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      Confederazione a Cosenza, «Daniele Lamanna è un pentito credibile»

      L'avvocato ha chiesto che al collaboratore di giustizia venga riconosciuta la continuazione con la sentenza "Nuova famiglia"
      Antonio Alizzi
      9 luglio 202511:47
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      Confederazione a Cosenza, «Daniele Lamanna è un pentito credibile»

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      Confederazione a Cosenza, «Daniele Lamanna è un pentito credibile»

      Dopo Francesco Greco tocca a Daniele Lamanna. Si tratta di un pentito eccellente che, all’indomani della sua cattura ad opera della Squadra Mobile di Cosenza, decise di collaboratore con la giustizia. Nel 2016 la Dda di Catanzaro ebbe quindi l’opportunità di consolidare l’indagine sull’omicidio di Luca Bruni, essendo reo confesso del delitto, e di far emergere le altre dinamiche criminali della ‘ndrangheta cosentina. Daniele Lamanna, infatti, è uno dei pentiti che ha parlato della confederazione mafiosa o presunta tale. L’avvocato Michele Gigliotti, nel corso della discussione difensiva, ha spiegato le ragioni secondo le quali l’imputato del processo abbreviato di “Reset” meriterebbe il riconoscimento dell’articolo 8.

      Le estorsioni a tappeto

      Nel procedimento penale “Reset“, Daniele Lamanna è accusato di estorsione mafiosa ai danni di un noto bar di Cosenza. «Lamanna – ha esordito l’avvocato Gigliotti – ci spiega quello che stava avvenendo negli anni in cui questa estorsione è avvenuta. Lamanna è uno che le cose le ha vissute in prima persona, non le racconta per sentito dire, le racconta perché le ha vissute, è una fonte primaria. E ci dice che nel primo lustro del secondo decennio gli italiani, i cosiddetti “italiani”, quindi il gruppo di Francesco Patitucci, aveva preso il sopravvento, di fatto chiedevano estorsioni alle imprese che erano impegnate nella costruzione di opere per appalti molto ingenti e loro, il gruppo Rango-zingari» questo lo racconta al rappresentante dell’Ufficio di Procura Vincenzo Luberto, «erano un po’ estromessi dal giro grosso. Quindi racconta di una serie di riunioni, dove si decide» di fare l’estorsione alla ditta che stava realizzando all’epoca piazza Bilotti «e ci dice che effettivamente il malcontento, lo scontento, i malumori che nascevano per via dei mancati introiti» hanno quindi condotto la sua consorteria «a fare estorsioni a tappeto».

      Come evitare un’altra guerra di mafia

      L’avvocato Gigliotti, proseguendo nel suo ragionamento, ha evidenziato che «Lamanna dice che si voleva evitare questa guerra con gli italiani e soprattutto si voleva evitare di intaccare gli assetti di una confederazione», pertanto, «tutti parlano di confederazione, ma nessuno ci dice esattamente che cosa era e perché era nata la confederazione, ma lei lo troverà nel racconto di Daniele Lamanna.

      Secondo il penalista, «il racconto di Daniele Lamanna è assolutamente credibile, è un racconto denso di novità e rammento a me stesso che lo stesso Lamanna ha partecipato a numerosi processi in qualità e in veste di testimone ex art. 210 o 197 bis, mi permetto di rassegnarti, sono i processi “Apocalisse”, “Testa di serpente”, “Job center”, quello relativo all’omicidio Ruffolo per cui è stato condannato Io stesso Massimo D’Elia che oggi è imputato in questo processo, il processo sulla contestata corruzione degli Agenti della Penitenziaria nella casa circondariale di Cosenza, il processo “Valle dell’Esaro”, sono tutti processi istruiti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro importantissimi e che hanno visto un contributo di estremo pregio da parte di Lamanna». L’avvocato infine ha chiesto che a Daniele Lamanna venga riconosciuta la continuazione con la sentenza “Nuova famiglia“, che «di fatto riassume la consistenza della consorteria».

