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      Il boss intercettato: «Francesco Patitucci business con gli "zingari" non ne fa»

      Nel Rit 81/20 emerge una conversazione tra il capo clan degli italiani e Mario "Renato" Piromallo, di cui si è parlato recentemente nel processo ordinario
      Antonio Alizzi
      9 luglio 202511:47
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      Il boss intercettato: «Francesco Patitucci business con gli "zingari" non ne fa»

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      L’ultima udienza del rito ordinario di “Reset” ci ha consegnato un quadro processuale chiaro ma circoscritto. Tra le tante cose emerse durante la deposizione dell’ispettore di polizia della Questura di Cosenza, ce n’è una che ha attirato l’interesse dibattimentale. Ed è senza dubbio la posizione di Francesco Patitucci che sebbene abbia scelto il rito abbreviato rimane la figura principale anche del procedimento penale in corso di svolgimento presso l’aula bunker di Lamezia Terme.

      “Pax mafiosa” o confederazione?

      Dall’istruttoria di ieri la Dda di Catanzaro ha ricavato un dato investigativo chiaro su Patitucci: è il capo degli italiani. E su questo c’erano pochi dubbi. D’altronde, come raccontato dalla nostra testata nella fase dell’udienza preliminare, era stato lo stesso boss 60enne ad uscire allo scoperto, affermando di aver portato avanti un’associazione con altri “amici” e di aver evitato che scoppiassero a Cosenza e dintorni altre guerre di mafia. Dunque, ha velatamente ammesso che con gli “zingari” era stata sancita una “pax mafiosa” che dura da tanti anni. Arco temporale nel quale comunque è stato eliminato Luca Bruni, un italiano che era, a livello di clan, alleato con gli “zingari” di Cosenza, vista la storicità dei rapporti del fratello defunto Michele con i vari Giovanni Abruzzese e Franco Bruzzese, fratelli di sangue. E in questo contesto nascerebbe, secondo la magistratura antimafia, la cosiddetta confederazione mafiosa che Patitucci, in qualità di capo, disconosce. Ma è davvero così?

      Dibattimento e intercettazioni

      Un primo indizio sul fatto che Patitucci mal sopportasse il gruppo di via Popilia arriva dall’udienza del 25 gennaio scorso, allorquando l’ufficiale di polizia giudiziaria ha spiegato che il boss «indiscusso del clan», aveva detto in apertura di esame, «non gradiva l’unione di Roberto Porcaro con gli “zingari“». Per “zingari” in questo caso si intendono gli Abbruzzese “Banana” che insieme a Porcaro sono stati condannati nel processo “Testa di Serpente“.

      Il secondo indizio proviene direttamente dall’informativa della Questura di Cosenza che ha formato la richiesta di misura cautelare avanzata poi dai magistrati antimafia. Nel racconto investigativo messo nero su bianco dagli agenti della Questura di Cosenza emerge il Rit 81/20, ovvero la “cimice” piazzata all’interno dell’appartamento rendese di Francesco Patitucci, per ascoltare i dialoghi dell’esponente di spicco del clan “Lanzino” di Cosenza. La data è quella del 14 maggio 2020. Siamo in piena fase Covid, prima ondata pandemica. Intorno alle 17 viene registrata una conversazione tra Patitucci, Mario Renato Piromallo e Salvatore Ariello. Come possiamo definire questa intercettazione ambientale? Un manifesto di politica interna di stampo mafioso. Patitucci parla di un «ipotetico ritorno in libertà di Ettore Lanzino e Gianfranco Ruà», rassicurando, tra gli altri, la moglie di Gianfranco Bruni che non avrebbero abbandonato la sua famiglia e nella circostanza assicurano che avrebbero fatto il modo di trovare un lavoro al figlio del “Tupinaro“. Ma c’è altro.

      Il colloquio Patitucci-Piromallo

      Il colloquio tra Patitucci e Piromallo serve a quest’ultimo per sfogarsi delle tensioni registrate all’interno degli italiani proprio per la precedente vicinanza di Roberto Porcaro con gli “zingari“. Siamo però in un periodo in cui “te piasse” era in carcere per “Testa di Serpente“, quindi le lamentele sono pregresse. Si ricorda del passato e di «quando andavano trovando di togliere di mezzo noi», ricordando a Patitucci che «Robertino… con gli zingari tutti i giorni».

