logo
  • Sezioni

    • Cronaca

    • Politica

    • Cosenza Calcio

    • Attualita

    • Economia e Lavoro

    • Italia Mondo

    • Sanita

    • Sport

    • Cultura

  • Streaming

    • LaC TV 

    • Lac Network

    • LaC OnAir 

  • LaC Network 

    • lacplay.it

    • lactv.it

    • laconair.it

    • lacitymag.it

    • ilreggino.it

    • cosenzachannel.it

    • ilvibonese.it

    • catanzarochannel.it

    • lacapitalenews.it 

  • App

    • Android

    • Apple

    Social
    • Cronaca

    • Politica

    • Sanita

    • Cosenza Calcio

    • Ambiente

    • Societa

    • Cultura

    • Economia e Lavoro

    • Sport

    • Eventi

    • Sezioni
      • Cronaca

      • Politica

      • Cosenza Calcio

      • Attualita

      • Economia e Lavoro

      • Italia Mondo

      • Sanita

      • Sport

      • Cultura

    • Streaming
      • LaC TV 

      • Lac Network

      • LaC OnAir 

    • LaC Network 
      • lacplay.it

      • lactv.it

      • laconair.it

      • lacitymag.it

      • ilreggino.it

      • cosenzachannel.it

      • ilvibonese.it

      • catanzarochannel.it

      • lacapitalenews.it 

    • App
      • Android

      • Apple

    Social
      Home page>Cronaca>Sergio Cosmai, l'omicidi...

      Sergio Cosmai, l'omicidio più "eccellente" di Cosenza compie 40 anni

      Attraverso testimonianze e atti processuali ripercorriamo la triste storia del direttore del carcere ucciso dalla 'ndrangheta il 12 marzo del 1985
      Marco Cribari
      9 luglio 202511:58
      1 of 5
      gallery image

      Sergio Cosmai, l'omicidio più "eccellente" di Cosenza compie 40 anni

      Sergio Cosmai, l'omicidio più "eccellente" di Cosenza compie 40 anni
      gallery image

      Sergio Cosmai, l'omicidio più "eccellente" di Cosenza compie 40 anni

      Sergio Cosmai, l'omicidio più "eccellente" di Cosenza compie 40 anni
      gallery image

      Sergio Cosmai, l'omicidio più "eccellente" di Cosenza compie 40 anni

      Sergio Cosmai, l'omicidio più "eccellente" di Cosenza compie 40 anni
      gallery image

      Sergio Cosmai, l'omicidio più "eccellente" di Cosenza compie 40 anni

      Sergio Cosmai, l'omicidio più "eccellente" di Cosenza compie 40 anni
      gallery image

      Sergio Cosmai, l'omicidio più "eccellente" di Cosenza compie 40 anni

      Sergio Cosmai, l'omicidio più "eccellente" di Cosenza compie 40 anni

      Chi era Sergio Cosmai? E perché fu ucciso? Quarant’anni dopo, ripercorriamo la triste vicenda che lo riguarda attraverso la cronaca di quei giorni, le sentenze e i profili dei suoi carnefici, protagonisti oscuri del delitto più “eccellente” avvenuto nella città di Cosenza.  

      L’omicidio – Due sicari con la parrucca

      Il 12 marzo del 1985, il trentaseienne Sergio Cosmai percorre alla guida della sua Fiat 500 una strada di periferia che collega la città di Cosenza con la vicina Rende. È un vialone lungo e diritto, in una zona oggi ad alta densità abitativa ma che allora è di aperta campagna, sporcata qui e là dal cemento di qualche palazzo. Ignora che, un giorno, proprio quella strada porterà il suo nome.  Sta andando a prendere la sua figlioletta all’asilo per riportarla a casa. Lo fa ogni giorno, dopo aver staccato dal lavoro. Da circa due anni e mezzo è alla guida della casa circondariale di Cosenza, ma in quel periodo gli tocca dirigere anche il carcere di Vibo Valentia, città nella quale si reca per tre volte a settimana. Cascasse il mondo, però, non si sottrae mai a quell’incombenza familiare. Lo sanno tutti, anche i suoi assassini che da settimane lo pedinano, studiandone le abitudini. E quel giorno decidono di entrare in azione. 

      All’improvviso una Colt verde taglia la strada alla 500 di Cosmai. A bordo c’è una coppia di sicari del clan Perna-Pranno, Dario Notargiacomo e Stefano Bartolomeo. Indossano barbe posticce e parrucche acquistate a Roma, in un negozio di Porta Maggiore che vende articoli per il teatro.  Scendono dall’abitacolo e cominciano a fare fuoco con una pistola e un fucile a canne mozze. Il direttore è ferito, ma ha il tempo di reagire: innesta la retromarcia e tenta di la fuga, ma il killer continua a sparare senza tregua. E non appena la 500 arresta la marcia, il commando si dà alla fuga. Nicola Notargiacomo, il fratello di Dario, li recupererà qualche km più avanti a bordo di un’auto pulita. Cosmai non è ancora morto, ma all’arrivo dei soccorritori le sue condizioni sono più che critiche. Per salvargli la vita, si tenta il trasferimento disperato in una clinica pugliese, lì dove purtroppo il suo cuore cesserà di battere.