      Processo abbreviato “Reset”, le richieste della Dda

      • Antonio Abbruzzese (classe 1975), difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Cesare Badolato CHIESTI 7 anni e 6 mesi
      • Antonio Abruzzese alias Strusciatappine, difeso dall’avvocato Mariarosa Bugliari CHIESTI 14 anni
      • Antonio Abbruzzese (classe 1984) difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Filippo Cinnante) CHIESTI 20 anni
      • Celestino Abbruzzese, difeso dall’avvocato Simona Celebre CHIESTI 6 anni
      • Fioravante Abbruzzese, difeso dall’avvocato Cesare Badolato CHIESTI 14 anni
      • Francesco Abbruzzese, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 12 anni
      • Luigi Abbruzzese, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Antonio Sanvito CHIESTI 20 anni
      • Marco Abbruzzese, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Antonio Sanvito CHIESTI 20 anni
      • Nicola Abbruzzese, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Antonio Sanvito CHIESTI 20 anni
      • Rocco Abbruzzese, difeso dall’avvocato Mariarosa Bugliari CHIESTI 12 anni
      • Saverio Abbruzzese, difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Matteo Cristiani CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Gianluca Alimena, difeso dall’avvocato Emiliano Iaquinta CHIESTI 2 anni
      • Claudio Alushi, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 18 anni
      • Salvatore Ariello, difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello CHIESTI 20 anni
      • Luigi Avolio, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Raffaele Brescia CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Ivan Barone, difeso dall’avvocato Rosa Pandalone CHIESTI 8 anni
      • Giuseppe Belmonte, difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo CHIESTI 8 anni e 2 mesi (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Gianluca Benvenuto, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri e Matteo Cristiani CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Massimo Bertoldi, difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Filomena Rota CHIESTI 12 anni e 4 mesi
      • Piero Bertoldi, difeso dall’avvocato Domenico Villella CHIESTI 2 anni
      • Cosimo Bevilacqua (classe 1965), difeso dagli avvocati Giacomo Iaria e Gianpiero Calabrese CHIESTI 18 anni e 8 mesi
      • Fabio Bevilacqua, difeso dall’avvocato Raffaele Brunetti CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Fiore Bevilacqua alias “Mano Mozza”, difeso dagli avvocati Antonio Ingrosso e Gianpiero Calabrese CHIESTI 10 anni
      • Francesco Bevilacqua, difeso dagli avvocati Luigi Bonofiglio e Michele Franzese CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Leonardo Bevilacqua, difeso dall’avvocato Filippo Cinnante CHIESTI 12 anni
      • Luigi Bevilacqua, difeso dagli avvocati Mariarosa Bugliari e Leone Fonte CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Luigina Bevilacqua, difesa dagli avvocati Cesare Badolato CHIESTI 2 anni
      • Andrea Bruni (classe 1983) difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 4 anni e 8 mesi
      • Gianfranco Bruni, difeso dall’avvocato Luca Acciardi CHIESTI 20 anni
      • Giuseppe Zoltan Bruniani CHIESTI Un anno e 4 mesi
      • Salvatore Calandrino, difeso dagli avvocati Antonio Aloe e Rossana Cribari CHIESTI 10 anni e 4 mesi
      • Gianluca Campolongo, difeso dagli avvocati Nicola Carratelli CHIESTI 7 anni
      • Giuseppe Caputo, difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello CHIESTI 12 anni
      • Francesco Carelli (difeso dall’avvocato Ugo Ledonne) CHIESTI 4 anni e 8 mesi
      • Alessandro Cariati, difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Tanja Argirò CHIESTI 2 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Alessandro Catanzaro, difeso dall’avvocato Luca Acciardi CHIESTI 14 anni
      • Maria Rosaria Ceglie, difeso dagli avvocati Camillo Gabriele Fiorito ed Emma Eboli CHIESTI 3 anni e 8 mesi
