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      Reset, controesame sul narcotraffico: le posizioni degli Abbruzzese e dei "pusher"

      Lunghi gli interventi delle difese rispetto all'esame del teste di polizia giudiziaria. Ecco cos'è emerso nell'ultima udienza dibattimentale
      Antonio Alizzi
      9 luglio 202511:44
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      Reset, controesame sul narcotraffico: le posizioni degli Abbruzzese e dei "pusher"

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      Il controesame delle difese del processo ordinario di “Reset” ha aperto la nuova udienza dibattimentale del procedimento penale contro la ‘ndrangheta cosentina. Gli interventi dei difensori sono stati lunghi e complessi dovendo tentare di far emergere la non responsabilità (o quasi) delle condotte contestate dalla Dda di Catanzaro, rappresentata nella seduta processuale dal pubblico ministero Vito Valerio.

      Nicola Bevilacqua tra spaccio e concerti

      I primi a prendere la parola sono stati gli avvocati Antonio Ingrosso e Gianpiero Calabrese, difensori di Nicola Bevilacqua, figlio di “Mano Mozza“. I legali hanno fatto rilevare che l’idea di costituire un gruppo escludeva il fatto che ne esistesse uno, ovvero quello degli “zingari“, confederato con gli italiani. Il teste Marco Bilotta ha inoltre spiegato che non sono state fatte indagini specifiche sui soldi che Bevilacqua avrebbe consegnato ad Andrea Greco, i quali avrebbero dovuto confluire nella “bacinella“. Inoltre sulla presunta attività di spaccio a Bisignano, luogo di residenza, non sono stati fatti approfondimenti investigativi. Sui soldi ricevuti da un ex amministratore di Bisignano, invece, la difesa ha sostenuto che si trattavano di somme di denaro (circa 3mila) relativi a un concerto, mentre non ci sarebbero riscontri rispetto all’intercettazione in cui parlavano lo zio Francesco e Roberto Porcaro. I difensori sono convinti che l’argomento non era la droga ma il mancato pagamento di un’auto.

      Da Carpino a Rosaria Abbruzzese

      Poi è stata la volta dell’avvocato Angelo Pugliese che ha esaminato il testimone qualificato sulle posizioni che difende, sempre nell’ambito della presunta attività di narcotraffico che sarebbe capeggiata dalla famiglia Abbruzzese. Dal punto di vista difensivo non sarebbero emersi elementi. Subito l’avvocato Maurizio Nucci, che ha posto in esame i rapporti, in particolare, tra Andrea Carpino e i fratelli Abbruzzese. Nel corso del controesame, il difensore ha fatto emergere l’assenza di contatti per la durata di un anno (dal 2018 al 2019) tra il suo assistito e i fratelli Luigi e Marco, nonché con altri componenti dei “Banana“. Controesame anche per la posizione di Cosimo Bevilacqua e Mario Trinni. Altre domande sono state poste dall’avvocato Filippo Cinnante per conto di Rosaria Abbruzzese, sorella di Luigi, Marco, Nicola e Franco. L’unica volta che è stata intercettata? In carcere alla presenza di altri familiari mentre gli stessi erano andati a trovare il fratello Luigi Abbruzzese. La figura della presunta contabile del gruppo Abbruzzese non emerge, ha fatto notare l’avvocato Cinnante, nei processi Job Center (dov’era imputato il fratello, oggi pentito, Celestino alias “Micetto“), e Testa di Serpente, mentre Rosaria Abbruzzese indagata in “Athena” è soltanto omonima dell’imputata di “Reset“.