      Sergio Cosmai mentre passa in rassegna i suoi uomini nella casa circondariale di via Popilia

      Gli investigatori dell’epoca non hanno neppure il tempo di ragionare sul possibile movente che, già poche ore dopo, un testimone offre loro su un piatto d’argento i responsabili dell’omicidio. I Notargiacomo e Bartolomeo, dunque finiscono in carcere, mentre il fratello di quest’ultimo, Giuseppe Bartolomeo, parimenti coinvolto con il ruolo di “staffetta”, riesce a evitare l’arresto. All’epoca, il Codice prevede che il processo non si celebri nel Tribunale più vicino al luogo in cui è stato commesso il crimine, ma in quello dove è deceduta la vittima. E così, nel 1987 il dibattimento si farà nella città di Trani. (clicca avanti per continuare)    

      I processi – Gli assassini la fanno franca

      Il processo è squisitamente indiziario e arriva in un’epoca in cui non esistono leggi sui collaboratori di giustizia. Al primo round, la Corte d’assise di Trani si pronuncia a favore dell’ergastolo, in virtù di una serie di indizi che sembrano combaciare alla perfezione. Dopo aver ucciso Cosmai, infatti, Stefano e Dario abbandonano la Colt verde in un cortile di Commenda. Qui, però, sono avvistati da alcuni inquilini del palazzo, tra cui un ragazzino di dodici anni. Quest’ultimo, nota anche l’arrivo del terzo complice (Nicola) a bordo di una Fiat 127 bianca e im seguito riferirà tutto alla polizia, indicando la foto di Stefano Bartolomeo come uno dei due uomini scesi dalla Colt.

      Lo riconosce in mezzo alle segnaletiche di altri 194 pregiudicati. «È lui» dice senza alcuna esitazione e a quell’indicazione segue un riflesso condizionato: gli agenti si fiondano immediatamente fuori dalla stanza per andare ad arrestare il loro primo sospettato. Grave errore, se ne accorgeranno in seguito. Le successive indagini consentono di accertare che, quel 12 marzo, Bartolomeo ha incontrato i suoi amici Dario e Nicola. E che quest’ultimo possiede una Fiat uguale a quella descritta dal giovane testimone. Nessuno dei tre, inoltre, presenta un alibi in grado di posizionarli lontani dalla scena del crimine nel pomeriggio incriminato, e questi indizi messi a sistema convince la Corte d’assise di Trani a punirli con il carcere a vita. Per prendere quella decisione, i giudici impiegano solo cinquanta minuti.

      Stefano Bartolomeo pedinato dai carabinieri nel 1989

      In Appello, però, le prove sono riviste sotto una luce diversa. La testimonianza del bambino? Insufficiente, proprio in virtù della sua tenera età. Da evidenziare poi, che al primo riconoscimento fotografico (che per la foga e l’emozione del momento non viene neanche verbalizzato) ne segue un altro in cui le certezze cominciano a non essere più tali. Stefano Bartolomeo, infatti, non è più l’uomo della Colt, bensì uno che «gli somiglia». Addirittura, durante il dibattimento, il ragazzino fa dietrofront. Lo fa per paura, forse è stato anche minacciato, ma arriva a dire di essersi inventato tutto per «eccesso di protagonismo». Dettagli sui quali i giudici di Trani sorvolano, ma che per quelli di Bari diventano determinanti. 

      Sintomatico poi il coinvolgimento dei due Notargiacomo. Nessuno li vede personalmente, ma sono amici di Bartolomeo che, invece, è stato “riconosciuto” dal testimone. Per loro stessa ammissione, inoltre, i tre si sono incontrati il 12 marzo 1985, giorno dell’omicidio, e, in più, Nicola ha la 127 bianca che tutti cercano. E non solo. Se non fosse la cronaca di una tragedia, l’ultima prova raccolta all’epoca contro i due fratelli, farebbe un po’ sorridere: il ritrovamento nella loro abitazione di alcune riviste specializzate in tema di armi. Il risultato è tutti assolti «per insufficienza di prove». (clicca avanti per continuare)

      Il movente – Un uomo onesto, un uomo probo

      Quando muore Cosmai, sua moglie Tiziana Palazzo è all’ottavo mese di gravidanza. Poco più tardi darà alla luce il piccolo Sergio, chiamato così in onore di un padre che non fa in tempo a conoscere, ucciso trenta giorni prima della sua venuta al mondo. Ma chi era Sergio Cosmai? Originario di Bisceglie, in Puglia, arriva a Cosenza il 30 agosto del 1982 da giovane funzionario dello Stato con diverse esperienze già maturate sul campo. Gli esordi lo vedono vicedirettore delle carceri di Trani e Lecce, poi in Calabria a dirigere prima Locri e poi Crotone. Due posti caldi dove, però, Cosmai non avrà mai problemi. Anzi, quando abbandona il Reggino, arriva anche a piangere. «Perché lì aveva costruito rapporti veri» ricorderà in seguito la sua vedova durante un processo.

      Le rogne si manifestano con il suo arrivo nella città dei Bruzi. Il “benvenuto” glielo danno a venti giorni dall’insediamento, con una sparatoria tra detenuti divenuta celebre per la presenza del futuro latitante Edgardo Greco. Quella volta, Tiziana Palazzo assiste alla scena perché il suo alloggio affaccia proprio sul muro di cinta della prigione. All’epoca, nella casa circondariale entrano armi e i detenuti non tengono in alcun conto l’autorità delle guardie penitenziarie che, a volte, sono prese finanche a schiaffi.

      I coniugi Cosmai in uno scatto spensierato

      Nulla di strano dato che, in precedenza, nel vecchio carcere di Colle Triglio accadeva persino di peggio. I boss e i loro affiliati comunicavano con l’esterno tramite le finestre e da lì qualcuno si spingeva anche a ordinare delitti se non, addirittura a restarne vittima, come nel caso degli sfortunati Mario Lanzino e Carlo Mazzei. Insomma, una situazione che in quei giorni suggerisce a funzionari di mezz’Italia di rifiutare la destinazione cosentina poiché ritenuta «impossibile da gestire».