      • Patrizio Chiappetta, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Alessandro Diddi CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Daniele Chiaradia, difeso dagli avvocati Pasquale Di Iacovo e Maurizio Malomo CHIESTI 12 anni e 4 mesi
      • Francesco Ciliberti, difeso dagli avvocati Alessandro Diddi ed Enzo Belvedere CHIESTI 16 anni
      • Fabiano Ciranno, difeso dall’avvocato Giancarlo Greco e Cesare Badolato CHIESTI 18 anni
      • Francesco Curcio, difeso dagli avvocati Mariarosa Bugliari CHIESTI 14 anni
      • Marco D’Alessandro, difeso dall’avvocato Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Adolfo D’Ambrosio, difeso dall’avvocato Cesare Badolato CHIESTI 20 anni
      • Francesco De Cicco, difeso dagli avvocati Cristian Bilotta e Francesco Gambardella CHIESTI 4 anni e 10 mesi
      • Massimiliano D’Elia, difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello CHIESTI 12 anni
      • Cesare D’Elia, difeso dall’avvocato Cristian Cristiano CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Andrea De Giovanni, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Tanja Argirò CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Michele Di Puppo, difeso dagli avvocati Angelo Pugliese e Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Umberto Di Puppo, difeso dagli avvocati Angelo Pugliese e Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Carlo Drago, difeso dagli avvocati Francesco Santelli e Cesare Badolato CHIESTI 20 anni
      • Renato Falbo, difeso dall’avvocato Pietro Sammarco CHIESTI 7 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Rosetta Falvo, difeso dall’avvocato Mario Scarpelli CHIESTI 10 anni e 10 mesi
      • Cristian Ferraro, difeso dall’avvocato Michele Donadio CHIESTI 10 anni e 10 mesi
      • Simona Ferrise, difeso dall’avvocato Laura Gaetano CHIESTI 14 anni
      • Rosa Filippelli, difeso dall’avvocato Angelo Nicotera CHIESTI 3 anni
      • Adolfo Foggetti, difeso dall’avvocato Michele Gigliotti CHIESTI 3 anni e 8 mesi
      • Oscar Fuoco, difeso dall’avvocato Filippo Cinnante CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Pietro Gardi, difeso dall’avvocato Francesco Acciardi CHIESTI un anno e 4 mesi
      • Gino Garofalo, difeso dall’avvocato Antonio Quntieri CHIESTI 16 anni
      • Salvatore Garofalo, difeso dall’avvocato Filippo Cinnante CHIESTI 2 anni
      • Alberigo Granata, difeso dall’avvocato Filippo Cinnante CHIESTI 12 anni
      • Andrea Greco, difeso dall’avvocato Giorgia Greco e Sergio Rotundo CHIESTI 19 anni
      • Francesco Greco (pentito) CHIESTI 8 anni
      • Francesco Gualano, difeso dall’avvocato Angelo Pugliese CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Silvia Guido, difesa dagli avvocati Tanja Argirò e Giorgia Greco CHIESTI 16 anni
      • Francesco Iantorno, difeso dall’avvocato Francesco Boccia CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Giuseppe Iirillo, difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Aldo Iirillo CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Antonio Illuminato, difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello CHIESTI 20 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Luciano Impieri, difeso dall’avvocato Caterina De Luca CHIESTI 6 anni
      • Carlo Lamanna, difeso dall’avvocato Giuseppe Manna CHIESTI 20 anni
      • Daniele Lamanna, difeso dall’avvocato Michele Gigliotti CHIESTI 3 anni e 4 mesi
      • Ettore Lanzino, difeso dall’avvocato Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Fabio Laratta, difeso dall’avvocato Pasquale Marzocchi CHIESTI 2 anni
      • Saverio Madio, difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Romualdo Truncè CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Gianluca Maestri, difeso dagli avvocati Renato Tocci e Rossana Cribari CHIESTI 20 anni
      • Antonio Magnelli, difeso dall’avvocato Gisberto Spadafora CHIESTI 2 anni
      • Massimo Giuseppe Maione, difeso dagli avvocati Giorgia Greco ed Enzo Belvedere CHIESTI 4 anni e 6 mesi
      • Antonio Manzo, difeso dagli avvocati Antonio Ingrosso e Osvaldo Rocca CHIESTI 12 anni
      • Antonio Marotta, difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello CHIESTI 20 anni
