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      'Ndrangheta a Cosenza, estorsioni e tentati omicidi: i verbali di Ivan Barone

      Il neo pentito svela ai magistrati della Dda di Catanzaro il piano omicidiario degli Abbruzzese Banana: «Volevano uccidermi, ma lo "struzzo" mi salvò la vita»
      Antonio Alizzi
      9 luglio 202511:41
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      'Ndrangheta a Cosenza, estorsioni e tentati omicidi: i verbali di Ivan Barone

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      'Ndrangheta a Cosenza, estorsioni e tentati omicidi: i verbali di Ivan Barone

      Ivan Barone si definisce mafioso e appartenente al cosiddetto clan Rango-zingari dal 2012. Parte da qui il nuovo collaboratore di giustizia di Cosenza. Che spiega alla Dda di Catanzaro i reati che sono contestati dai magistrati antimafia Vito Valerio e Corrado Cubbellotti. Ivan Barone, da quanto si apprende, ha reso tanti verbali. L’ultimo in ordine di tempo risale al 9 febbraio scorso. Il primo invece porta la data del 6 settembre 2022. Cinque giorni dopo il blitz anti ndrangheta scattato il 1 settembre 2022 in provincia di Cosenza.

      «Voglio cambiare stile di vita»

      Il pentito Ivan Barone dà l’impressione di conoscere a fondo le dinamiche della presunta cosca “Abbruzzese Banana“. E non solo. Parla praticamente di tutti. Per tutti si intende anche i presunti affiliati degli “italiani” di cui dice di sapere “vita, morte e miracoli”. Ai pm antimafia quindi svela retroscena, estorsioni, traffici di droga e omicidi e tentati omicidi. Tutto ciò di cui è a conoscenza. E lo fa, dice Barone, «perché voglio sottrarre a questo stile di vita il futuro della mia bambina». Un padre che comprende perfettamente che la strada percorsa finora porta dritti in galera, con pochi soldi in tasca. Neanche quelli guadagnati in maniera illecita.

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      pentito nicola gratteri

      La partenza di Barone è a razzo: «I fatti a me contestati sono veri e ammetto di averli commessi». Il narrato, quello dove non ci sono omissis, inizia con il tentato omicidio di Pierangelo Meduri. Barone, sul punto, dichiara: «So che il tentato omicidio di Pierangelo Meduri è stato comesso da Nicola Abbruzzese e la circostanza mi è stata riferita da Marco Abbruzzese e Luigi Abbruzzese, i quali mi hanno detto che si trattava di un’azione compiuta per punire lo spaccio dell’eroina sottobanco». Il “Sistema” di Cosenza non transige. Ognuno può spacciare dove e quando vuole, ma la droga deve essere comprata dai gruppi che gestiscono il narcotraffico. Prima di Barone lo avevano detto anche altri pentiti. Da Vincenzo De Rose a Giuseppe Zaffonte, da Celestino Abbruzzese ad Anna Palmieri. Il discorso quindi sembra filare.

      L’altro tentato omicidio di cui parla Ivan Barone è quello ai danni di Vincenzo Candreva, condannato nel processo “Anaconda“. «Io ero presente – spiega Barone – ero accanto a Marco Abbruzzese, che ha materialmente fatto fuoco e sono rimasto vicino a Marco Abbruzzese su espressa richiesta di quest’ultimo. I mandanti sono stati Luigi Abbruzzese e il cognato Antonio Abruzzese che erano lì presenti» (clicca avanti per continuare a leggere l’articolo)

      Il ruolo di Ivan Barone all’interno della presunta organizzazione mafiosa

      Barone ai magistrati della Dda di Catanzaro racconta anche del ruolo che aveva all’interno del presunto sodalizio criminale. «Avevo il compito di riscuotere le estorsioni e di distribuire i soldi ai familiari dei detenuti. Io stesso ho consegnato le somme di denaro alle mogli di Rango, Sottile, Marco Abbruzzese, nonché ai familiari di Carlo Lamanna e in particolare al figlio Francesco. I soldi venivano raccolti dai vari gruppi e poi venivano divisi e quindi consegnati ai familiari dei detenuti» (clicca avanti per continuare a leggere l’articolo)

      I summit di ‘ndrangheta

      Il pentito Ivan Barone avrebbe partecipato anche a diverse riunioni di ‘ndrangheta «con Michele Di Puppo, Luigi Abbruzzese, Marco Abbruzzese, Roberto Porcaro e Cosimo Bevilacqua». Sul “corvo”, che prima di “Rango-zingari” era tornato ai domiciliari quando già stava scontando la pena subito nel processo “Timpone Rosso“, il collaboratore di giustizia rivela: «A proposito di quest’ultimo posso dire che inizialmente è stato lui a prendere le redini del gruppo “zingari” dopo l’arresto di Maurizio Rango».