      Da Trinni a Colasuonno

      Durante il controesame dell’avvocato Fiorella Bozzarello, invece, sono state prese in considerazione i fatti contestati a Ivan Trinni. Il legale, tra le righe, ha fatto rilevare come il suo assistito possa aver acquistato della droga per uso personale senza avere un interesse nella fase di spaccio per conto degli Abbruzzese. Su Pasquale Bruni, inoltre, è emersa la conoscenza e amicizia di vecchia data con Salvatore Ariello, che andava a prendere ogni mattina, ma non avrebbero commesso reati insieme. Altra posizione trattata è quella di Rosina Arno, moglie di Ariello, che avrebbe commentato l’arresto di Porcaro e da ciò la Dda, oltre ad altri elementi, ha ipotizzato che fosse a conoscenza delle dinamiche criminali del clan “Lanzino“, come evidenziato anche dalle domande poste dall’avvocato Luca Acciardi. E ancora: il controesame dell’avvocato Giuseppe De Marco, difensore di Francesca Tiralongo, intercettata soltanto una volta e inserita nel supposto narcotraffico degli Abbruzzese. Dopo quella captazione non è stata captata in altre circostanze.

      Leggi anche ⬇️
      “Reset”, «gli Abbruzzese di Cosenza leader del narcotraffico. Luigi è il “reggente”»
      Antonio Alizzi – 15 Febbraio 2024 18:00
      Motivazioni Corte d'Appello del processo Testa di Serpente, nella foto l'intercapedine degli Abbruzzese

      L’avvocato Chiara Penna si è soffermata su Antonio Colasuonno indicato dalla pubblica accusa come un pusher degli Abbruzzese. È stato fatto riferimento anche che l’imputato fosse un pregiudicato ma il difensore ha fatto notare che si tratta di una persona incensurata che a “Testa di Serpente“, è stata assolta con formula piena, nella vicenda del “buco“, o meglio l’intercapedine, dove gli Abbruzzese avrebbero nascosto armi e droga. In una circostanza, Colasuonno accompagna Luigi Abbruzzese, alias “Pikachu“, che secondo la Dda avrebbe poi consegnato una “partita” di droga a un’altra persona, con l’imputato che guidava la macchina in cui sedeva il presunto “reggente” degli “zingari”. Domande sono state poste pure dall’avvocato Francesco Gelsomino per Paolo Recchia che avrebbe avuto contatti esclusivamente con Andrea Greco, ma non altri esponenti dei “Banana“.

      “Zingari” e italiani

      Sul fronte degli italiani, l’avvocato Luca Acciardi ha chiesto al teste se nella presunta associazione dedita al narcotraffico contestata agli “zingari” di Cosenza ci fossero soggetti legati al clan “Lanzino” e ha risposto di no, mentre i proventi illeciti del narcotraffico dei nomadi non si sa se siano finiti nelle “casse” degli italiani. Infine, il difensore Acciardi ha inteso capire se vi fossero rapporti tra Mario “Renato” Piromallo con gli “zingari“, (ha detto “No“), e se il cognato Andrea De Giovanni avesse contratto un debito di droga con i “Banana” (ha risposto di “Sì“). Piccolo passaggio su Cristian Francesco Ruffolo, su cui Bilotta aveva accennato qualcosa, relativamente a una sparatoria contro un ristorante di Cosenza e una rissa, nella parte finale dell’esame, come risulta dalle trascrizioni.

      Andrea Greco e il ruolo nel presunto narcotraffico

      L’avvocato Cristian Cristiano ha illustrato i temi difensivi, con i relativi quesiti, per Fabrizio Fuoco (per il quale non coincidono le date sulla presunta relazione con la Tiralongo), Pasquale De Rose (sul quale non ci sono elementi certi per ritenere che era stato identificato con l’alias “vecchiareddra”) e Pasquale Bruni (il quale non avrebbe partecipato a incontri per le attività di spaccio). Da un’intercettazione invece la Dda ha dedotto che Andrea Greco, il quale ha avuto diversi contatti con elementi di spicco degli Abbruzzese, sarebbe legato all’attività di narcotraffico, ma l’avvocato Giorgia Greco ha chiesto delucidazioni se il suo assistito abbia mai incontrato (e consegnato denaro) a Rosaria Abbruzzese. L’ufficiale di polizia giudiziaria ha risposto in maniera negativa.