      Patitucci sul punto è stato illuminante. «Renà» ha esordito, aggiungendo che «non è che non li posso vedere… gli zingari sono una cosa, noi siamo un’altra», parlando di sé poi in terza persona: «Francesco Patitucci business con gli zingari non ne fa». È la frase che potrebbe chiudere il cerchio differenziando i due sodalizi. Il primo quello degli italiani, una prosecuzione dell’associazione mafiosa ampiamente riconosciuta in diversi processi e fondata da Ettore Lanzino dopo “Garden”. Il secondo, invece, quello degli “zingari“, in realtà strettamente collegato al clan “Rango-zingari“, riconosciuto come tale nella sentenza “Nuova Famiglia“. Ma il pezzo forte arriverà senza dubbio con l’esame dei collaboratori di giustizia. Il vero scoglio dibattimentale per accusa e difesa.

      Processo abbreviato “Reset”, le richieste della Dda

      • Antonio Abbruzzese (classe 1975), difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Cesare Badolato CHIESTI 7 anni e 6 mesi
      • Antonio Abruzzese alias Strusciatappine, difeso dall’avvocato Mariarosa Bugliari CHIESTI 14 anni
      • Antonio Abbruzzese (classe 1984) difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Filippo Cinnante) CHIESTI 20 anni
      • Celestino Abbruzzese, difeso dall’avvocato Simona Celebre CHIESTI 6 anni
      • Fioravante Abbruzzese, difeso dall’avvocato Cesare Badolato CHIESTI 14 anni
      • Francesco Abbruzzese, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 12 anni
      • Luigi Abbruzzese, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Antonio Sanvito CHIESTI 20 anni
      • Marco Abbruzzese, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Antonio Sanvito CHIESTI 20 anni
      • Nicola Abbruzzese, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Antonio Sanvito CHIESTI 20 anni
      • Rocco Abbruzzese, difeso dall’avvocato Mariarosa Bugliari CHIESTI 12 anni
      • Saverio Abbruzzese, difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Matteo Cristiani CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Gianluca Alimena, difeso dall’avvocato Emiliano Iaquinta CHIESTI 2 anni
      • Claudio Alushi, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 18 anni
      • Salvatore Ariello, difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello CHIESTI 20 anni
      • Luigi Avolio, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Raffaele Brescia CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Ivan Barone, difeso dall’avvocato Rosa Pandalone CHIESTI 8 anni
      • Giuseppe Belmonte, difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo CHIESTI 8 anni e 2 mesi (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Gianluca Benvenuto, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri e Matteo Cristiani CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Massimo Bertoldi, difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Filomena Rota CHIESTI 12 anni e 4 mesi
      • Piero Bertoldi, difeso dall’avvocato Domenico Villella CHIESTI 2 anni
      • Cosimo Bevilacqua (classe 1965), difeso dagli avvocati Giacomo Iaria e Gianpiero Calabrese CHIESTI 18 anni e 8 mesi
      • Fabio Bevilacqua, difeso dall’avvocato Raffaele Brunetti CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Fiore Bevilacqua alias “Mano Mozza”, difeso dagli avvocati Antonio Ingrosso e Gianpiero Calabrese CHIESTI 10 anni
      • Francesco Bevilacqua, difeso dagli avvocati Luigi Bonofiglio e Michele Franzese CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Leonardo Bevilacqua, difeso dall’avvocato Filippo Cinnante CHIESTI 12 anni
      • Luigi Bevilacqua, difeso dagli avvocati Mariarosa Bugliari e Leone Fonte CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Luigina Bevilacqua, difesa dagli avvocati Cesare Badolato CHIESTI 2 anni
      • Andrea Bruni (classe 1983) difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 4 anni e 8 mesi
      • Gianfranco Bruni, difeso dall’avvocato Luca Acciardi CHIESTI 20 anni
      • Giuseppe Zoltan Bruniani CHIESTI Un anno e 4 mesi
      • Salvatore Calandrino, difeso dagli avvocati Antonio Aloe e Rossana Cribari CHIESTI 10 anni e 4 mesi
      • Gianluca Campolongo, difeso dagli avvocati Nicola Carratelli CHIESTI 7 anni
      • Giuseppe Caputo, difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello CHIESTI 12 anni
