
Processo Reset, ecco chi torna in libertà dopo la sentenza di Castrovillari | NOMI
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La sentenza del processo Reset non ha sortito effetti solo per chi è stato condannato, destinato a rimanere in carcere ancora per lungo tempo, ma ha consentito ad alcuni degli imputati assolti di ritornare in libertà. Questo è avvenuto per Luigi Bevilacqua, Cristian Ferraro e Patrizio Chiappetta. Stesso provvedimento è stato adottato anche per Alberto Turboli, ma quest’ultimo rimane in attesa del Riesame di Catanzaro, dopo l’annullamento dell’ordinanza cautelare di Recovery.
Nel caso di Luigi Bevilacqua, la Dda di Catanzaro contestava il fatto che per un breve periodo l’imputato avesse assunto la “reggenza” del clan degli “zingari” di Cosenza, dopo l’arresto di Cosimo Bevilacqua, detto il Corvo”. Dirigenza criminale che, secondo gli inquirenti, avrebbe condiviso fino a un certo punto con Luigi Abbruzzese, alias Pikachu. Tuttavia, la difesa ha sostenuto l’esatto contrario, ovvero che l’imputato non avesse perpetrato alcuna condotta delittuosa nel contesto associativo di stampo mafioso cosentino. Su Cristian Ferraro i pm antimafia ritenevano che fosse intraneo al gruppo Presta, ma il giudice ha condiviso le argomentazioni difensive.
Per quanto riguarda Patrizio Chiappetta, i magistrati di Catanzaro ipotizzavano che fosse coinvolto nelle dinamiche mafiose del clan degli italiani in quanto autista di Rosanna Garofalo, all’epoca dei fatti moglie del boss Francesco Patitucci, quando la donna, oggi imputata del rito ordinario, andava a trovare il compagno in carcere lontano dai confini regionali. Inoltre, la pubblica accusa contestava anche l’assunzione di Patitucci nell’azienda pubblicitaria di Patrizio Chiappetta situata a Montalto Uffugo.
Nel corso del procedimento, svoltosi con il rito abbreviato, Patrizio Chiappetta è stato uno dei pochi che si è sottoposto ad interrogatorio, rispondendo a tutte le domande dei pm. Sebbene, la Cassazione non lo avesse “premiato” nel ricorso cautelare, alla fine il presidente Fabiana Giacchetti ha accolto le tesi difensive. Così, dai domiciliari l’imputato è ritornato in libertà.
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