      • Mauro Marsico, difeso dall’avvocato Lucio Ebardo e Luca Acciardi CHIESTI 10 anni
      • Francesco Mazzei, difeso dall’avvocato Cesare Badolato e Gianpiero Calabrese CHIESTI 16 anni e 6 mesi
      • Ivan Montualdista, difeso dall’avvocato Angelo Pugliese CHIESTI 16 anni
      • Alfredo Morelli, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 16 anni e 8 mesi
      • Alessandro Morrone (classe 1988), difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco CHIESTI 16 anni e 8 mesi
      • Francesco Occhiuzzi (difeso dagli avvocati Vito Caldiero e Carmine Curatolo) CHIESTI 3 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Roberto Olibano junior (difeso dall’avvocato Anna Maria Domanico) CHIESTI 12 anni
      • Anna Palmieri, difesa dall’avvocato Vania Giuseppina Gianporcaro CHIESTI 5 anni e 4 mesi
      • Francesco Patitucci, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Laura Gaetano CHIESTI 20 anni
      • Damiana Pellegrino, difesa dagli avvocati Luca Acciardi e Lucio Esbardo CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Erminio Pezzi, difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Enzo Piattello, difeso dall’avvocato Gianpiero Calabrese CHIESTI 16 anni
      • Giuseppe Piromallo, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Giorgia Medaglia CHIESTI 3 anni
      • Mario “Renato” Piromallo, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Giorgia Medaglia CHIESTI 20 anni
      • Paolo Pisani, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Cesare Badolato CHIESTI 2 anni e 2 mesi
      • Roberto Porcaro, difeso dall’avvocato Mario Scarpelli CHIESTI 20 anni
      • Franco Presta, difeso dagli avvocati Sara Luiu e Lucio Esbardo CHIESTI 20 anni
      • Gennaro Presta, difeso dagli avvocati Rossana Cribari e Cesare Badolato CHIESTI 20 anni
      • Roberto Presta, difeso dall’avvocato Maria Claudia Conidi CHIESTI 5 anni e 4 mesi
      • Maurizio Rango, difeso dall’avvocato Teodora Gabrieli CHIESTI 20 anni
      • Michele Rende, difeso dagli avvocati Rossana Cribari e Pasquale Marzocchi CHIESTI 14 anni
      • Francesco Ripepi, difeso dagli avvocati Michele Franzese e Sandro Furfaro CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Gianfranco Ruà, difeso dagli avvocati Massimo Petrone e Valentina Moretti CHIESTI 20 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Antonio Russo, difeso dall’avvocato Roberto Deni CHIESTI 12 anni
      • Stefano Salerno, difeso dall’avvocato Angelo Pugliese CHIESTI 16 anni e 8 mesi
      • Eugenio Satiro, difeso dagli avvocati Fiorella Bozzarello e Filippo Cinnante CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Marco Saturnino, difeso dagli avvocati Giuseppe Malvasi e Filippo Cinnante CHIESTI 10 anni
      • Salvatore Sesso, difeso dagli avvocati Vincenzo Tridico CHIESTI 8 anni e 4 mesi
      • Luca Simerano, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 7 anni
      • Mario Sollazzo, difeso dagli avvocati Carlo Esbardo e Giovanni Favasuli CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Francesco Sorrentino, difeso dall’avvocato Linda Boscaglia CHIESTI 4 anni e 8 mesi
      • Ettore Sottile, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Pasquale Naccarato CHIESTI 20 anni
      • Alberto Superbo, difeso dall’avvocato Angelo Pugliese e Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Marco Tornelli, difeso dall’avvocato Cristian Cristiano CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Alberto Turboli, difeso dall’avvocato Cristian Bilotta e Maurizio Nucci CHIESTI 10 anni e 10 mesi
      • Danilo Turboli, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Francesco Veltri, difeso dall’avvocato Luca Acciardi CHIESTI 6 anni
      • Giuseppe Zaffonte, difeso dall’avvocato Emanuela Capparelli CHIESTI 5 anni e 7 mesi
      • Roberto Zengaro, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 10 anni e 10 mesi
      • Antonio Zinno, difeso dall’avvocato Nicola Carratelli CHIESTI 10 anni e 8 mesi (clicca su avanti per leggere le parti civili)