      Tuttavia, dopo due anni e mezzo di permanenza in città, Cosmai è sereno. A ricordarlo, è sempre la Palazzo: «Aveva chiesto il trasferimento a Taranto. Diceva che ormai a Cosenza la situazione era sotto controllo e che il carcere andava avanti da solo». L’ordine lo ha ristabilito applicando regole severe, disapprovate però dal magistrato di sorveglianza, il giudice Saltalamacchia, con cui gli scontri sono frequenti. L’episodio famigerato della rivolta in carcere, nell’agosto ’83, gli vale un’inchiesta da parte della Procura, ma nessuno immagina che sarà anche il movente del suo omicidio. Quel giorno, i detenuti si rifiutano di rientrare in cella, chiedendo un’ora d’aria in più rispetto al consentito. Gli uomini di Cosmai ci vanno giù duro con i manganelli e qualcuno mette in circolo la voce che alla spedizione antisommossa abbia preso parte anche lui, il direttore. Secondo i pentiti, è allora che matura il proposito di vendetta da parte dei killer. (clicca avanti per continuare)  

      Dario Notargiacomo – La banalità del male

      «Niente di personale contro di lui. Anche perché di botte in carcere, io non ne ho mai preso». Dario Notargiacomo riassumerà così la sua partecipazione all’omicidio Cosmai: con una formula banale. Proprio come il male.  Lui e suo fratello Nicola possono definirsi a tutti gli effetti, dei sopravvissuti. C’è stato un momento, infatti, in cui tutti sembravano interessati a fare loro la pelle: Cosentini, Corleonesi, perfino la Banda della Magliana. Eppure trenta e passa anni dopo Dario è ancora qui. «Non andare mai agli appuntamenti», è anche questo il segreto della sua longevità.

      Dal 1994 i due fratelli collaborano con la giustizia, una scelta che ha fatto evitare loro la sorte occorsa invece ai Bartolomeo, inghiottiti dalla lupara bianca tre anni prima. E così, nelle rinnovate vesti di pentiti di ‘ndrangheta, i Notargiacomo hanno ammesso che sì, a uccidere il direttore del carcere erano stati proprio loro insieme agli amici Stefano e Giuseppe. La legge proibisce di processare due volte una persona per lo stesso reato, quindi tocca prenderne atto: l’hanno fatta franca.

      Dario Notargiacomo (a sinistra) e suo fratello Nicola ai tempi della loro ascesa criminale

      A partire dal 2006, però, le loro confessioni consentono di portare alla sbarra il mandante di quel delitto, il boss Franco Perna, l’uomo al quale più di ogni altro non andava giù il rigore legalitario che Cosmai aveva imposto all’interno del carcere. «Voleva partecipare lui stesso all’azione, ma poi ebbe problemi con la giustizia e così ci mandò a dire: “Dove c’è gusto non c’è perdenza”. Un modo per comunicarci che l’operazione doveva andare avanti lo stesso» dichiarerà Dario Notargiacomo durante il processo culminato poi nella condanna di Perna all’ergastolo. Un verdetto che a differenza di quelli precedenti non è più mutato.

      Da ragazzo faceva il ballerino di danza classica, lui e suo fratello Nicola erano studenti – anche brillanti – del liceo classico Telesio. Cresciuti in una famiglia normale, priva di retaggi criminali, cosa li ha portati a trasformarsi in mafiosi? «Il fascino dell’uomo dell’ambiente, all’epoca era una moda» suggerirà suo fratello Nicola. Più intimista, invece, la versione data da Dario all’atto del suo pentimento: «Dicono spesso che ho buttato via la mia intelligenza. Il fatto è che nella mia vita gli scrupoli hanno sempre pesato sulle scelte criminali. Forse è per questo che mi sono perso». Parole che suonano bene anche come personale epitaffio. (clicca avanti per continuare)

      Epilogo – Non lo uccise il «dovere», ma la mafia

      Sono passati quarant’anni dalla morte di Sergio Cosmai. Tanto tempo, che dovrebbe fare della vicenda un caso ormai storicizzato. Eppure non è così. Non solo perché alla condanna del mandante dell’omicidio si è giunti solo in epoca più recente. Tra le ferite aperte, infatti, spicca l’offesa arrecata alla sua famiglia da parte di uno Stato che, per anni, ha considerato il direttore del carcere di Cosenza solo alla stregua di «vittima del dovere» piuttosto che della mafia. E a ciò si aggiunge il processo pugliese conclusosi in gloria per gli esecutori materiali del delitto.

      In quel caso i giudici sbagliarono in buona fede oppure no? No, secondo Mario Pranno che, ai tempi della sua collaborazione meteorica, insinua che il suo clan avesse versato ottanta milioni di lire per aggiustare quel processo. A chi? L’ex boss di San Vito non lo ha mai precisato. Oltre a lui, un altro collaboratore di giustizia, Franco Garofalo, paventa una situazione analoga, ma sempre in modo vago. E invece di fugare i dubbi, finisce per alimentarli. Anche perché, una volta usciti dal carcere, Bartolomeo e i Notargiacomo danno il via a una sanguinosa faida interna al loro gruppo proprio perché lamentano di non aver ricevuto assistenza dalla “casa madre” durante la detenzione.