      Alla ripresa sono intervenuti l’avvocato Domenico Caputo (per la posizione di Alessandro Stella, per il quale non emergerebbe una piazza di spaccio che avrebbe dovuto gestire per gli Abbruzzese di Cosenza), gli avvocati Fabio Bonofiglio e Vincenzo Guglielmo Belvedere (difensori di Francesco Casella, accusato di aver fornito indicazioni agli Abbruzzese per condurre le attività di narcotraffico ma su cui hanno riferito esclusivamente alcuni collaboratori di giustizia menzionati da Bilotta senza attività ulteriori rispetto alle condotte presenti nel capo d’accusa) e il penalista Antonio Quintieri che assiste in questo capitolo investigativo Antonio Lucà (caduto in “bassa fortuna” come si dedurrebbe da alcune intercettazioni), Rosaria Abbruzzese (dove in una prima intercettazione si parla del processo “Job Center” e in un’altra la Rosaria Abbruzzese sarebbe la figlia di Marco Abbruzzese e non l’imputata, captazione presente in “Testa di Serpente“) e Pasquale Bruni.

      Il Riesame della Dda di Catanzaro

      Il pm Vito Valerio ha fatto domande nel riesame sull’approvvigionamento degli Abbruzzese, parlando dei contatti tra Andrea Greco e Salvatore Ariello. Si parlava di cocaina, ha dichiarato il teste. Poi è spuntato fuori il nome “Renato” che dovrebbe essere Mario Piromallo, sempre in relazione alla “bianca“. Sulla “bacinella“, ha specificato che i conti «li teneva Antonio Abbruzzese, il marito di Rosaria, e lui srtesso si interfacciava con Luigi Abbruzzese». Inoltre, «Nicola Bevilacqua non ha mai parlato di feste e cantanti con l’allora amministratore di Bisignano», ha ricordato il teste rispondendo al pubblico ministero. Infine, domande esplicative sull’identificazione di Giovanni Aloise e sulle restanti posizioni processuali.

      Trinni rende spontanee dichiarazioni

      L’imputato detenuto Ivan Trinni ha rilasciato, al termine dell’udienza, dichiarazioni spontanee: «Con Andrea Greco abitiamo a quattro metri di distanza, ci trovavamo il giorno a portare fuori i cani. Io non ho mai avvisato Greco, il quartiere di Vaglio Lise è sempre stato attenzionato dalle forze dell’ordine, non ho avuto a che fare con lui per lo spaccio. Con Andrea sono stato anche compagno di classe». Poi Trinni ha contestato la ricostruzione di un Rit in relazione alla cessione di droga di tipo cocaina. «Se avessi speso 160 euro, a quanto avrei dovuto rivenderla?» ha detto Trinni facendo emergere, dal suo punto di vista, il ruolo di acquirente e non di pusher.

      Le istanze difensive

      L’avvocato Domenico Caputo ha chiesto la sostituzione della misura cautelare in ordine alla posizione di Alessandro Stella. Stessa cosa dicasi per Antonio Colasuonno, difeso dall’avvocato Chiara Penna. La penalista ritiene che non vi siano elementi per mantenere il suo assistito in carcere rispetto a quanto emerso nel dibattimento. La Dda tuttavia ha espresso parere contrario. Il tribunale di Cosenza si è riservato.