      “Reset” in abbreviato, le parti civili

      • Ministero dell’Interno, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Ministero della Giustizia, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Regione Calabria, difesa dall’avvocato Michele Rausei
      • Presidenza del Consiglio dei Ministri, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Ministero della Difesa, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Ministero della Difesa – Comando Generale dei Carabinieri, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Commissario Straordinario del Governo presso il Ministero tratto Antiusura e Racket, difeso dall’avvocato Antonello Membrini, Invitalia, difesa dall’avvocato Grazia Volo
      • Comune di Cosenza, difeso dall’avvocato Francesco Chiaia
      • Provincia di Cosenza, difeso dall’avvocato Raffaele Prisco
      • Comune di Rende, difeso dall’avvocato Santo Spadafora
      • Monopoli di Stato, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Associazione AntiRacket Lucio Ferrami, difesa dall’avvocato Carlo Carere
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      Tag
      'Ndrangheta · Cosenza · Reset

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      Scontro mortale sulla SS 106 Jonica. Muore un 19enne: inutile l'intervento dell'elisoccorso

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      l’appello

      Rientrato l’allarme all’Ospedale di Cosenza: ritrovata la donna incinta di nove mesi

      La richiesta di mobilitazione dopo l’allontanamento della donna dall’Ospedale Annunziata di Cosenza. Lieto fine per la signora
      Redazione
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      Il trasferimento

      Cetraro, Mattia Spanò accolto in una struttura a San Sosti ma resta in attesa di una Rems

      Il giovane, che necessita di trattamenti psicofarmacologici e psico-riabilitativi continui, condannato per il tentato omicidio della madre, era rimasto in carcere oltre il fine pena per carenza di posti per l'esecuzione di misure di sicurezza. L'istanza presentata dai legali per il suo trasferimento temporaneo, è stata accolta dalla procura di Paola

      Anna Foti
      Cetraro, Mattia Spanò accolto in una struttura a San Sosti ma resta in attesa di una Rems
      SITUAZIONE DRAMMATICA

      Mattia Spanò lascia il carcere ma le sue condizioni preoccupano: durante una crisi aggredisce il personale della casa famiglia che lo ospita

      Il giovane, detenuto da uomo libero in attesa dell’ingresso in una Rems, aveva lasciato la cella del carcere di Arghillà dopo numerosi appelli. Ma due notti fa, in preda all’ennesima crisi psicotica, ha aggredito il personale della struttura di San Sosti e domani mattina dovrà andare via
      Francesca Lagatta
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      16 ottobre 2025
      Ore 16:58
      Buscè: «Cosenza ha fame di calcio, ma senza tifosi non è calcio»
      Società

      Antonio Lavitola: «Vi racconto dei resti umani all'Umberto I»

      14 ottobre 2025
      Ore 16:31
      Antonio Lavitola: «Vi racconto dei resti umani all'Umberto I»
      Cosenza Calcio

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      Dante Alighieri, la società letteraria festeggia 130 anni di attività a Cosenza

      17 ottobre 2025
      Ore 13:55
      Dante Alighieri, la società letteraria festeggia 130 anni di attività a Cosenza
      Societa

      Adalisa Florio (Airc Calabria): «La prevenzione salva la vita»

      17 ottobre 2025
      Ore 11:45
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      17 ottobre 2025
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      Allarme sicurezza

      Spezzano Albanese, bruciate due auto sotto casa: “Paese sotto assedio”

      Nuovo episodio nella notte in località Fossa del Lupo. La comunità invoca più sicurezza.
      Matteo Lauria
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      Dopo l’attacco

      L’inchiesta di Report sulla ’ndrangheta nell’eolico e il pentito trasferito: nuova pista sulla bomba a Ranucci

      L’attentato potrebbe essere collegato a un servizio sugli interessi delle mafie nel Nord Est previsto nella prossima stagione. E c’è una coincidenza inquietante: l’ex boss Bonaventura disse di aver sentito dire in carcere che il conduttore «era finito» perché aveva toccato i clan calabresi
      P. P. P.
      L’inchiesta di Report sulla ’ndrangheta nell’eolico e il pentito trasferito: nuova\u00A0pista sulla bomba a Ranucci\n
      Il processo

      Appello Rinascita Scott: assolto Ierullo, pene ridotte per Accorinti e Razionale, ergastolo confermato per Bonavota

      Condannato a 30 anni in primo grado per l'omicidio Cracolici-Furlano, è stato subito rimesso in libertà. Per i due capiclan vibonesi considerati responsabili del duplice omicidio di Antonio Lo Giudice e Roberto Soriano è stata esclusa la premeditazione e sono passati dall’ergastolo a 30 anni di pena
      Alessia Truzzolillo
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      Il processo

      Rinascita omicidi, pena ridotta in appello per i boss Accorinti e Razionale: passano dall’ergastolo a 30 anni

      Per i due capiclan è stata esclusa la premeditazione. Assolto Ierullo per il duplice omicidio Cracolici-Furlano, confermato il fine pena mai per Domenico Bonavota. Nessuna aggravante mafiosa per il sequestro di Rocco Ursino
      Alessia Truzzolillo
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      Indagini in corso

