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      'Ndrangheta a Rende, i nomi dei componenti del gruppo di Michele Di Puppo

      La Dda di Catanzaro elenca diversi soggetti che sarebbero appartenenti al presunto gruppo criminale operante oltre il Campagnano
      Antonio Alizzi
      9 luglio 202511:40
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      'Ndrangheta a Rende, i nomi dei componenti del gruppo di Michele Di Puppo

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      'Ndrangheta a Rende, i nomi dei componenti del gruppo di Michele Di Puppo

      'Ndrangheta a Rende, i nomi dei componenti del gruppo di Michele Di Puppo

      Per la Dda di Catanzaro la presunta confederazione di ‘ndrangheta a Cosenza si compone di sette sotto gruppi. La maggior parte operano tra Cosenza e Rende, mentre l’unico che dista alcuni chilometri dal capoluogo di provincia è la zona di Roggiano Gravina. Qui è presente infatti il presunto sodalizio criminale dei Presta. A Rende, tuttavia, ce ne sono due. I magistrati antimafia indicano il clan Di Puppo e quello d’Ambrosio. Oggi parliamo della presunta cosca diretta dalla “stella” della ‘ndrangheta.

      Michele Di Puppo

      Michele Di Puppo rappresenta un caposaldo della mafia cosentina. Da sempre legato al clan “Lanzino” di Cosenza, oggi viene indicato come l’uomo più vicino a Francesco Patitucci. Il boss della presunta confederazione mafiosa cosentina si fida di poche persone. Di Puppo è tra queste. Un pentito della ‘ndrangheta reggina ha riferito che Michele Di Puppo ha ottenuto la “stella“, una delle doti più importanti del panorama mafioso. E per la Dda di Catanzaro è un elemento di spicco capace anche di coprire la latitanza del narcotrafficante reggino Francesco Strangio.

      La Dda di Catanzaro scrive così su Michele Di Puppo: «Nella sua qualità di capo, organizzatore e promotore dell’associazione; in strettissimo e diretto rapporto con Francesco Patitucci, con il quale condivide le più importanti linee strategiche associative; ha acquisito nel tempo quantomeno la dote di ‘ndrangheta della “Stella”, assumendo il ruolo di direzione dell’articolazione territoriale e funzionale operante nella zona di Rende, in diretta continuità e prosecuzione dell’associazione di tipo mafioso già diretta da Ettore Lanzino e giudiziariamente riconosciuta, rispetto alla quale lo stesso Michele Di Puppo è stato condannato nella medesima veste di organizzatore e reggente per la zona di Rende fino al novembre 2011; in continuità con tale provenienza dirige quindi tutte le principali attività criminali pianificate ed eseguite per conto dell’associazione prevalentemente sul territorio della città di Rende ed alcuni Comuni viciniori, con particolare riferimento all’usura, alle estorsioni ed al traffico di sostanze stupefacenti» (clicca avanti per continuare a leggere)

      Umberto Di Puppo e Alberto Superbo

      Sempre nel gruppo di Michele Di Puppo la Dda di Catanzaro inserisce anche Umberto Di Puppo, fratello del primo, e Alberto Superbo. Altre due figure che hanno un passato criminale. Umberto, tra le altre cose, seguiva la latitanza di Ettore Lanzino. All’epoca i carabinieri lo avevano trovato nell’appartamento di Rende.

      Per i magistrati Umberto Di Puppo «nella sua qualità di organizzatore e promotore dell’associazione ed inserito nell’articolazione territoriale e funzionale operante nella zona di Rende sotto la direzione del germano Michele Di Puppo con il quale coopera nell’organizzazione delle plurime attività delittuose, dalle rapine, alle estorsioni, all’usura, al traffico di sostanza stupefacenti».

      Per quanto riguarda Alberto Superbo invece i pm antimafia Corrado Cubbellotti e Vito Valerio scrivono che nella sua qualità di organizzatore e promotore dell’associazione ed inserito nell’articolazione territoriale e funzionale operante nella zona di Rende sotto la direzione di Michele Di Puppo con il quale coopera nell’organizzazione delle plurime attività delittuose, dalle rapine, alle estorsioni, all’usura, al traffico di sostanza stupefacenti» (clicca avanti per continuare a leggere)

      Marco D’Alessandro

      E veniamo a Marco D’Alessandro. Il “braccio destro” di Michele Di Puppo è stato latitante dal 1 settembre fino a poco prima di Natale. Poi una sera, insieme al suo avvocato Gianluca Garritano, si è presentato al carcere di Cosenza per costituirsi. Marco D’Alessandro è uno dei nomi “nuovi” della presunta consorteria mafiosa di Cosenza e Rende. Di lui si conosce ben poco se non che sarebbe stato il “contabile” del gruppo degli “italiani” nonché autore di alcune presunte estorsioni. Per la Dda è un uomo di punta del presunto clan Di Puppo.