      Processo “Reset”, rito ordinario: gli imputati

      • Fabrizio Abate (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Giovanni Abruzzese (difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Antonio Quintieri)
      • Fiore Abbruzzese detto “Ninuzzo” (difeso dagli avvocati Mariarosa Bugliari e Francesco Boccia)
      • Franco Abbruzzese detto “a Brezza” o “Il Cantante” (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Rosaria Abbruzzese (difesa dagli avvocati Antonio Quintieri e Filippo Cinnante)
      • Giovanni Aloise detto “mussu i ciuccio” (difeso dall’avvocato Gianpiero Calabese)
      • Pierangelo Aloia (difeso dall’avvocato Giulio Tarsitano)
      • Armando Antonucci detto il dottore (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Rosina Arno (difesa dagli avvocati Luca Acciardi e Fiorella Bozzarello)
      • Ariosto Artese (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Giorgio Misasi)
      • Rosario Aurello (difeso dall’avvocato Ferruccio Mariani)
      • Danilo Bartucci (difeso dall’avvocato Giuseppe Manna)
      • Giuseppe Bartucci (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Nicola Carratelli) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Giuseppe Belmonte (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Massimo Benvenuto (difeso dall’avvocato Rosario Carbone)
      • Luigi Berlingieri detto “Faccia d’angelo” (difeso dagli avvocati Nicola Rendace)
      • Antonio Bevilacqua (difeso dall’avvocato Giorgia Greco)
      • Cosimo Bevilacqua (difeso dagli avvocati Maurizio Nucci e Cesare Badolato)
      • Nicola Bevilacqua (difeso dagli avvocati Giampiero Calabrese e Antonio Ingrosso)
      • Agostino Briguori (difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno e Sergio Rotundo)
      • Giuseppe Broccolo (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Andrea Bruni (difeso dagli avvocati Luca Acciardi ed Emilia Spadafora)
      • Pasquale Bruni – classe 1979 (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Cristian Cristiano)
      • Pasquale Bruni (difeso dagli avvocati Fiorella Bozzarello)
      • Carmelina Bruniani (difesa dall’avvocato Luca De Munda)
      • Alfredo Bruno (difeso dall’avvocato Francesco Calabrò
      • Ernesto Campanile (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Carmine Caputo (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Damiano Carelli (difeso dall’avvocato Aldo Zagarese ed Enzo Belvedere)
      • Placido Cariello
      • Andrea Carpino (difeso dall’avvocato Maurizio Nucci)
      • Andrea Vincenzo Caruso (difeso dall’avvocato Maurizio Nucci)
      • Francesco Casella (difeso dagli avvocati Vincenzo Guglielmo Belvedere e Fabio Bonofiglio)
      • Michele Castiglione (difeso dagli avvocati Carlo Beltrani e Antonio Quintieri)
      • Andrea Cello (difeso dall’avvocato Francesco Calabrò)
      • Federico Chianello (difeso dall’avvocato Pierfrancesco Russo)
      • Antonio Chiodo (difeso dall’avvocato Domenico Caputo)
      • Massimo Ciancio (difeso dall’avvocato Luca Acciardi e Annamaria Domanico)
      • Giuseppe Cirillo (difeso dall’avvocato Raffaele Rigoli)
      • Antonio Colasuonno (difeso dagli avvocati Chiara Penna) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Cesare Conte (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
      • Antonio Covelli (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Aldo Andrea D’Ambrosio (difeso dall’avvocato Amelia Ferrari)
      • Emma D’Ambrosio (difesa dall’avvocato Amelia Ferrari)
      • Massimo D’Ambrosio (difeso dall’avvocato Amelia Ferrari e Valerio Murgano)
      • Alessio De Cicco (difeso dall’avvocato Francesco Gelsomino)
      • Sergio Del Popolo (difeso dagli avvocati Saverio Spadafora e Antonio Quintieri)
      • Pietro De Mari (difeso dall’avvocato Rossana Cribari)
      • Antonio De Rose (difeso dagli avvocati Raffaele Massimo Greco e Maurizio Nucci)
      • Pasquale De Rose (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Armando De Vuono (difeso dall’avvocato Matteo Cristiani e Giuseppe Filice) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Giovanni Drago (difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo)
      • Patrizia Drago (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Stefania Calabrese)
      • Angelo Falcone (difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro)
      • Umile Ferraro (difeso dall’avvocato Pasqualino Maio)
      • Eugenio Filice (difeso dagli avvocati Franco Sammarco ed Eduardo Florio)
      • Anna FIorillo (difeso dall’avvocato Francesco Santelli)
      • Remo Florio (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Fabrizio Fuoco (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Giovanni Garofalo (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Rosanna Garofalo (difesa dall’avvocato Laura Gaetano)
      • Mario Gervasi (difeso dall’avvocato Cesare Badolato)
      • Fabio Giannelli (difeso dall’avvocato Osvaldo Rocca) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Fabrizio Gioia (difeso dall’avvocato Matteo Cristiani)
      • Giovanni Grandinetti (difeso dall’avvocato Nicola Rendace)