      Auto in fiamme a Rossano nella notte

      Le fiamme si sono propagate rapidamente, rendendo vano ogni tentativo di salvataggio del mezzo
      Matteo Lauria
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      Il provvedimento

      Neonata rapita a Cosenza, un pool di specialisti giudicherà Rosa Vespa

      Il gup del tribunale Letizia Benigno ha nominato tre periti. Dovranno valutare se l’imputata al momento del fatto fosse incapace di intendere e di volere
      Antonio Alizzi
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      Armi da guerra

      Zungri, arrestato un 77enne che aveva in casa un arsenale: munizioni, un fucile, una pistola e 4 bombe a mano

      Tra il materiale rinvenuto dai carabinieri durante la perquisizione, anche quattro granate che hanno reso necessario l’intervento degli artificieri di Catanzaro
      Redazione Cronaca
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      Dopo 20 anni

      L’uomo nero di Palazzo Nieddu, verità e ombre dell’omicidio di Franco Fortugno 

      Ripercorriamo le tappe della vicenda giudiziaria che ha portato alla condanna di mandanti ed esecutori materiali dell’omicidio dell’allora vicepresidente del consiglio regionale, tra suicidi misteriosi e livelli superiori mai dimostrati 
      Marco Cribari
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      La sentenza

      Cani in autostrada, il Giudice di Pace di Castrovillari condanna Anas a risarcire automobilista

      L’uomo, in viaggio con la famiglia, aveva centrato un randagio lungo l’A2 a Campotenese. Il giudice ha riconosciuto la responsabilità del gestore per l’assenza di recinzioni
      a. al.
      Cani in autostrada, il Giudice di Pace di Castrovillari condanna Anas\u00A0a risarcire automobilista\n
      Gli aggiornamenti

      Piragineti, l’artigiano è morto per un malore: no all’autopsia

      L’esame esterno conferma la morte naturale dell’artigiano 56enne. Il decesso sarebbe avvenuto per un infarto mentre era al lavoro
      Matteo Lauria
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      Violento impatto

      Incidente a Corigliano Rossano, auto precipita in un burrone nella notte: due feriti gravi

      È successo in località Santa Croce, nel centro storico. I due occupanti sono ricoverati con prognosi riservata
      Matteo Lauria
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      Incidente stradale

      Auto precipita in un burrone a Corigliano: due feriti gravi nel cuore della notte

      L’incidente è avvenuto in località Santa Croce. I due occupanti, entrambi stranieri, sono ricoverati con prognosi riservata
      Matteo Lauria
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      Cronaca stradale

      Statale 107 chiusa a Caccuri per incidente: due feriti

      Scontro tra auto, traffico interrotto in entrambe le direzioni
      Redazione
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      Emergenza idrica

      Cosentino a secco, crollano le portate degli acquedotti

      Abatemarco e Capodacqua registrano cali fino al 30%. Emergenza idrica anticipata di due mesi.
      Redazione
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      Scarichi fognari e roghi di rifiuti, denunce nel Cosentino

      Falconara e Amantea sotto la lente dei Carabinieri Forestale: sequestrata una condotta abusiva, due persone deferite.
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      Momenti di tensione a Quattromiglia (Rende) nei pressi dell’hotel Majorana: in escandescenza bloccata da carabinieri e 118
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      Piragineti, tragedia sul lavoro: 56enne muore cadendo da una scala

      L’uomo, impegnato in lavori di ferro, sarebbe precipitato a causa di un malore improvviso. Inutili i soccorsi del 118. La comunità sotto choc.
      Matteo Lauria
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      Asp Cosenza, condanna da 1 milione di euro per un dirigente: sentenza della Corte dei Conti

      Un dirigente dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza è stato ritenuto responsabile di danno erariale per mancata gara d’appalto sui gas medicali, con un risarcimento di un milione di euro
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      Vent’anni fa l’assassinio di Franco Fortugno e la sfida del movimento “Ammazzateci tutti” che voleva cambiare la politica e la Calabria

      Il 16 ottobre 2005 la ‘ndrangheta uccise a Locri il consigliere regionale in un seggio delle primarie. Da quel delitto nacque una mobilitazione di giovani che scosse la coscienza del Paese. Una storia che ancora oggi scuote le coscienze e aspetta risposte sui rapporti tra clan e politica
      L.F.
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      Marco Cribari
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