      • Francesco Carelli (difeso dall’avvocato Ugo Ledonne) CHIESTI 4 anni e 8 mesi
      • Alessandro Cariati, difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Tanja Argirò CHIESTI 2 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Alessandro Catanzaro, difeso dall’avvocato Luca Acciardi CHIESTI 14 anni
      • Maria Rosaria Ceglie, difeso dagli avvocati Camillo Gabriele Fiorito ed Emma Eboli CHIESTI 3 anni e 8 mesi
      • Patrizio Chiappetta, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Alessandro Diddi CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Daniele Chiaradia, difeso dagli avvocati Pasquale Di Iacovo e Maurizio Malomo CHIESTI 12 anni e 4 mesi
      • Francesco Ciliberti, difeso dagli avvocati Alessandro Diddi ed Enzo Belvedere CHIESTI 16 anni
      • Fabiano Ciranno, difeso dall’avvocato Giancarlo Greco e Cesare Badolato CHIESTI 18 anni
      • Francesco Curcio, difeso dagli avvocati Mariarosa Bugliari CHIESTI 14 anni
      • Marco D’Alessandro, difeso dall’avvocato Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Adolfo D’Ambrosio, difeso dall’avvocato Cesare Badolato CHIESTI 20 anni
      • Francesco De Cicco, difeso dagli avvocati Cristian Bilotta e Francesco Gambardella CHIESTI 4 anni e 10 mesi
      • Massimiliano D’Elia, difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello CHIESTI 12 anni
      • Cesare D’Elia, difeso dall’avvocato Cristian Cristiano CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Andrea De Giovanni, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Tanja Argirò CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Michele Di Puppo, difeso dagli avvocati Angelo Pugliese e Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Umberto Di Puppo, difeso dagli avvocati Angelo Pugliese e Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Carlo Drago, difeso dagli avvocati Francesco Santelli e Cesare Badolato CHIESTI 20 anni
      • Renato Falbo, difeso dall’avvocato Pietro Sammarco CHIESTI 7 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Rosetta Falvo, difeso dall’avvocato Mario Scarpelli CHIESTI 10 anni e 10 mesi
      • Cristian Ferraro, difeso dall’avvocato Michele Donadio CHIESTI 10 anni e 10 mesi
      • Simona Ferrise, difeso dall’avvocato Laura Gaetano CHIESTI 14 anni
      • Rosa Filippelli, difeso dall’avvocato Angelo Nicotera CHIESTI 3 anni
      • Adolfo Foggetti, difeso dall’avvocato Michele Gigliotti CHIESTI 3 anni e 8 mesi
      • Oscar Fuoco, difeso dall’avvocato Filippo Cinnante CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Pietro Gardi, difeso dall’avvocato Francesco Acciardi CHIESTI un anno e 4 mesi
      • Gino Garofalo, difeso dall’avvocato Antonio Quntieri CHIESTI 16 anni
      • Salvatore Garofalo, difeso dall’avvocato Filippo Cinnante CHIESTI 2 anni
      • Alberigo Granata, difeso dall’avvocato Filippo Cinnante CHIESTI 12 anni
      • Andrea Greco, difeso dall’avvocato Giorgia Greco e Sergio Rotundo CHIESTI 19 anni
      • Francesco Greco (pentito) CHIESTI 8 anni
      • Francesco Gualano, difeso dall’avvocato Angelo Pugliese CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Silvia Guido, difesa dagli avvocati Tanja Argirò e Giorgia Greco CHIESTI 16 anni
      • Francesco Iantorno, difeso dall’avvocato Francesco Boccia CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Giuseppe Iirillo, difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Aldo Iirillo CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Antonio Illuminato, difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello CHIESTI 20 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Luciano Impieri, difeso dall’avvocato Caterina De Luca CHIESTI 6 anni
      • Carlo Lamanna, difeso dall’avvocato Giuseppe Manna CHIESTI 20 anni
      • Daniele Lamanna, difeso dall’avvocato Michele Gigliotti CHIESTI 3 anni e 4 mesi
      • Ettore Lanzino, difeso dall’avvocato Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Fabio Laratta, difeso dall’avvocato Pasquale Marzocchi CHIESTI 2 anni
      • Saverio Madio, difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Romualdo Truncè CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Gianluca Maestri, difeso dagli avvocati Renato Tocci e Rossana Cribari CHIESTI 20 anni
      • Antonio Magnelli, difeso dall’avvocato Gisberto Spadafora CHIESTI 2 anni