      • Simone Greco (difeso dall’avvocato Andrea Sarro)
      • Stefano Grosso (difeso dall’avvocato Francesco Vetere)
      • Sergio La Canna (difeso dall’avvocato Giampiero Calabrese)
      • Umile Lanzino (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Fabio Laratta (difeso dall’avvocato Pasquale Marzocchi)
      • Massimiliano Lo Polito (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Silvia Lucanto (difesa dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
      • Antonio Lucà (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Gianluca Maione (difeso dall’avvocato Riccardo Maria Panno)
      • Cosimo Manzo (difeso dagli avvocati Linda Boscaglia e Giuseppe Malvasi) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Marcello Manna (difeso dagli avvocati Nicola Carratelli e Giandomenico Caiazza)
      • Francesco Marchiotti (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Stefano Antonio Marigliano (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Roberta Maritato (difesa dall’avvocato Marco Bianco)
      • Andrea Mazzei (difeso dagli avvocati Alessandro Diddi e Sergio Rotundo)
      • Cosimo Manzo
      • Lauretta Mellone (difesa dagli Amelia Ferrari e Erik Siciliano)
      • Giuseppe Midulla (difeso dagli avvocati Cristian Cristiano)
      • Bruno Mollica (difeso dall’avvocato Francesco Febbraio)
      • Giuseppe Mondera (difeso dall’avvocato Giuseppe Manna)
      • Francesco Morabito (difeso dagli avvocati Vincenzo Nobile e Domenico Nobile)
      • Alessandro Morrone (difeso dagli avvocati Giuseppe Malvasi e Domenico De Rosa)
      • Filippo Morrone (difeso dall’avvocato Piergiuseppe Cutrì)
      • Pino Munno (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Silvio Orlando (difeso dall’avvocato Pasquale Naccarato)
      • Massimo Palermo (difeso dall’avvocato Vincenzo Saccomanno)
      • Francesco Papara (difeso dall’avvocato Angela D’Elia)
      • Mario Perri (difeso dall’avvocato Giampiero Calabrese)
      • Sandro Perri (difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco)
      • Giuseppe Perrone (difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo)
      • Antonio Pignataro (difeso dagli avvocati Marco Bianco e Giuseppe Bruno)
      • Ciro Pignataro (difeso dagli avvocati Marco Bianco e Giuseppe Bruno)
      • Giuseppe Piromallo (difeso dall’avvocato Luca Acciardi)
      • Antonio Carmine Policastri (difeso dall’avvocato Aldo Zagarese)
      • Antonio Presta “Tonino” (difeso dagli avvocati Carlo Esbardo e Franco Locco)
      • Giuseppe Presta (difeso dagli avvocati Lucio Esbardo e Franco Locco) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Domenico Prete (difeso dall’avvocato Rossana Bozzarello)
      • Remo Prete (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Sergio Raimondo (difeso dall’avvocato FIlippo Cinnante)
      • Paolo Recchia (difeso dall’avvocato Francesco Gelsomino)
      • Andrea Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Luca Acciardi)
      • Ines Reda (difesa dagli avvocati Mario Ossequio e Angela Caputo)
      • Francesco Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio ed Enzo Belvedere)
      • Paolo Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Stefania Calabrese)
      • Marcello Rizzuti (difeso dagli avvocati Bruno Bonaro e Pietro Mancuso)
      • Danny Romano (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Massimiliano Rossiello (difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro)
      • Cristian Francesco Ruffolo (difeso dall’avvocato Luca Acciardi) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Rosa Rugiano (difesa dall’avvocato Rodolfo Alfieri)
      • Antonio Russo (difeso dall’avvocato Roberto Deni)
      • Domenico Salerno (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Domenico Sannà (difeso dall’avvocato Giuseppe Bruno)
      • Orlando Scarlato (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Salvatore Sesso (difeso dall’avvocato Vincenzo Tridico)
      • Mario Sirangelo (difeso dall’avvocato Fabio Parise)
      • Alessandro Stella (difeso dall’avvocato Domenico Caputo)
      • Francesco Stola (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Cristian Cristiano)
      • Francesco Tassone (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Francesca Tiralongo (difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco)
      • Vittorio Toscano (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Ivan Trinni (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
      • Mario Trinni (difeso dagli avvocati Maurizio Nucci e Antonio Spataro)
      • Danilo Turboli (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Francesco Veltri (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Alessandro Bavaro)
      • Massimo Volpentesta (difeso dall’avvocato Ugo Ledonne)
      • Sandro Vomero (difeso dagli avvocati Lucio Esbardo e Antonio Quintieri)
      • Cristian Vozza (difeso dall’avvocato Mariarosa Bugliari e Filippo Cinnante)
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      Tag
      'Ndrangheta · Cosenza · Reset

