La storia del Capodanno a Cosenza. Caruso: «Al "Marulla" sogno Jovanotti» - FOTO
La storia del Capodanno a Cosenza. Caruso: «Al "Marulla" sogno Jovanotti» - FOTO
La storia del Capodanno a Cosenza. Caruso: «Al "Marulla" sogno Jovanotti» - FOTO
La storia del Capodanno a Cosenza. Caruso: «Al "Marulla" sogno Jovanotti» - FOTO
La storia del Capodanno a Cosenza. Caruso: «Al "Marulla" sogno Jovanotti» - FOTO
La storia del Capodanno a Cosenza. Caruso: «Al "Marulla" sogno Jovanotti» - FOTO
La storia del Capodanno a Cosenza. Caruso: «Al "Marulla" sogno Jovanotti» - FOTO
La storia del Capodanno a Cosenza. Caruso: «Al "Marulla" sogno Jovanotti» - FOTO
Cosenza, quest’anno festeggerà Capodanno in piazza con Giorgia, reduce da un bel tour in giro per l’Italia, e fresca co-conduttrice del prossimo Sanremo accanto ad Amadeus (che sarà quella notte stessa a Crotone per la diretta Rai). Ma fu Franco Battiato il primo. Era il 2000, l’inizio del nuovo millennio, tutto era già accaduto, niente era ancora accaduto. Giacomo Mancini, insieme a Franco Dionesalvi, scelse il maestro catanese per levare di dosso a Cosenza l’abito elegante e scomodo delle feste, e far indossare alla gente sciarpe e cappelli per divertirsi in piazza. Da lì l’occasione divenne tradizione, una sorta di amuleto. (foto in gallery per gentile concessione dell’ufficio stampa del Comune di Cosenza)
L’anno che verrà, lo sappiamo, sarà anche quello del ritorno del Marulla (già San Vito) alla musica. Cosa che avverrà dalla prossima estate grazie a una clausola inserita nella convenzione stretta tra il Comune di Cosenza e il patron della squadra dei Lupi, Eugenio Guarascio. «Sarebbe bello vedere su quel palco Jovanotti» ci confessa il sindaco Caruso a margine della conferenza stampa del Capodanno. E chissà che l’uomo dei Beach Party non trovi davvero spazio tra gli spalti rossoblù. Vedremo. Clicca avanti per continuare a leggere
Tornando agli artisti che hanno calcato la piazza bruzia, la lista è lunga. Lo show che verrà, quello di Giorgia, che saluterà con Cosenza il 2024, è il numero 22 della lista (contando solo i big). Nel 2001, dopo Franco Battiato, amico del leone socialista, tocca a una delle promesse del rock sfumato di pop, Irene Grandi; nel 2002 Cheb Khaled, Blues Brothers, Noa chiudono l’era manciniana. Clicca avanti per continuare a leggere
Nel 2003 la città cambia sindaco. Arriva Eva Catizone e per il Capodanno 2003 la città si trova con un un tridente d’attacco: Lucio Dalla, Tonino Carotone, Nicola Piovani. Una bomba. Nel 2004 l’onore di salutare l’anno nuovo è di Goran Bregovic e Roy Paci. Nel 2005 ruggisce sul palco Gianna Nannini, che con Giorgia quest’anno se l’è giocata testa a testa. Chiude l’era dell’unica sindaca donna di Cosenza, Jovanotti nel 2006 che davanti a migliaia di persone srotola la sciarpa del Cosenza Calcio mandando in delirio la folla. Clicca avanti per continuare a leggere
Salvatore Perugini gioca sul melodico andante e chiama, nel 2007, Gigi D’Alessio a riempire una piazza che quella notte scoppia di gente, con tanto di fan arrampicati sui lampioni per vedere meglio. Nel 2008 si balla con l’evergreen Renzo Arbore e il sound della sua Orchestra italiana.
Ormai già a novembre si comincia a parlare del Capodanno, di chi verrà o potrebbe venire, inizia il totonomi come fosse calciomercato. Cosenza è al pari, ormai, delle grandi città e compare nei tg nazionali e nei rulli di notizie del primo gennaio con le immagini del tappeto di folla che da piazza Kennedy si snoda verso piazza Municipio. Nel 2009 sale sul palco l’indimenticato Pino Daniele, a lasciar traccia del suo passaggio, nel 2020 tocca alla Pfm e non sono fuochi d’artificio, la piazza non risponde come al solito alle sonorità raffinate della band. Infine, chiude l’era peruginiana Fiorella Mannoia nel 2011. Clicca avanti per continuare a leggere
Sindaco che va, Capodanno che viene. Mario Occhiuto nel 2012 rinuncia ai big e chiama artisti del circuito calabro, è tempo di risparmiare e apre alla possibilità che le «istituzioni sovracomunali finanzino lo spettacolo di un artista di fama da accostare ai suddetti artisti locali», non accadrà. È il 2012 e s’alternano sul palco di piazza Bilotti le Rivoltelle, Melody Sunday’s, Italian Bee Gees. Clicca avanti per continuare a leggere
L’anno seguente si sale nuovamente sul carro dorato degli artisti da hit e si riprende a spendere con Max Gazzè (2013), Vinicio Capossela, che qui è di casa (siamo nel 2014), Francesco De Gregori (2015) e i Litfiba (2017) che chiudono urlando al cielo del primo gennaio “Regina di cuori” (foto Luca Delpia). Clicca avanti per continuare a leggere
Nel 2017 Alvaro Soler, sempre a piazza Bilotti, saluta il nuovo anno con le poche hit al suo arco ma contando su due tormentoni, e nel 2018 Cosenza sfoggia gli Skunk Anansie (foto Massimiliano Natale), uniche presenze internazionali dopo Noa e Bregovic. Capodanno con un bel combo, quello del 2019, si gioca sul palco la cantantessa Carmen Consoli insieme al rapper Fabri Fibra. Nel 2020 ancora a queste latitudini si ignora il ciclone che sta per abbattersi sul mondo, e si brinda al nuovo anno (che sarà horribilis causa Covid) con Clementino. Clicca avanti per continuare a leggere
Il Capodanno 2021 è quello delle luci spente, niente musica, niente concertone. Franz Caruso si è appena insediato come nuovo sindaco, ma l’aumento di contagi lo porta a scegliere di non allestire lo show e lo stesso fanno molte altre città d’Italia. Arriviamo allo scorso anno. La Regione fa melina con i fondi promessi per finanziare il live. Nonostante la suspense, tra Natale e Capodanno però, l’artista esce fuori. Mario Biondi scalda con la sua voce di velluto il 2023. E adesso tocca a Giorgia che nel nome ne ricorda un’altra, a cui toccherà rischiarare per un paio d’ore quest’anno nero di crisi e guerre, con un bel po’ di azzurro.