      • Massimo Giuseppe Maione, difeso dagli avvocati Giorgia Greco ed Enzo Belvedere CHIESTI 4 anni e 6 mesi
      • Antonio Manzo, difeso dagli avvocati Antonio Ingrosso e Osvaldo Rocca CHIESTI 12 anni
      • Antonio Marotta, difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello CHIESTI 20 anni
      • Mauro Marsico, difeso dall’avvocato Lucio Ebardo e Luca Acciardi CHIESTI 10 anni
      • Francesco Mazzei, difeso dall’avvocato Cesare Badolato e Gianpiero Calabrese CHIESTI 16 anni e 6 mesi
      • Ivan Montualdista, difeso dall’avvocato Angelo Pugliese CHIESTI 16 anni
      • Alfredo Morelli, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 16 anni e 8 mesi
      • Alessandro Morrone (classe 1988), difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco CHIESTI 16 anni e 8 mesi
      • Francesco Occhiuzzi (difeso dagli avvocati Vito Caldiero e Carmine Curatolo) CHIESTI 3 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Roberto Olibano junior (difeso dall’avvocato Anna Maria Domanico) CHIESTI 12 anni
      • Anna Palmieri, difesa dall’avvocato Vania Giuseppina Gianporcaro CHIESTI 5 anni e 4 mesi
      • Francesco Patitucci, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Laura Gaetano CHIESTI 20 anni
      • Damiana Pellegrino, difesa dagli avvocati Luca Acciardi e Lucio Esbardo CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Erminio Pezzi, difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Enzo Piattello, difeso dall’avvocato Gianpiero Calabrese CHIESTI 16 anni
      • Giuseppe Piromallo, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Giorgia Medaglia CHIESTI 3 anni
      • Mario “Renato” Piromallo, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Giorgia Medaglia CHIESTI 20 anni
      • Paolo Pisani, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Cesare Badolato CHIESTI 2 anni e 2 mesi
      • Roberto Porcaro, difeso dall’avvocato Mario Scarpelli CHIESTI 20 anni
      • Franco Presta, difeso dagli avvocati Sara Luiu e Lucio Esbardo CHIESTI 20 anni
      • Gennaro Presta, difeso dagli avvocati Rossana Cribari e Cesare Badolato CHIESTI 20 anni
      • Roberto Presta, difeso dall’avvocato Maria Claudia Conidi CHIESTI 5 anni e 4 mesi
      • Maurizio Rango, difeso dall’avvocato Teodora Gabrieli CHIESTI 20 anni
      • Michele Rende, difeso dagli avvocati Rossana Cribari e Pasquale Marzocchi CHIESTI 14 anni
      • Francesco Ripepi, difeso dagli avvocati Michele Franzese e Sandro Furfaro CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Gianfranco Ruà, difeso dagli avvocati Massimo Petrone e Valentina Moretti CHIESTI 20 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Antonio Russo, difeso dall’avvocato Roberto Deni CHIESTI 12 anni
      • Stefano Salerno, difeso dall’avvocato Angelo Pugliese CHIESTI 16 anni e 8 mesi
      • Eugenio Satiro, difeso dagli avvocati Fiorella Bozzarello e Filippo Cinnante CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Marco Saturnino, difeso dagli avvocati Giuseppe Malvasi e Filippo Cinnante CHIESTI 10 anni
      • Salvatore Sesso, difeso dagli avvocati Vincenzo Tridico CHIESTI 8 anni e 4 mesi
      • Luca Simerano, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 7 anni
      • Mario Sollazzo, difeso dagli avvocati Carlo Esbardo e Giovanni Favasuli CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Francesco Sorrentino, difeso dall’avvocato Linda Boscaglia CHIESTI 4 anni e 8 mesi
      • Ettore Sottile, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Pasquale Naccarato CHIESTI 20 anni
      • Alberto Superbo, difeso dall’avvocato Angelo Pugliese e Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Marco Tornelli, difeso dall’avvocato Cristian Cristiano CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Alberto Turboli, difeso dall’avvocato Cristian Bilotta e Maurizio Nucci CHIESTI 10 anni e 10 mesi
      • Danilo Turboli, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Francesco Veltri, difeso dall’avvocato Luca Acciardi CHIESTI 6 anni
      • Giuseppe Zaffonte, difeso dall’avvocato Emanuela Capparelli CHIESTI 5 anni e 7 mesi
      • Roberto Zengaro, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 10 anni e 10 mesi
      • Antonio Zinno, difeso dall’avvocato Nicola Carratelli CHIESTI 10 anni e 8 mesi (clicca su avanti per leggere le parti civili)