      Rango fu fermato dalla Dda di Catanzaro per l’omicidio di Luca Bruni, Fermo che non venne convalidato dall’allora gip Livio Cristofano e, a distanza di poche ore dal provvedimento cautelare favorevole al boss cosentino, scattò il blitz “Nuova famiglia“. Barone spiffera anche un retroscena. «Successivamente nel sospetto che il fratello Gino Bevilacqua», riferendosi al “corvo” «fosse un informatore, è stato messo da parte e la direzione del gruppo è stata assunta da Luigi Abbruzzese e dal cognato Antonio Abruzzese, insieme a Marco Abbruzzese, che già ne faceva parte».

      Barone ribadisce che «fino al giorno del mio arresto mi sono occupato direttamente come ho già detto della riscossione delle estorsioni per conto del clan degli zingari e della distribuzione ai familiari dei detenuti». Poi Ivan Barone accusa Marco Abbruzzese quale autore del tentato omicidio ai danni di Rocco Abbruzzese alias “pancione“. Fu sparato, a dire del pentito, «per motivi di droga». E chiarisce che «Rocco è fratello di Tonino Abruzzese “strusciatappine”»(clicca avanti per continuare a leggere l’articolo)

      L’estorsione a un noto supermercato

      Dopo aver illustrato le dinamiche degli “zingari” e di tre tentati omicidi, Ivan Barone comincia ad autoaccusarsi. Tra le estorsioni che dice di aver riscosso in prima persona menziona quella di un noto supermercato vicino lo stadio “San Vito-Marulla” al confine con il comune di Castrolibero. «Riscuotevo 3mila euro all’anno, si trattava della riscossione in un’unica soluzione delle somme dovute per ciascuna festività Natale, Pasqua e Ferragosto». Parla pure di un alimentari dal quale avrebbe ottenuto 2200 euro e infine quella che avrebbe commesso ai danni di un noto bar di Cosenza «per la quale venivano versati 3mila euro al clan degli italiani. A noi clan degli “zingari”, di questi 3mila, venivano consegnati 1500 euro da parte di Antonio Illuminato» (clicca avanti per continuare a leggere l’articolo)

      «Mi volevano uccidere»

      Spesso e volentieri chi ha la stoffa da criminale intuisce bene chi in futuro potrebbe collaborare con la giustizia. A sentire Ivan Barone, gli Abbruzzese avevano avuto le sensazioni giuste: «Ho appreso da Marco Abbruzzese che Luigi Abbruzzese e il cognato Antonio Abruzzese mi volevano ammazzare e lui, ossia Marco Abbruzzese aveva fatto in modo che ciò non accadesse. Mi ha riferito che l’intenzione di uccidermi era dovuta al timore che se mi avessero arrestato avrei potuto collaborare con la giustizia» (clicca avanti per continuare a leggere l’articolo)

      «Rifiutai la reggenza del clan»

      Sempre in ordine all’organizzazione della presunta cosca “Abbruzzese Banana“, Ivan Barone riferisce un ulteriore dettaglio: «Preciso che io facevo parte del clan Rango-zingari di cui faceva parte inizialmente Marco Abbruzzese detto “struzzo” e Antonio Abbruzzese il “fratello”. Ricordo che dopo il periodo di reggenza di Cosimo Bevilacqua, Andrea Greco, in un incontro a casa degli “Abbruzzese Banana”, ha detto che avrei dovuto assumere la direzione del gruppo, ma ho declinato la proposta in quanto avrei dovuto assumermi delle responsabilità che non ero in grado di sostenere. Quindi la direzione del gruppo è stata assunta da Luigi Abbruzzese e il cognato Antonio Abruzzese. Nel periodo di direzione di Luigi Abbruzzese, in cui lui stesso raccoglieva i proventi delle estorsioni, più volte ho avuto modo di chiedere conto della gestione dei soldi riscossi».