      L’unica certezza, ma col senno di poi, è che si trattò di un errore giudiziario. Va da sé che se il verdetto finale fosse stato di condanna, Stefano Bartolomeo sarebbe in carcere ma ancora vivo e non inghiottito, chissà dove, dal gorgo della lupara bianca. A Cosenza non ci sarebbe stata una seconda guerra di mafia e i Notargiacomo non avrebbero mai collaborato con la giustizia. Forse non si sarebbe mai aperta la stagione dei maxiprocessi, chissà.

      Il tutto a ulteriore conferma di come certe tragedie siano in grado di determinare più di altre il corso degli eventi. E più in generale la Storia. Ucronie a parte, però, solo una cosa sarebbe rimasta immutata: niente e nessuno avrebbe potuto riportare in vita Sergio Cosmai. Uomo dello Stato e funzionario integerrimo. Vittima della ’ndrangheta.

      Una manifestazione del presidio dell’associazione “Libera” di Bisceglie intitolato a Cosmai
      1 of 5

      Tutti gli articoli di Cronaca

      ULTIMA ORA
      • - 07:18Minneapolis, spara dalle finestre dentro una chiesa cattolica e uccide due bambini. Suicida il killer
      • - 07:01Si finge morto per andare dalla sua amante, farà 89 giorni di carcere
      • - 06:35Droni per far entrare cellulari in carcere, tre denunce a Catania
      • - 06:00Missili e droni su Kiev, nell’attacco muoiono anche due bambini
      • - 05:36Caldo africano in arrivo a Cosenza, il picco si registrerà domani
      • - 05:03Calciomercato Cosenza, si sblocca anche Langella: accoppiata con Lipani?
      • - 07:18Minneapolis, spara dalle finestre dentro una chiesa cattolica e uccide due bambini. Suicida il killer
      • - 07:01Si finge morto per andare dalla sua amante, farà 89 giorni di carcere
      • - 06:35Droni per far entrare cellulari in carcere, tre denunce a Catania
      • - 06:00Missili e droni su Kiev, nell’attacco muoiono anche due bambini
      • - 05:36Caldo africano in arrivo a Cosenza, il picco si registrerà domani
      • - 05:03Calciomercato Cosenza, si sblocca anche Langella: accoppiata con Lipani?
      • - 07:18Minneapolis, spara dalle finestre dentro una chiesa cattolica e uccide due bambini. Suicida il killer
      • - 07:01Si finge morto per andare dalla sua amante, farà 89 giorni di carcere
      • - 06:35Droni per far entrare cellulari in carcere, tre denunce a Catania
      • - 06:00Missili e droni su Kiev, nell’attacco muoiono anche due bambini
      • - 05:36Caldo africano in arrivo a Cosenza, il picco si registrerà domani
      • - 05:03Calciomercato Cosenza, si sblocca anche Langella: accoppiata con Lipani?
      Nella Sibaritide

      Laghi di Sibari, donna travolta da una moto: è ricoverata in condizioni critiche

      La vittima è stata soccorsa sul posto e trasferita d’urgenza all’ospedale Annunziata di Cosenza
      Matteo Lauria
      Laghi di Sibari, donna travolta da una moto: è ricoverata\u00A0in condizioni critiche\n
      Violenza digitale

      Cosenza, la denuncia di Dalia Aly: «C’è un sito che condivide foto senza consenso»

      L’attivista cosentina invita a segnalare in massa la piattaforma alla polizia postale: «Difendiamoci collettivamente, lo dobbiamo a noi stesse»
      Redazione
      Cosenza, la denuncia di Dalia Aly: «C’è un sito che condivide foto senza consenso»\n
      Straziante addio

      Catanzaro, tanta commozione e palloncini bianchi per i funerali del bimbo travolto e ucciso da un furgoncino

      Il piccolo di appena 17 mesi è stato investito venerdì da un mezzo in manovra. La bara bianca circondata dalla famiglia e da una folla attonita
      Nico De Luca
      Catanzaro, tanta commozione e palloncini bianchi per i funerali del bimbo travolto e ucciso da un furgoncino
      Scenario criminale

      Roma all’ombra della ‘ndrangheta: il prefetto svela reti d’affari e famiglie calabresi (poi chiede di secretare il verbale)

      La Capitale descritta da Giannini in Commissione parlamentare come un hub strategico per le mafie: clan calabresi, Casamonica e Spada gestiscono spaccio e affari illeciti. Interdittive antimafia e blitz hanno colpito i gruppi criminali radicati sul litorale
      P. P. P.
      Roma all’ombra della ‘ndrangheta: il prefetto svela reti d’affari e famiglie calabresi (poi chiede di secretare il verbale)\n

      Video Consigliati

      VEDI TUTTI
      Cronaca

      «Acqua contaminata a rischio salute»: a Sant’Agata d’Esaro cresce la preoccupazione

      Una cittadina denuncia il rischio di contaminazione delle acque a Sant’Agata d’Esaro. Chiesti chiarimenti al Comune sulla qualità dell’acqua potabile.

      26 agosto 2025
      Ore 12:35
      «Acqua contaminata a rischio salute»: a Sant’Agata d’Esaro cresce la preoccupazione
      Italia Mondo

      «Se togli il reggiseno ci fai felici»: bufera all’Umberto I di Roma, studentessa denuncia tecnico in un video virale

      Studentessa di 23 anni denuncia molestia verbale durante una tac al Policlinico Umberto I. Ospedale apre indagine interna, il video diventa virale.