      “Reset” in abbreviato, le parti civili

      • Ministero dell’Interno, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Ministero della Giustizia, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Regione Calabria, difesa dall’avvocato Michele Rausei
      • Presidenza del Consiglio dei Ministri, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Ministero della Difesa, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Ministero della Difesa – Comando Generale dei Carabinieri, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Commissario Straordinario del Governo presso il Ministero tratto Antiusura e Racket, difeso dall’avvocato Antonello Membrini, Invitalia, difesa dall’avvocato Grazia Volo
      • Comune di Cosenza, difeso dall’avvocato Francesco Chiaia
      • Provincia di Cosenza, difeso dall’avvocato Raffaele Prisco
      • Comune di Rende, difeso dall’avvocato Santo Spadafora
      • Monopoli di Stato, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Associazione AntiRacket Lucio Ferrami, difesa dall’avvocato Carlo Carere
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      'Ndrangheta · Cosenza · Reset

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      «Se togli il reggiseno ci fai felici»: bufera all’Umberto I di Roma, studentessa denuncia tecnico in un video virale

      Studentessa di 23 anni denuncia molestia verbale durante una tac al Policlinico Umberto I. Ospedale apre indagine interna, il video diventa virale.

      23 agosto 2025
      Ore 17:46
      «Se togli il reggiseno ci fai felici»: bufera all’Umberto I di Roma, studentessa denuncia tecnico in un video virale
      Società

      Stefano De Martino fa il pieno ad Altomonte: sold out al Festival Euromediterraneo

      È stato un trionfo lo spettacolo di Stefano De Martino al Festival Euromediterraneo di Altomonte. L’anfiteatro Belluscio, gremito in ogni ordine di posto, ha accolto il 21 agosto il suo show Meglio Stasera, uno degli appuntamenti più attesi della rassegna 2025.

      La serata si è aperta con un fuori programma che ha fatto sorridere il pubblico: un cellulare squillato in platea ha dato lo spunto a De Martino per improvvisare uno sketch con l’ignaro interlocutore. Una trovata che ha scatenato applausi ed è stata immortalata da una troupe presente in sala. Dopo il sold out con l’ex ballerino e presentatore tv, il festival prosegue con altri due appuntamenti di comicità:

      • 22 agosto: Enzo Salvi, con il suo linguaggio brillante e irriverente;

      • 24 agosto: Gene Gnocchi, che porterà il suo umorismo pungente sul palco di Altomonte.

      Entrambe le serate sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.

      «Dobbiamo fare i conti con la concorrenza di altre manifestazioni che hanno arene più capienti – ha detto il sindaco Gianpietro Coppola – ma il Festival Euromediterraneo ha una matrice culturale diversa. Lo spettacolo di De Martino è stato la ciliegina sulla torta di quest’anno».

      Il primo cittadino ha poi annunciato che la rassegna si svilupperà in maniera più ampia anche nei mesi autunnali, invernali e primaverili, con un’attenzione particolare a cinema e musica.

      22 agosto 2025
      Ore 10:28
      Stefano De Martino fa il pieno ad Altomonte: sold out al Festival Euromediterraneo
      Società

      Mistero nei cieli di Rende e Cosenza: tre scie luminose sorprendono i cittadini

      Intorno alle 19:30 di ieri sera, il cielo sopra Rende e Cosenza si è improvvisamente illuminato, catturando l’attenzione di molti cittadini. Tre scie luminose, simili a comete, hanno attraversato l’orizzonte regalando uno spettacolo tanto inaspettato quanto affascinante.

      L’evento, visibile anche da Rogliano e dai paesi limitrofi, ha subito alimentato curiosità e discussioni, con numerose foto e segnalazioni diffuse sui social.

      Secondo chi ha assistito al fenomeno, le tre luci sono comparse quasi in simultanea e hanno solcato il cielo in rapida successione, lasciando dietro di sé una scia biancastra. «Sembravano comete – racconta un residente – ma si sono dissolte in pochi secondi».