      Barone nel caso di specie fa riferimento all’installazione del LunaPark a Rende. «I titolari corrispondevano un’estorsione di 3mila euro» (clicca avanti per continuare a leggere l’articolo)

      Barone e l’inchiesta “Testa di Serpente”

      Nel dicembre del 2019 per la famiglia “Abbruzzese Banana” le cose si mettono male. La Dda di Catanzaro infligge un duro colpo all’organizzazione, arrestando tutti gli esponenti del presunto clan, nell’ambito dell’inchiesta “Testa di Serpente“. Barone svela altre cose: «Dopo l’arresto dei fratelli Abbruzzese nel 2019, ho operato per conto dell’organizzazione in prima persona gestendo direttamente le estorsioni. Ad esempio potevo permettermi anche di esonerare qualche esercente commerciale dal pagamento dell’estorsione» cosa che sarebbe avvenuta con un bar «il cui titolare mi ha assicurato che mandava direttamente un pensiero a Maurizio Rango e per questo ho deciso di non chiedergli più di pagare l’estorsione. Decidevo – conclude Barone – anche a chi continuare, rinnovare o modulare le richieste di estorsione».

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      Secondo chi ha assistito al fenomeno, le tre luci sono comparse quasi in simultanea e hanno solcato il cielo in rapida successione, lasciando dietro di sé una scia biancastra. «Sembravano comete – racconta un residente – ma si sono dissolte in pochi secondi».

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      Cronaca

      «Acqua contaminata a rischio salute»: a Sant’Agata d’Esaro cresce la preoccupazione

      Una cittadina denuncia il rischio di contaminazione delle acque a Sant’Agata d’Esaro. Chiesti chiarimenti al Comune sulla qualità dell’acqua potabile.

      26 agosto 2025
      Ore 12:35
      «Acqua contaminata a rischio salute»: a Sant’Agata d’Esaro cresce la preoccupazione
      Italia Mondo

      «Se togli il reggiseno ci fai felici»: bufera all’Umberto I di Roma, studentessa denuncia tecnico in un video virale

      Studentessa di 23 anni denuncia molestia verbale durante una tac al Policlinico Umberto I. Ospedale apre indagine interna, il video diventa virale.

      23 agosto 2025
      Ore 17:46
      «Se togli il reggiseno ci fai felici»: bufera all’Umberto I di Roma, studentessa denuncia tecnico in un video virale
      Le motivazioni

      Aggressioni mafiose tra Castrovillari e Corigliano Rossano, confermate due condanne

      Quattro anni di reclusione per i fratelli Solferino in relazione agli episodi violenti avvenuti nel luglio del 2021 tra la città del Pollino e quella ionica
      Antonio Alizzi
      Aggressioni mafiose tra Castrovillari e Corigliano Rossano, confermate due condanne\n
      Web e violenza digitale

      Chiuso il forum Phica.eu anche grazie alla denuncia dell’attivista cosentina Dalia Aly

      Dopo segnalazioni e polemiche, il sito annuncia la chiusura. L’attrice aveva detto: «Un luogo di violenza di genere digitale»
      Redazione
      Chiuso il forum Phica.eu anche grazie alla denuncia dell’attivista cosentina Dalia Aly\n
      La solidarietà

      Medico cubano aggredito in Pronto soccorso, l’Asp di Cosenza: «Serve un miglior utilizzo delle body cam»

      Il direttore generale Antonio Graziano denuncia: «La violenza contro gli operatori sanitari è un atto vile e ingiustificabile»
      Redazione
      Medico cubano aggredito in Pronto soccorso, l’Asp di Cosenza: «Serve un miglior utilizzo delle body cam»\n
      Tutela dell’ambiente

      Acque reflue nel Savuto e deposito di rifiuti (anche pericolosi) incontrollato: sequestrata azienda a Nocera

      La Guardia costiera ha posto i sigilli a un’area di 40mila metri quadrati asservita a una ditta dedita alla lavorazione di calcestruzzo ed inerti. Il titolare deferito alla Procura di Lamezia
      Redazione Cronaca
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      Scenario criminale

      Roma all’ombra della ‘ndrangheta: il prefetto svela reti d’affari e famiglie calabresi (poi chiede di secretare il verbale)