      23 agosto 2025
      Ore 17:46
      «Se togli il reggiseno ci fai felici»: bufera all’Umberto I di Roma, studentessa denuncia tecnico in un video virale
      Società

      Stefano De Martino fa il pieno ad Altomonte: sold out al Festival Euromediterraneo

      È stato un trionfo lo spettacolo di Stefano De Martino al Festival Euromediterraneo di Altomonte. L’anfiteatro Belluscio, gremito in ogni ordine di posto, ha accolto il 21 agosto il suo show Meglio Stasera, uno degli appuntamenti più attesi della rassegna 2025.

      La serata si è aperta con un fuori programma che ha fatto sorridere il pubblico: un cellulare squillato in platea ha dato lo spunto a De Martino per improvvisare uno sketch con l’ignaro interlocutore. Una trovata che ha scatenato applausi ed è stata immortalata da una troupe presente in sala. Dopo il sold out con l’ex ballerino e presentatore tv, il festival prosegue con altri due appuntamenti di comicità:

      • 22 agosto: Enzo Salvi, con il suo linguaggio brillante e irriverente;

      • 24 agosto: Gene Gnocchi, che porterà il suo umorismo pungente sul palco di Altomonte.

      Entrambe le serate sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.

      «Dobbiamo fare i conti con la concorrenza di altre manifestazioni che hanno arene più capienti – ha detto il sindaco Gianpietro Coppola – ma il Festival Euromediterraneo ha una matrice culturale diversa. Lo spettacolo di De Martino è stato la ciliegina sulla torta di quest’anno».

      Il primo cittadino ha poi annunciato che la rassegna si svilupperà in maniera più ampia anche nei mesi autunnali, invernali e primaverili, con un’attenzione particolare a cinema e musica.

      22 agosto 2025
      Ore 10:28
      Stefano De Martino fa il pieno ad Altomonte: sold out al Festival Euromediterraneo
      Società

      Mistero nei cieli di Rende e Cosenza: tre scie luminose sorprendono i cittadini

      Intorno alle 19:30 di ieri sera, il cielo sopra Rende e Cosenza si è improvvisamente illuminato, catturando l’attenzione di molti cittadini. Tre scie luminose, simili a comete, hanno attraversato l’orizzonte regalando uno spettacolo tanto inaspettato quanto affascinante.

      L’evento, visibile anche da Rogliano e dai paesi limitrofi, ha subito alimentato curiosità e discussioni, con numerose foto e segnalazioni diffuse sui social.

      Secondo chi ha assistito al fenomeno, le tre luci sono comparse quasi in simultanea e hanno solcato il cielo in rapida successione, lasciando dietro di sé una scia biancastra. «Sembravano comete – racconta un residente – ma si sono dissolte in pochi secondi».

      Nonostante l’assenza, al momento, di una spiegazione ufficiale, eventi simili possono essere ricondotti a meteore, al passaggio di detriti spaziali o al riflesso di oggetti artificiali nell’atmosfera. Non si esclude che possa trattarsi anche di fenomeni collegati a esercitazioni o satelliti.

      Al di là delle interpretazioni scientifiche, la serata ha regalato ai cosentini uno spettacolo raro. In tanti hanno espresso stupore ed entusiasmo, condividendo immagini e commenti tra piazze reali e virtuali.

      Un piccolo grande evento che ha interrotto la routine quotidiana trasformando il cielo calabrese in un palcoscenico naturale di emozioni e mistero.

      22 agosto 2025
      Ore 08:23
      Mistero nei cieli di Rende e Cosenza: tre scie luminose sorprendono i cittadini
      Società

      Stefano De Martino fa il pieno ad Altomonte: sold out al Festival Euromediterraneo

      È stato un trionfo lo spettacolo di Stefano De Martino al Festival Euromediterraneo di Altomonte. L’anfiteatro Belluscio, gremito in ogni ordine di posto, ha accolto il 21 agosto il suo show Meglio Stasera, uno degli appuntamenti più attesi della rassegna 2025.

      La serata si è aperta con un fuori programma che ha fatto sorridere il pubblico: un cellulare squillato in platea ha dato lo spunto a De Martino per improvvisare uno sketch con l’ignaro interlocutore. Una trovata che ha scatenato applausi ed è stata immortalata da una troupe presente in sala. Dopo il sold out con l’ex ballerino e presentatore tv, il festival prosegue con altri due appuntamenti di comicità:

      • 22 agosto: Enzo Salvi, con il suo linguaggio brillante e irriverente;

      • 24 agosto: Gene Gnocchi, che porterà il suo umorismo pungente sul palco di Altomonte.

      Entrambe le serate sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.

      «Dobbiamo fare i conti con la concorrenza di altre manifestazioni che hanno arene più capienti – ha detto il sindaco Gianpietro Coppola – ma il Festival Euromediterraneo ha una matrice culturale diversa. Lo spettacolo di De Martino è stato la ciliegina sulla torta di quest’anno».

      Il primo cittadino ha poi annunciato che la rassegna si svilupperà in maniera più ampia anche nei mesi autunnali, invernali e primaverili, con un’attenzione particolare a cinema e musica.

      22 agosto 2025
      Ore 10:28
      Stefano De Martino fa il pieno ad Altomonte: sold out al Festival Euromediterraneo
      Società

      Mistero nei cieli di Rende e Cosenza: tre scie luminose sorprendono i cittadini

      Intorno alle 19:30 di ieri sera, il cielo sopra Rende e Cosenza si è improvvisamente illuminato, catturando l’attenzione di molti cittadini. Tre scie luminose, simili a comete, hanno attraversato l’orizzonte regalando uno spettacolo tanto inaspettato quanto affascinante.

      L’evento, visibile anche da Rogliano e dai paesi limitrofi, ha subito alimentato curiosità e discussioni, con numerose foto e segnalazioni diffuse sui social.

