"Reset", oltre 100 indagati accusati di associazione mafiosa: i nomi
"Reset", oltre 100 indagati accusati di associazione mafiosa: i nomi
"Reset", oltre 100 indagati accusati di associazione mafiosa: i nomi
"Reset", oltre 100 indagati accusati di associazione mafiosa: i nomi
"Reset", oltre 100 indagati accusati di associazione mafiosa: i nomi
"Reset", oltre 100 indagati accusati di associazione mafiosa: i nomi
"Reset", oltre 100 indagati accusati di associazione mafiosa: i nomi
"Reset", oltre 100 indagati accusati di associazione mafiosa: i nomi
Quasi la metà degli indagati dell’operazione “Reset“, la maxi-inchiesta della Dda di Catanzaro contro la presunta confederazione mafiosa cosentina è accusata di 416 bis. Ovvero del reato che presuppone la presenza sul territorio di un gruppo organizzato, di tipo armato o meno, capace di intimidire i commercianti o far rispettare le “leggi vigenti” in ordine al traffico di droga.
Com’è noto, la Dda di Catanzaro ritiene che a Cosenza e dintorni (vedi Roggiano Gravina) vi siano sette gruppi mafiosi uniti tra loro, con a capo il boss di Cosenza Francesco Patitucci, erede dei vari Gianfranco Ruà, Ettore Lanzino e Gianfranco Bruni, alias “Tupinaro”.
Ad oggi possiamo fare un resoconto generale, vedendo quali posizioni hanno retto sia al Riesame sia in Cassazione rispetto all’imponente impianto accusatorio messo in campo dai magistrati Nicola Gratteri, Vincenzo Capomolla, Vito Valerio, Corrado Cubbellotti e in applicazione da Margherita Saccà e Giuseppe Cozzolino (clicca su avanti per leggere i nomi degli indagati di 416 bis)
Per la Dda di Catanzaro il gruppo Patitucci sarebbe composto da:
Roberto Porcaro, indicato quale “reggente” del clan Lanzino, nel periodo in cui Patitucci era in carcere, avrebbe al suo fianco:
Il gruppo Abbruzzese “Banana” invece sarebbe composto da:
Gli altri “zingari” sarebbe un gruppo che unisce “Mano Mozza” e “Strusciatappine”. I presunti componenti sarebbero:
Nel clan degli “italiani” sarebbe compreso anche il sodalizio criminale di Roggiano Gravina, i cui componenti sarebbero:
Un altro gruppo inserito nel 416 bis è quello di Michele Di Puppo, la “stella” della ‘ndrangheta cosentina. Insieme a lui ci sarebbero:
Infine, il gruppo che sarebbe diretto da Adolfo D’Ambrosio:
Tutti gli articoli di Cronaca