      «Nella sua qualità di organizzatore e promotore dell’associazione ed inserito nell’articolazione territoriale e funzionale operante nella zona di Rende sotto la direzione di Michele Di Puppo dal quale ha ricevuto la “quarta dote” di ndrangheta ovvero la c.d. Santa; si interfaccia direttamente anche con altri elementi di vertice dell’associazione, quali Adolfo Foggetti, Francesco Patitucci e Rosanna Garofalo; è, dunque, uomo di riferimento per l’associazione riguardo all’esecuzione delle principali attività criminali nella città di Rende ed in alcuni Comuni viciniori, in riferimento a plurime attività delittuose, dalle rapine, alle estorsioni, all’usura, al traffico di sostanza stupefacenti; si occupa anche della contabilità del gruppo, quindi del riversamento dei proventi illeciti nella “bacinella” comune dell’associazione nonché degli stipendi agli affiliati liberi e del mantenimento di quelli detenuti» (clicca avanti per continuare a leggere)

      Enzo Piattello, Giuseppe Zaffonte ed Ernesto Campanile

      Infine ecco gli ultimi tre componenti del presunto gruppo mafioso. Ad iniziare da Enzo Piattello, ritenuto uno degli esecutori materiali di alcuni atti intimidatori avvenuti a Rende e dintorni. Di lui la Dda di Catanzaro scrive così: «Nella sua qualità di partecipe dell’associazione ed inserito nell’articolazione territoriale e funzionale operante nella zona di Rende sotto la direzione di Michele Di Puppo per il quale è uomo di riferimento nell’esecuzione di compiti materiali funzionali all’operatività del gruppo, in particolare nelle attività di estorsione».

      Passiamo ora a Giuseppe Zaffonte. Si tratta di un collaboratore di giustizia che ha riferito diversi fatti all’autorità giudiziaria. Le sue dichiarazioni infatti sono contenute in diversi processi di criminalità organizzata di stampo mafioso. Si è pentito negli ultimi anni. La sua prima comparsa? Nell’ordinanza cautelare dell’omicidio di Giuseppe Ruffolo. «Nella sua qualità di partecipe fino alla sua collaborazione con la giustizia, con compiti di supporto nel compimento di reati fine del programma associativo, con particolare riferimento alle rapine, alle estorsioni ed al narcotraffico».

      L’ultimo nome che compare nell’elenco è quello di Ernesto Campanile: «Nella sua qualità di partecipe dell’associazione ed inserito nell’articolazione territoriale e funzionale operante nella zona di Rende sotto la direzione di Michele Di Puppo per il quale, anche attraverso Enzo Piattello, è uomo di riferimento nell’esecuzione di compiti materiali funzionali all’operatività del gruppo, in particolare nelle attività di estorsione». Un elenco dunque che tira in mezzo nomi e cognomi di persone comprese tra i 245 indagati tutti da considerare innocenti fino ad eventuale sentenza di condanna

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      Incendi boschivi: in Italia 55mila interventi dal 15 giugno al 29 agosto, in Calabria oltre 400 nell’ultima settimana

      È il Sud a registrare la maggior parte di roghi, numeri altissimi in Sicilia. In totale nello Stivale 6.814 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
      Redazione Cronaca
      Incendi boschivi: in Italia 55mila interventi dal 15 giugno al 29 agosto, in Calabria oltre 400 nell’ultima settimana\n
      Operazione antidroga

      Papasidero, sequestrate due piantagioni di canapa indiana nel Parco del Lao: oltre 500 piante per un valore stimato di un milione di euro

      L’operazione della Polizia di Stato, avviata dopo segnalazioni via YouPol, ha portato alla distruzione sul posto degli arbusti e al sequestro di attrezzature
      Redazione
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      Controlli

      Tropea, bar-ristorante chiuso dai Nas: laboratorio abusivo e bagno unico per clienti e dipendenti

      Violazioni igieniche e mancanza di autorizzazioni hanno portato alla chiusura immediata del locale in attesa della regolarizzazione
      Redazione
      Tropea, bar-ristorante chiuso dai Nas: laboratorio abusivo e bagno unico per clienti e dipendenti\n
      Sangue nell’Alto ionio cosentino

      Omicidio De Paola, la Cassazione conferma: omicidio e distruzione del cadavere fanno parte di un unico disegno criminoso

      Il Procuratore generale aveva censurato la decisione della Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro che aveva riconosciuto la continuazione tra i due reati
      Antonio Alizzi
      Omicidio De Paola, la Cassazione conferma: omicidio e distruzione del cadavere fanno parte di un unico disegno criminoso\n
      L’inchiesta

