lunedì,Giugno 23 2025

Recovery, il processo ordinario si celebrerà forse a Cosenza: ecco la novità

Il filone in cui erano presenti gli imputati, per i quali era stato disposto il giudizio immediato, è stato riunito con quello principale. Probabile che venga rinviata anche l'udienza prevista a fine maggio a Castrovillari

Recovery, il processo ordinario si celebrerà forse a Cosenza: ecco la novità

Il Palazzo di Giustizia di Cosenza tornerà forse a essere la sede principale per i maxi-processi. Ieri, nel contesto del procedimento penale “Recovery”, dove sono imputati coloro i quali sono stati direttamente mandati a giudizio, il Tribunale ha deciso di unire il procedimento con il filone principale, che coinvolge centinaia di accuse relative a crimini associativi legati al narcotraffico nella provincia di Cosenza. Il processo derivato dal rinvio a giudizio emesso dal gup di Catanzaro, si terrà il 29 maggio nell’aula bunker di Castrovillari.

Tuttavia, il rinvio della riunione sostanziale e formale è stato fissato per il 16 giugno, ma non più nell’aula bunker di Castrovillari. La riunione avverrà nell’aula della Corte di Assise. La città di Cosenza riacquista dunque il ruolo di sede giuridica primaria.

Stop al nomadismo giudiziario

La battaglia per il ripristino della giurisdizione nella circoscrizione di Cosenza ha visto l’impegno della Camera Penale di Cosenza, che ha lanciato la campagna contro il “nomadismo giudiziario”, e del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza. Il sindaco della città Franz Caruso ha sostenuto attivamente la causa, rivolgendosi al Ministero della Giustizia. I parlamentari di tutti gli schieramenti politici hanno fatto sentire la loro voce “sposando” questa causa.

Con il ritorno della giurisdizione al Palazzo di Giustizia di Cosenza, si spera di mettere fine al cosiddetto “nomadismo giudiziario”. I vantaggi per la collettività saranno immediati: tutte le parti coinvolte nei procedimenti, tra cui imputati, avvocati, magistrati, cancellieri e forze dell’ordine, non dovranno più affrontare continui spostamenti verso altre sedi giudiziarie in Calabria, come accaduto recentemente, con spostamenti anche fino a Catania. E questo contribuirà a un risparmio significativo di denaro pubblico e privato.

Processo Recovery, gli imputati in ordinario

  • Salvatore Ariello – difeso dagli avvocati Fiorella Bozzarello e Luca Cianferoni
  • Luigi Avolio – difeso dagli avvocati Raffaele Brescia e Cesare Badolato
  • Bruno Bartolomeo – difeso dall’avvocato Mario Scarpelli
  • Federica Bartucci – difesa dagli avvocati Giuseppe e Marcello Manna
  • Antonio Basile – difeso dagli avvocati Tanja Argirò e Luca Acciardi
  • Toni Berisa – difeso dall’avvocato Evis Sema
  • Enzo Bertocco – difeso dall’avvocato Maurizio Nucci
  • Antonio Bevilacqua alias “Il Topo” – difeso dagli avvocati Luigi Luppino e Domenico Caputo
  • Armando Bevilacqua – difeso dall’avvocato Domenico Caputo
  • Luca Bevilacqua – difeso dall’avvocato Giuseppe Malvasi
  • Bruno Francesco Calvelli – difeso dall’avvocato Aldo Zagarese
  • Guerino Campobasso – difeso dall’avvocato Angelo Pugliese
  • Antonio Caputo detto “Totonno” – difeso dall’avvocato Mario Scarpelli
  • Antonio Francesco Caputo – difeso dall’avvocato Antonio Quintieri
  • Giuseppe Carolei – difeso dall’avvocato Gianpiero Calabrese
  • Giuliano Caruso – difeso dall’avvocato Elide Chiappetta
  • Luisiana Castiglia – difesa dagli avvocati Filippo Cinnante e Maurizio Nucci
  • Michael Stephen Castorina – difeso dall’avvocato Vincenzo Vitello
  • Giuseppe Chianello – difeso dall’avvocato Angela Caputo
  • Daniel Chimenti – difeso dagli avvocati Mauro Gaudio e Carmela Taranto
  • Elmiro Chimenti – difeso dall’avvocato Amabile Cuscino

Gli imputati che hanno scelto il rito ordinario proseguono in basso:

  • Fabio Ciarlo – difeso dall’avvocato Filippo Cinnante
  • Egidio Cipolla – difeso dall’avvocato Ugo Ledonne
  • Fabiano Ciranno – difeso dagli avvocati Giancarlo Greco e Cesare Badolato
  • Cesare Conte – difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello
  • Umberto Franco Conforti – difeso dagli avvocati Cristian Cristiano e Marcello Manna
  • Fatjona Dalipaj
  • Adolfo D’Ambrosio detto “Bomber” – difeso dall’avvocato Cesare Badolato
  • Attilio D’Elia detto “Christian” – difeso dall’avvocato Roberta Provenzano
  • Massimiliano D’Elia – difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello
  • Valentino De Francesco – difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Cesira Staffa
  • Francesco De Grandis – difeso dall’avvocato Ugo Ledonne
  • Maurizio Della Cananea – difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco
  • Maria De Rose – difeso dall’avvocato Cristian Cristiano
  • Mattia De Rose – difeso dall’avvocato Cristian Cristiano
  • Michele Di Puppo – difeso dagli avvocati Angelo Pugliese e Gianluca Garritano
  • Immacolata Erra – difesa dall’avvocato Mario Scarpelli
  • Milva Esposito – difesa dall’avvocato Antonio Quintieri

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