossio

      16 dicembre 2025
      Ore 16:39
      Paura la sera, bus troppo cari e servizi che non funzionano: gli studenti dell’Unical ora parlano | VIDEO
      Video

      Ecco “la vera natura”, il nuovo singolo di Lembo che prende spunto da Lucrezio

      Il cantautore: «Il brano prende spunto da una lezione dedicata al “De rerum natura”, da un momento che ha accesso in me il desiderio di esplorare il tema dell’identità autentica»

      15 dicembre 2025
      Ore 11:42
      Ecco “la vera natura”, il nuovo singolo di Lembo che prende spunto da Lucrezio
      La sentenza

      Dormiva davvero su una panchina? Ecco cosa ha stabilito il Tribunale di Cosenza

      Il giudice monocratico ha condannato Tripargoletti e un sindacalista UGL: risarcimento all’azienda LAV Service
      Redazione
      Dormiva davvero su una panchina? Ecco cosa ha stabilito il Tribunale di Cosenza\n
      La sentenza

      «Dietro la curva dell’Inter c’era la ’ndrangheta, ultrà protetti dal clan Bellocco»: le motivazioni del gup su Doppia Curva

      Per il gup la Curva Sud milanista faceva 100mila euro all’anno e «puntava al monopolio della gestione e dei profitti ricorrendo anche a intimidazioni e violenze», mentre la Nord operava sotto l’influenza della cosca calabrese
      Redazione Cronaca
      «Dietro la curva dell’Inter c’era la ’ndrangheta, ultrà protetti dal clan Bellocco»: le motivazioni del gup su Doppia Curva\n
      L’operazione

      Caporalato nella Sibaritide: 23 lavoratori in nero e 4 aziende multate e sospese

      Controlli dell’ITL di Cosenza con Carabinieri NIL e OIM: irregolarità diffuse, sanzioni per quasi 90mila euro nel settore agricolo.
      Redazione
      Caporalato nella Sibaritide: 23 lavoratori in nero e 4 aziende multate e sospese
      Follia

      Investe più volte un carabiniere calabrese: arrestata per tentato omicidio

      Una donna francese di 41 anni ha travolto con l’auto un militare intervenuto dopo una richiesta di aiuto. Il carabiniere è ricoverato in rianimazione ad Aosta
      Redazione
      Investe più volte un carabiniere calabrese: arrestata per tentato omicidio
      ‘Ndrangheta

      Mandato di arresto europeo per Gaetano Roberto Bruzzese, è ritenuto vicino alla cosca Greco di Cariati

      È detenuto in Germania per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico illecito di sostanze stupefacenti e di armi. L’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione Boreas
      Redazione Cronaca
      Mandato di arresto europeo per Gaetano Roberto Bruzzese, è ritenuto vicino alla cosca Greco di Cariati
      Segnali positivi

      Rocco lascia la terapia intensiva: sta meglio il bambino di Acri precipitato da un balcone a Roma

      Il piccolo di 11 anni, caduto dal terzo piano di un B&B, è stato trasferito nel reparto di Chirurgia plastica e presto inizierà il percorso di neuro-riabilitazione
      Francesco Roberto Spina
      Rocco lascia la terapia intensiva: sta meglio\u00A0il bambino di Acri precipitato da un balcone a Roma\n
      Il provvedimento

      Reggio Calabria, maxi sequestro da 18 milioni a 8 persone: è il valore delle imposte evase per il traffico di cocaina

      I destinatari arrestati nell’operazione Eureka scattata nel 2023. Complessivamente 42 milioni di euro i proventi illeciti occultati al fisco. L’operazione condotta dalla Guardia di finanza
      Redazione Cronaca
      Reggio Calabria, maxi sequestro da 18 milioni a 8 persone: è il valore delle imposte evase per il traffico di cocaina\n
      Le motivazioni

      Castrovillari, quell’assunzione di alcol e Xanax dopo l’incidente stradale a cui la Cassazione non ha creduto

      L’imputato aveva fornito una versione che sia il tribunale di primo grado che la Corte d’Appello avevano bocciato. No anche alla rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale
      Antonio Alizzi
      Castrovillari, quell’assunzione di alcol e Xanax dopo l’incidente stradale a cui la Cassazione non ha creduto\n\n\n
      A tutto campo

      Scomparsa Angelica Causil, scatta l’inchiesta: indagini a tappeto tra Napoli e Cosenza

      La Procura bruzia ha aperto un fascicolo per la scomparsa della giovane escort: focus sulle ultime ore e su una somma di denaro scomparsa. Intanto spunta una mail della famiglia alla Questura di Cosenza di inizio dicembre: “Aiutateci a ritrovarla”
      Francesco Rende
      Scomparsa Angelica Causil, scatta l’inchiesta: indagini a tappeto tra Napoli e Cosenza\n
      Dopo la requisitoria

      Recovery, al via in abbreviato le discussioni delle difese tra disservizi e problemi tecnici

      Sono iniziate nel tribunale di Catanzaro gli interventi degli avvocati difensori. Durante l’udienza è saltato il sistema di videoconferenza
      Antonio Alizzi
      Recovery, al via in abbreviato le discussioni delle difese tra disservizi e problemi tecnici\n
      baraonda

      Corigliano Rossano, botte da orbi in pieno centro. Un uomo morso all’orecchio

      Due giovani di origine straniera sono venuti alle mani davanti a decine di passanti, scatenando il panico tra famiglie e cittadini presenti
      Matteo Lauria
      Corigliano Rossano, botte da orbi in pieno centro. Un uomo morso all’orecchio
      L’impatto