      La Capitale descritta da Giannini in Commissione parlamentare come un hub strategico per le mafie: clan calabresi, Casamonica e Spada gestiscono spaccio e affari illeciti. Interdittive antimafia e blitz hanno colpito i gruppi criminali radicati sul litorale
      P. P. P.
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      ‘Ndrangheta nel Cosentino

      Omicidi, vendette e alleanze: i verbali di Lamanna svelano i retroscena del clan Bruni

      Il collaboratore di giustizia racconta il “battesimo” di ‘ndrangheta, i rapporti con i Serpa e la ferocia di Michele Bruni tra fine anni Novanta e primi Duemila
      Antonio Alizzi
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      Nella Sibaritide

      Laghi di Sibari, donna travolta da una moto: è ricoverata in condizioni critiche

      La vittima è stata soccorsa sul posto e trasferita d’urgenza all’ospedale Annunziata di Cosenza
      Matteo Lauria
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      Statale 107

      Incidente stradale nei pressi di Caccuri, tre feriti di cui uno in gravi condizioni

      Per lui si è levato in volo l’elisoccorso, forze dell’ordine impegnate a ricostruire la dinamica che ha portato allo scontro tra una Fiat Punto e una Bmw
      Redazione
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      Violenza digitale

      Cosenza, la denuncia di Dalia Aly: «C’è un sito che condivide foto senza consenso»

      L’attivista cosentina invita a segnalare in massa la piattaforma alla polizia postale: «Difendiamoci collettivamente, lo dobbiamo a noi stesse»
      Redazione
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      Straziante addio

      Catanzaro, tanta commozione e palloncini bianchi per i funerali del bimbo travolto e ucciso da un furgoncino

      Il piccolo di appena 17 mesi è stato investito venerdì da un mezzo in manovra. La bara bianca circondata dalla famiglia e da una folla attonita
      Nico De Luca
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      Carcere di paola

      Carcere di Paola, detenuto appicca un incendio nella sua cella e l’intero reparto viene evacuato

      L’uomo è affetto da problemi psichiatrici, durante le operazioni di spegnimento delle fiamme un agente di polizia penitenziaria ha riportato contusioni poi giudicate guaribili in sette giorni
      Redazione
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      Sullo Ionio

      Medico cubano aggredito al pronto soccorso di Corigliano

      Il paziente infuriato per l’attesa ha colpito il dottore. Poi ha fatto perdere le proprie tracce. Indagano i carabinieri
      Matteo Lauria
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      Vite spezzate

      Incidente mortale in località La Bruca a Scalea, la vittima è il 34enne Justin Alonzi

      Il tragico sinistro si è verificato ieri sera intorno alle 20. La perdita del giovane riporta la Riviera dei Cedri nel dolore e nell'angoscia a poco più di ventiquattro ore dai funerali di Andrea De Lorenzo, l'infermiere 46enne di Praia a Mare, morto per le ferite riportate in un incidente sul lungomare avvenuto venerdì scorso
      Francesca Lagatta
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      Impegno mantenuto

      Plexiglass nelle celle del carcere di Cosenza, Antoniozzi: «Informerò il sottosegretario Delmastro»

      Il deputato di Fratelli d’Italia accoglie l’invito della Camera Penale “Fausto Gullo” di occuparsi della vicenda relativa alle barriere di sicurezza che secondo i penalisti bruzi «murano vivi i detenuti»
      Redazione
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      Processo Athena, la rete del narcotraffico tra Cassano e Cosenza

      Il gup di Catanzaro, nelle motivazioni, scrive che le intercettazioni hanno restituito l’immagine di una holding criminale della droga
      Antonio Alizzi
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      STRADE DI SANGUE

      Incidente a Scalea, morto un trentaquattrenne dopo uno scontro auto-moto

      Sul posto i sanitari del locale 118 e della Croce Verde di Lattarico hanno provato a rianimare l’uomo, residente a Santa Maria del Cedro ma originario di Verbicaro
      Francesca Lagatta
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      Indagini serrate

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      Acqua potabile a Sant’Agata d’Esaro, scontro tra minoranza e sindaco Nocito

      I consiglieri denunciano captazioni non sicure e modifiche notturne alle tubature. Il sindaco respinge le accuse: «Mai immessa acqua non idonea»
      Redazione
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      Controlli del territorio

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      Le piante nascoste tra i rovi venivano irrigate automaticamente. Le attività portate avanti dalla Guardia di finanza dopo la segnalazione della sezione area di Lamezia
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