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      Rinascita Scott

      L'avvocato Enzo Belvedere: «Per Giamborino un calvario lungo sei anni, l’assoluzione stabilisce che è sideralmente lontano dalla ’ndrangheta»

      Il legale dell’ex consigliere regionale commenta la sentenza d’appello: «La Procura ha voluto chiedere 20 anni di carcere nonostante si fossero già espressi 11 giudici»

      Redazione Cronaca
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      Sentenza d’appello Rinascita Scott, pioggia di scarcerazioni: tutti i nomi

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      Giuseppe Baglivo
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      Isis e propaganda jihadista, la Dda chiude l’inchiesta: Mselmi indagato insieme a un altro uomo

      Conclusa l’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro su Halmi Ben Mahmoud Mselmi (residente a Cosenza) e Skander Ben Fehri Bahroun: accuse di adesione e diffusione dell’ideologia dello Stato Islamico
      Antonio Alizzi
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      L’operazione

      Droga, maxi blitz in Italia con 384 arresti. Anche Cosenza interessata

      Sequestrati armi, droga e denaro in contante su tutto il territorio nazionale. I dati provinciali saranno diffusi in un secondo momento
      Redazione
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      Rinascita Scott, imputati eccellenti e presunti boss: le principali posizioni tra condanne e assoluzioni nel processo d’appello

      Reati prescritti per l’ex finanziere della Dia Michele Marinaro e l’ex comandante della polizia municipale di Vibo Filippo Nesci. Scarcerato Pasquale Bonavota, assolto l’avvocato Nazzareno La Tassa, notevole sconto di pena per l’avvocato Francesco Stilo e gli imprenditori Artusa. A giudizio sono finiti anche veterinari, dentisti, politici, un ex assistente giudiziario del Tribunale di Vibo e carabinieri
      Giuseppe Baglivo
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      Cosenza, Paola e Castrovillari: ecco i nomi dei nuovi giudici e pm che hanno giurato nei tre tribunali

      Il conferimento delle funzioni giurisdizionali riguarda i magistrati ordinari in tirocinio nominati con decreto ministeriale del 22 ottobre 2024
      Antonio Alizzi
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      Angelica Causil, le ultime ore: la spesa a Cosenza e l’accesso su WhatsApp alle 7.38 del 26 novembre

      Le indagini sulla scomparsa della giovane colombiana continuano in ogni direzione: intanto ecco come abbiamo ricostruito, grazie alle testimonianze di testimoni e persone vicine, gli spostamenti di Angelica prima che se ne perdessero le tracce
      Francesco Rende
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      Incidente mortale con due vittime sulla statale 106 a Cassano, uno dei feriti torna a casa dopo i giorni in terapia intensiva

      Dopo la tragedia costata la vita ai giovani Chiara Garofalo e Antonio Graziadia e superati i primi interventi chirurgici, Leonardo Perciaccante sarà dimesso e potrà continuare il proprio cammino di cure. La comunità resta vicina ai familiari delle vittime
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