      Cerchiara, sangue sulla SS 263. Muore un uomo dopo lo scontro tra una Punto e un tir

      Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno provveduto alla messa in sicurezza dei veicoli e al recupero della vittima rimasta incastrata tra le lamiere
      Redazione
      Cerchiara, sangue\u00A0sulla SS 263. Muore un uomo\u00A0dopo lo scontro tra una Punto e un tir
      Indagini internazionali

      Gioco d’azzardo illegale a Soverato, sequestro da un milione: bloccati i conti di un imprenditore in Bulgaria

      Nel mirino della Guardia di Finanza il proprietario di un bar del Soveratese per evasione fiscale e apparecchi da gioco truccati. Il supporto di Eurojust dopo la scoperta dei bonifici ricevuti da una banca di Sofia 
      Redazione Cronaca
      Gioco d’azzardo illegale a Soverato,\u00A0sequestro da un milione: bloccati i conti di un imprenditore in Bulgaria
      Il ferimento

      Corigliano Rossano, un uomo ferito dopo il ribaltamento del suo trattore

      Mattina impegnativa sul territorio a causa anche di un rogo domestico. Soccorsi impegnati su due fronti
      Matteo Lauria
      Corigliano Rossano, un uomo ferito dopo il ribaltamento del suo trattore
      Il processo

      Strage del Raganello, la difesa del Comune di Civita: «Sbagliato il calcolo dei dati pluviometrici, ecco perché»

      L'avvocato Zanforlini contesta i calcoli del Pm: «Stima erronea della pioggia caduta a monte delle Gole. Inoltre, sono stati ignorati i radar»
      Franco Sangiovanni
      Strage del Raganello, la\u00A0difesa del Comune di Civita: «Sbagliato il calcolo dei dati pluviometrici, ecco perché»\n
      L’incidente

      Violento impatto lungo la statale ionica: tre persone ferite, una sotto osservazione

      L’incidente è avvenuto nella notte nei pressi dell’area archeologica di Sibari. Sul posto carabinieri, 118 e vigili del fuoco
      Matteo Lauria
      Violento impatto lungo la statale ionica: tre persone ferite, una sotto osservazione
      Verità nascoste

      Jolly Rosso, la nave dei veleni: 35 anni di silenzi, morti sospette e un disastro che avvelena ancora l’Italia

      Il 14 dicembre 1990 il cargo si arena ad Amantea. Da allora, inchieste, depistaggi e misteri raccontano uno dei più gravi scandali ambientali. Una storia che si snoda tra rifiuti tossici, radioattività e verità mai emerse
      Gianfranco Donadio*
      Jolly Rosso, la nave dei veleni: 35 anni di silenzi, morti sospette e un disastro che avvelena ancora l’Italia\n
      L’arresto

      Lamezia, imprenditore trovato con un chilo di coca in macchina: «Costretto a trafficare droga dopo l’interdittiva antimafia»

      Il 43enne Rocca è stato fermato dalla Finanza all’uscita dell’autostrada. Contestata l’aggravante dell’ingente quantitativo. L’accusa aveva chiesto il carcere, il gip ha disposto i domiciliari
      Alessia Truzzolillo
      Lamezia, imprenditore trovato con un chilo di coca in macchina: «Costretto a trafficare droga dopo l’interdittiva antimafia»\n
      La decisione

      Rinascita Scott, la Cassazione libera Domenico Cracolici e apre la strada a una raffica di scarcerazioni

      La decisione modifica il quadro per molti condannati nel troncone celebrato con rito abbreviato, attesa la non esecutività della sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro emessa il 30 ottobre 2023
      Giuseppe Baglivo
      Rinascita Scott, la Cassazione libera Domenico Cracolici e apre la strada a una raffica di scarcerazioni\n
      Giustizia

      Peculato, la Cassazione annulla le condanne per Bilotta e Gargiulo

      Accolte le tesi difensive: rinvio a una nuova sezione della Corte d’Appello di Catanzaro dopo le sentenze di primo e secondo grado
      Redazione
      Peculato, la Cassazione annulla le condanne per Bilotta e Gargiulo\n
      1
      2
      3
      4
      5
      6
      7
      8
      9
      ...
      PIÙ LETTI
      1
      A tutto campo

      Scomparsa Angelica Causil, scatta l’inchiesta: indagini a tappeto tra Napoli e Cosenza

      2
      L’impatto

      Cerchiara, sangue sulla SS 263. Muore un uomo dopo lo scontro tra una Punto e un tir

      3

      Jolly Rosso, la nave dei veleni: traffico di rifiuti tossici, misteri e morti in Calabria

      4

      Angelica Causil scomparsa a Rende, la lettera della famiglia

      5

      Chiesa, intervista al giovane prete cosentino don Giuseppe Mancuso

      • Chi Siamo
      • Redazione
      Scarica tutte le nostre app!
      LaC Network
      • Footer 1
        • lacplay.it

        • lactv.it

        • laconair.it

      • Cosenza Footer
        • lacitymag.it

        • lacapitalenews.it

        • ilreggino.it

        • ilvibonese.it

        • catanzarochannel.it

      CosenzaChannel.it © – L’informazione dell’area urbana e provincia

      Diemmecom Società Editoriale - reg. trib. CS n. 2709 del 16/12/2009 - R.O.C. 4049

      Direttore Responsabile Antonio Alizzi

      Vicedirettore Antonio Clausi

      Direttore Editoriale Maria Grazia Falduto

      www.diemmecom.it

      PrivacyNote legali