      Terremoto sui laboratori dell’Università Magna Graecia, chiesto il processo per 27 persone - NOMI

      L’udienza preliminare avrà inizio il prossimo 28 novembre. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, maltrattamento di animali, uccisione di animali, corruzione, falso
      Alessia Truzzolillo
      Terremoto sui laboratori dell’Università Magna Graecia, chiesto il processo per 27 persone - NOMI\n
      Il caso

      Morte sospetta in ospedale a Catanzaro, i familiari presentano denuncia: «Sottovalutazioni e omissioni»

      La donna era stata dimessa e poi operata d’urgenza. La figlia Tamara Chiarella intende far chiarezza sulle cause del decesso della madre, avvenuto lo scorso 20 agosto, dopo 24 giorni di ricoveri e accessi al pronto soccorso. La querela è stata trasmessa all’ufficio di Procura
      Luana Costa
      Morte sospetta in ospedale a Catanzaro, i familiari presentano\u00A0denuncia: «Sottovalutazioni e omissioni»\n
      La campagna

      ‘Ndrangheta, estradati in Italia tre latitanti arrestati a Ibiza - NOMI

      Insieme ad altri 25 persone sono ritenuti parte di un'associazione criminale dedita al traffico internazionale di stupefacenti, con base a Roma ed operante sul territorio nazionale
      Blitz in Spagna
      ‘Ndrangheta, estradati in Italia tre latitanti arrestati a Ibiza - NOMI
      La disavventura

      Auto con a bordo una centenaria in panne a Cassano, il personale Anas la mette in salvo

      La donna era in compagnia di suo figlio in una piazzola di sosta sulla Strada statale 534, avrebbero dovuto attendere per più di un’ora l’arrivo del carro attrezzi
      Redazione
      Auto con a bordo una centenaria\u00A0in panne a Cassano, il personale Anas la mette in salvo
      Fermato

      Tenta di uccidere l’ex moglie accoltellandola in pieno centro a Roccabernarda, determinante l’intervento di alcuni cittadini

      L’uomo avrebbe speronato l’auto della donna per poi scagliarsi contro di lei. Alla base del gesto la separazione avvenuta un anno fa. La 70enne è ora ricoverata a Cosenza
      Redazione Cronaca
      Tenta di uccidere l’ex moglie accoltellandola in pieno centro a Roccabernarda, determinante l’intervento di alcuni cittadini\n
      Il caso

      'Ndrangheta, Leonardo “Nino” Abbruzzese trasferito in ambulanza in Puglia: le motivazioni della Cassazione

      Riguardo alla latitanza del presunto “reggente” del clan degli “zingari” di Cassano all’Ionio, arriva la pronuncia della Suprema Corte: valutato il ricorso dell’autista Alfano
      Antonio Alizzi
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      Il fatto

      Rende, bimba intrappolata in auto salvata da un poliziotto non in servizio

      La mamma, incapace di aprire la portiera, era in lacrime, impotente di fronte al pericolo imminente
      Redazione
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      La grande sete

      Carenza d’acqua in Calabria, il Consiglio dei ministri proroga lo stato di emergenza

      Il deficit idrico interessa diversi territori delle province di Reggio, Cosenza e Crotone
      Redazione
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      Controlli demanio

      Isola Capo Rizzuto, rimossi 198 ombrelloni abusivi

      La Guardia Costiera ha scoperto un’occupazione illecita di 636 mq di spiaggia: denunciato il titolare di una struttura ricettiva
      Redazione
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      il rogo

      Incendio a Mongrassano, le fiamme minacciano il centro abitato: elicotteri in azione

      Il rogo si è sviluppato nelle vallate tra San Marco Argentano, Cervicati e Mongrassano. Le fiamme, spinte dal vento, hanno raggiunto le prime abitazioni del centro storico
      Redazione
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      Le motivazioni

      Aggressioni mafiose tra Castrovillari e Corigliano Rossano, confermate due condanne

      Quattro anni di reclusione per i fratelli Solferino in relazione agli episodi violenti avvenuti nel luglio del 2021 tra la città del Pollino e quella ionica
      Antonio Alizzi
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      Il caso

      Dimessa e poi operata d’urgenza dopo una settimana, il calvario di Carmelina a Catanzaro e l’ultima video chiamata ai nipoti: «Io muoio»

      I familiari della 73enne chiedono si faccia luce sul suo decesso e nei prossimi giorni presenteranno un esposto in Procura. La figlia Tamara racconta i 24 giorni di ricoveri, dimissioni e trasferimenti al Pronto soccorso: «Non è un atto di accusa ma simili fatti non devono ripetersi»
      Luana Costa
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