      Secondo chi ha assistito al fenomeno, le tre luci sono comparse quasi in simultanea e hanno solcato il cielo in rapida successione, lasciando dietro di sé una scia biancastra. «Sembravano comete – racconta un residente – ma si sono dissolte in pochi secondi».

      Nonostante l’assenza, al momento, di una spiegazione ufficiale, eventi simili possono essere ricondotti a meteore, al passaggio di detriti spaziali o al riflesso di oggetti artificiali nell’atmosfera. Non si esclude che possa trattarsi anche di fenomeni collegati a esercitazioni o satelliti.

      Al di là delle interpretazioni scientifiche, la serata ha regalato ai cosentini uno spettacolo raro. In tanti hanno espresso stupore ed entusiasmo, condividendo immagini e commenti tra piazze reali e virtuali.

      Un piccolo grande evento che ha interrotto la routine quotidiana trasformando il cielo calabrese in un palcoscenico naturale di emozioni e mistero.

      22 agosto 2025
      Ore 08:23
      Mistero nei cieli di Rende e Cosenza: tre scie luminose sorprendono i cittadini
      Cronaca

      «Acqua contaminata a rischio salute»: a Sant’Agata d’Esaro cresce la preoccupazione

      Una cittadina denuncia il rischio di contaminazione delle acque a Sant’Agata d’Esaro. Chiesti chiarimenti al Comune sulla qualità dell’acqua potabile.

      26 agosto 2025
      Ore 12:35
      «Acqua contaminata a rischio salute»: a Sant’Agata d’Esaro cresce la preoccupazione
      Italia Mondo

      «Se togli il reggiseno ci fai felici»: bufera all’Umberto I di Roma, studentessa denuncia tecnico in un video virale

      Studentessa di 23 anni denuncia molestia verbale durante una tac al Policlinico Umberto I. Ospedale apre indagine interna, il video diventa virale.

      23 agosto 2025
      Ore 17:46
      «Se togli il reggiseno ci fai felici»: bufera all’Umberto I di Roma, studentessa denuncia tecnico in un video virale
      Società

      Stefano De Martino fa il pieno ad Altomonte: sold out al Festival Euromediterraneo

      È stato un trionfo lo spettacolo di Stefano De Martino al Festival Euromediterraneo di Altomonte. L’anfiteatro Belluscio, gremito in ogni ordine di posto, ha accolto il 21 agosto il suo show Meglio Stasera, uno degli appuntamenti più attesi della rassegna 2025.

      La serata si è aperta con un fuori programma che ha fatto sorridere il pubblico: un cellulare squillato in platea ha dato lo spunto a De Martino per improvvisare uno sketch con l’ignaro interlocutore. Una trovata che ha scatenato applausi ed è stata immortalata da una troupe presente in sala. Dopo il sold out con l’ex ballerino e presentatore tv, il festival prosegue con altri due appuntamenti di comicità:

      • 22 agosto: Enzo Salvi, con il suo linguaggio brillante e irriverente;

      • 24 agosto: Gene Gnocchi, che porterà il suo umorismo pungente sul palco di Altomonte.

      Entrambe le serate sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.

      «Dobbiamo fare i conti con la concorrenza di altre manifestazioni che hanno arene più capienti – ha detto il sindaco Gianpietro Coppola – ma il Festival Euromediterraneo ha una matrice culturale diversa. Lo spettacolo di De Martino è stato la ciliegina sulla torta di quest’anno».

      Il primo cittadino ha poi annunciato che la rassegna si svilupperà in maniera più ampia anche nei mesi autunnali, invernali e primaverili, con un’attenzione particolare a cinema e musica.

      22 agosto 2025
      Ore 10:28
      Stefano De Martino fa il pieno ad Altomonte: sold out al Festival Euromediterraneo
      Società

      Mistero nei cieli di Rende e Cosenza: tre scie luminose sorprendono i cittadini

      Intorno alle 19:30 di ieri sera, il cielo sopra Rende e Cosenza si è improvvisamente illuminato, catturando l’attenzione di molti cittadini. Tre scie luminose, simili a comete, hanno attraversato l’orizzonte regalando uno spettacolo tanto inaspettato quanto affascinante.

      L’evento, visibile anche da Rogliano e dai paesi limitrofi, ha subito alimentato curiosità e discussioni, con numerose foto e segnalazioni diffuse sui social.

      Secondo chi ha assistito al fenomeno, le tre luci sono comparse quasi in simultanea e hanno solcato il cielo in rapida successione, lasciando dietro di sé una scia biancastra. «Sembravano comete – racconta un residente – ma si sono dissolte in pochi secondi».

      Nonostante l’assenza, al momento, di una spiegazione ufficiale, eventi simili possono essere ricondotti a meteore, al passaggio di detriti spaziali o al riflesso di oggetti artificiali nell’atmosfera. Non si esclude che possa trattarsi anche di fenomeni collegati a esercitazioni o satelliti.

      Al di là delle interpretazioni scientifiche, la serata ha regalato ai cosentini uno spettacolo raro. In tanti hanno espresso stupore ed entusiasmo, condividendo immagini e commenti tra piazze reali e virtuali.

      Un piccolo grande evento che ha interrotto la routine quotidiana trasformando il cielo calabrese in un palcoscenico naturale di emozioni e mistero.

      22 agosto 2025
      Ore 08:23
      Mistero nei cieli di Rende e Cosenza: tre scie luminose sorprendono i cittadini
      Cronaca

      «Acqua contaminata a rischio salute»: a Sant’Agata d’Esaro cresce la preoccupazione

      Una cittadina denuncia il rischio di contaminazione delle acque a Sant’Agata d’Esaro. Chiesti chiarimenti al Comune sulla qualità dell’acqua potabile.

      26 agosto 2025
      Ore 12:35
      «Acqua contaminata a rischio salute»: a Sant’Agata d’Esaro cresce la preoccupazione
      Italia Mondo

      «Se togli il reggiseno ci fai felici»: bufera all’Umberto I di Roma, studentessa denuncia tecnico in un video virale

      Studentessa di 23 anni denuncia molestia verbale durante una tac al Policlinico Umberto I. Ospedale apre indagine interna, il video diventa virale.

      23 agosto 2025
      Ore 17:46
      «Se togli il reggiseno ci fai felici»: bufera all’Umberto I di Roma, studentessa denuncia tecnico in un video virale
      ‘Ndrangheta nel Cosentino

      Omicidi, vendette e alleanze: i verbali di Lamanna svelano i retroscena del clan Bruni

      Il collaboratore di giustizia racconta il “battesimo” di ‘ndrangheta, i rapporti con i Serpa e la ferocia di Michele Bruni tra fine anni Novanta e primi Duemila
      Antonio Alizzi
      Omicidi, vendette e alleanze: i verbali di Lamanna svelano i retroscena del clan Bruni\n
      Statale 107

      Incidente stradale nei pressi di Caccuri, tre feriti di cui uno in gravi condizioni

      Per lui si è levato in volo l’elisoccorso, forze dell’ordine impegnate a ricostruire la dinamica che ha portato allo scontro tra una Fiat Punto e una Bmw
      Redazione
      Incidente stradale nei pressi di Caccuri, tre feriti di cui uno in gravi condizioni
      Carcere di paola

      Carcere di Paola, detenuto appicca un incendio nella sua cella e l’intero reparto viene evacuato

      L’uomo è affetto da problemi psichiatrici, durante le operazioni di spegnimento delle fiamme un agente di polizia penitenziaria ha riportato contusioni poi giudicate guaribili in sette giorni
      Redazione
      Carcere di Paola, detenuto appicca un incendio nella sua cella e l’intero reparto viene evacuato
      Sullo Ionio

      Medico cubano aggredito al pronto soccorso di Corigliano

      Il paziente infuriato per l’attesa ha colpito il dottore. Poi ha fatto perdere le proprie tracce. Indagano i carabinieri
      Matteo Lauria
      Medico cubano aggredito al pronto soccorso di Corigliano\n
      Vite spezzate

      Incidente mortale in località La Bruca a Scalea, la vittima è il 34enne Justin Alonzi

      Il tragico sinistro si è verificato ieri sera intorno alle 20. La perdita del giovane riporta la Riviera dei Cedri nel dolore e nell'angoscia a poco più di ventiquattro ore dai funerali di Andrea De Lorenzo, l'infermiere 46enne di Praia a Mare, morto per le ferite riportate in un incidente sul lungomare avvenuto venerdì scorso
      Francesca Lagatta
      Incidente mortale in località La Bruca a Scalea, la vittima è il 34enne Justin Alonzi\n
      Impegno mantenuto

      Plexiglass nelle celle del carcere di Cosenza, Antoniozzi: «Informerò il sottosegretario Delmastro»

      Il deputato di Fratelli d’Italia accoglie l’invito della Camera Penale “Fausto Gullo” di occuparsi della vicenda relativa alle barriere di sicurezza che secondo i penalisti bruzi «murano vivi i detenuti»
      Redazione
      Plexiglass nelle celle del carcere di Cosenza, Antoniozzi: «Informerò il sottosegretario Delmastro»\n
      ‘Ndrangheta nella Sibaritide

      Processo Athena, la rete del narcotraffico tra Cassano e Cosenza

      Il gup di Catanzaro, nelle motivazioni, scrive che le intercettazioni hanno restituito l’immagine di una holding criminale della droga
      Antonio Alizzi
      Processo Athena, la rete del narcotraffico tra Cassano e Cosenza\n
      STRADE DI SANGUE

      Incidente a Scalea, morto un trentaquattrenne dopo uno scontro auto-moto

      Sul posto i sanitari del locale 118 e della Croce Verde di Lattarico hanno provato a rianimare l’uomo, residente a Santa Maria del Cedro ma originario di Verbicaro
      Francesca Lagatta
      Incidente a Scalea, morto un trentaquattrenne dopo uno scontro auto-moto
      Indagini serrate

      Ragazzo accoltellato a Mandatoriccio: un arresto per tentato omicidio

      Il ventenne di origini napoletane con numerosi precedenti è accusato di tentato omicidio ed è stato trasferito nel carcere di Castrovillari
      Redazione
      Ragazzo accoltellato a Mandatoriccio: un arresto per tentato omicidio\n
      Caso acqua

      Acqua potabile a Sant’Agata d’Esaro, scontro tra minoranza e sindaco Nocito

      I consiglieri denunciano captazioni non sicure e modifiche notturne alle tubature. Il sindaco respinge le accuse: «Mai immessa acqua non idonea»
      Redazione
      Acqua potabile a Sant’Agata d’Esaro, scontro tra minoranza e sindaco Nocito\n
      Controlli del territorio

      Crotone, sequestrata una piantagione di marijuana nella frazione Papanice: avrebbe fruttato 350mila euro

      Le piante nascoste tra i rovi venivano irrigate automaticamente. Le attività portate avanti dalla Guardia di finanza dopo la segnalazione della sezione area di Lamezia
      Redazione Cronaca
      Crotone, sequestrata una piantagione di marijuana nella frazione Papanice: avrebbe fruttato 350mila euro\n
      È potabile?

      Sant’Agata d’Esaro, denuncia sulla qualità dell’acqua: «Rischio per la salute pubblica» | VIDEO

      Una consigliera di minoranza segnala criticità nella condotta del Nugafaro. Appello a Comune e autorità competenti
      Redazione
      Sant’Agata d’Esaro, denuncia sulla qualità dell’acqua: «Rischio per la salute pubblica» | VIDEO\n
      L’aggiornamento

      Rende, la dodicenne precipitata da un balcone non rischia la vita e sarà operata al bacino

      Dopo essere stata stabilizzata all’ospedale Annunziata di Cosenza, è stata trasferita a Roma. Sull’accaduto indagano i carabinieri agli ordini del capitano Aiello
      Salvatore Bruno
      Rende, la dodicenne precipitata da un balcone non rischia la vita e sarà operata al bacino\n
      L’interrogatorio

      «Ho ucciso Filippo Verterame senza accorgermene»: la confessione del presunto omicida sulla rissa mortale di Isola

      Il 39enne Giuseppe Paparo ha chiesto di parlare con il pm della Procura di Crotone: «Devo lavarmi la coscienza». Ha raccontato di aver preso in casa il coltello con una lama di 20 centimetri con il quale avrebbe colpito la vittima durante una caduta: «Non sapevo di averlo ferito alla gola» 
      Redazione Cronaca
      «Ho ucciso Filippo Verterame senza accorgermene»: la confessione del presunto omicida sulla rissa mortale di Isola\n
      l’arresto

      A spasso per Trebisacce con in tasca undici dosi di eroina, quarantaduenne in manette

      La sostanza era del tipo “brown sugar”, da una successiva perquisizione eseguita nel suo domicilio sono saltati fuori anche soldi in contanti e materiale per il confezionamento
      Redazione
      A spasso per Trebisacce con in tasca undici dosi di eroina, quarantaduenne in manette
      Trebisacce

      Litiga con il fratello e lo ferisce a colpi di machete, trentunenne ai domiciliari

      Il ferito ha vent’anni e ha riportato lesioni a braccia e gambe, dopo il suo ricovero l’aggressore si è recato in ospedale per completare l’opera e ha finito per scagliarsi anche contro i carabinieri
      Redazione
      Litiga con il fratello e lo ferisce a colpi di machete, trentunenne ai domiciliari
      Rissa mortale

      Omicidio di Filippo Verterame, spunta l’arma del delitto: Paparo confessa e fa ritrovare il coltello insaguinato

      Svolta nelle indagini scattate dopo la rissa in cui ha perso la vita il 22enne gestore di un lido inclusivo. L’arma è stata rinvenuta tra la fitta vegetazione della zona
      Redazione Cronaca
      Omicidio di Filippo Verterame,\u00A0spunta l’arma del delitto: Paparo confessa e fa ritrovare il coltello insaguinato\n
      Il giallo

      Scalea, donna di 71 anni trovata morta nella sua abitazione

      In un primo momento un ematoma presente sulla sua testa aveva suscitato dubbi e alimentato sospetti, ma per il medico legale intervenuto sul posto il decesso è avvenuto per cause naturali
      Redazione
      Scalea, donna di 71 anni trovata morta nella sua abitazione
      Il caso

      Dodicenne caduta dal balcone a Rende, disposto il trasferimento al “Bambino Gesù” di Roma

      La ragazzina era stata ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’Annunziata di Cosenza, la prognosi resta riservata mentre proseguono le indagini dei carabinieri per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto
      redazione
      Dodicenne caduta dal balcone a Rende, disposto il trasferimento al “Bambino Gesù” di Roma
      Rende

      Incidente sulla Strada statale 107, ferito un motociclista

      La sua due ruote è andata a scontrarsi con un’auto nei pressi del bivio per il centro commerciale, per fortuna l’uomo aveva il casco e all’arrivo dei soccorritori era vigile e cosciente
      Redazione
      Incidente\u00A0sulla Strada statale 107, ferito un motociclista
      1
      2
      3
      4
      5
      6
      7
      8
      9
      ...
      PIÙ LETTI
      1

      Incidente auto moto a Scalea, morto un 34enne di Verbicaro

      2

      Cosenza calcio, chiuse le Curve "Catena" e "Bergamini"

      3
      Nella Sibaritide

      Laghi di Sibari, donna travolta da una moto: è ricoverata in condizioni critiche

      4

      Trebisacce, lite in strada tra due fratelli finisce a colpi di machete: trentunenne ai domiciliari

      5
      Il corsivo

      Con la chiusura delle Curve Guarascio ignora i tifosi… e pure Buscè

      • Chi Siamo
      • Redazione
      Scarica tutte le nostre app!
      LaC Network
      • Footer 1
        • lacplay.it

        • lactv.it

        • laconair.it

      • Footer 2
        • lacitymag.it

        • lacapitalenews.it

        • ilreggino.it

        • cosenzachannel.it

        • ilvibonese.it

        • catanzarochannel.it

      CosenzaChannel.it © – L’informazione dell’area urbana e provincia

      Diemmecom Società Editoriale - reg. trib. VV 23/05/1989 n°68 - R.O.C. 4049

      Direttore Responsabile Antonio Alizzi

      Vicedirettore Antonio Clausi

      Direttore Editoriale Maria Grazia Falduto

      www.diemmecom.it

      PrivacyNote legali