      Nonostante l’assenza, al momento, di una spiegazione ufficiale, eventi simili possono essere ricondotti a meteore, al passaggio di detriti spaziali o al riflesso di oggetti artificiali nell’atmosfera. Non si esclude che possa trattarsi anche di fenomeni collegati a esercitazioni o satelliti.

      Al di là delle interpretazioni scientifiche, la serata ha regalato ai cosentini uno spettacolo raro. In tanti hanno espresso stupore ed entusiasmo, condividendo immagini e commenti tra piazze reali e virtuali.

      Un piccolo grande evento che ha interrotto la routine quotidiana trasformando il cielo calabrese in un palcoscenico naturale di emozioni e mistero.

      22 agosto 2025
      Ore 08:23
      Mistero nei cieli di Rende e Cosenza: tre scie luminose sorprendono i cittadini
      Sanità

      Elisoccorso notturno al Giannettasio, svolta per i soccorsi

      Al “Giannettasio” di Rossano attivato l’elisoccorso notturno: una conquista che può salvare vite e rafforzare la rete dell’emergenza-urgenza.

      21 agosto 2025
      Ore 07:17
      Elisoccorso notturno al Giannettasio, svolta per i soccorsi
      Società

      Mistero nei cieli di Rende e Cosenza: tre scie luminose sorprendono i cittadini

      Intorno alle 19:30 di ieri sera, il cielo sopra Rende e Cosenza si è improvvisamente illuminato, catturando l’attenzione di molti cittadini. Tre scie luminose, simili a comete, hanno attraversato l’orizzonte regalando uno spettacolo tanto inaspettato quanto affascinante.

      L’evento, visibile anche da Rogliano e dai paesi limitrofi, ha subito alimentato curiosità e discussioni, con numerose foto e segnalazioni diffuse sui social.

      Secondo chi ha assistito al fenomeno, le tre luci sono comparse quasi in simultanea e hanno solcato il cielo in rapida successione, lasciando dietro di sé una scia biancastra. «Sembravano comete – racconta un residente – ma si sono dissolte in pochi secondi».

      Nonostante l’assenza, al momento, di una spiegazione ufficiale, eventi simili possono essere ricondotti a meteore, al passaggio di detriti spaziali o al riflesso di oggetti artificiali nell’atmosfera. Non si esclude che possa trattarsi anche di fenomeni collegati a esercitazioni o satelliti.

      Al di là delle interpretazioni scientifiche, la serata ha regalato ai cosentini uno spettacolo raro. In tanti hanno espresso stupore ed entusiasmo, condividendo immagini e commenti tra piazze reali e virtuali.

      Un piccolo grande evento che ha interrotto la routine quotidiana trasformando il cielo calabrese in un palcoscenico naturale di emozioni e mistero.

      22 agosto 2025
      Ore 08:23
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      Al “Giannettasio” di Rossano attivato l’elisoccorso notturno: una conquista che può salvare vite e rafforzare la rete dell’emergenza-urgenza.

      21 agosto 2025
      Ore 07:17
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      23 agosto 2025
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      Stefano De Martino fa il pieno ad Altomonte: sold out al Festival Euromediterraneo

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      La serata si è aperta con un fuori programma che ha fatto sorridere il pubblico: un cellulare squillato in platea ha dato lo spunto a De Martino per improvvisare uno sketch con l’ignaro interlocutore. Una trovata che ha scatenato applausi ed è stata immortalata da una troupe presente in sala. Dopo il sold out con l’ex ballerino e presentatore tv, il festival prosegue con altri due appuntamenti di comicità:

      • 22 agosto: Enzo Salvi, con il suo linguaggio brillante e irriverente;

      • 24 agosto: Gene Gnocchi, che porterà il suo umorismo pungente sul palco di Altomonte.

      Entrambe le serate sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.

      «Dobbiamo fare i conti con la concorrenza di altre manifestazioni che hanno arene più capienti – ha detto il sindaco Gianpietro Coppola – ma il Festival Euromediterraneo ha una matrice culturale diversa. Lo spettacolo di De Martino è stato la ciliegina sulla torta di quest’anno».

      Il primo cittadino ha poi annunciato che la rassegna si svilupperà in maniera più ampia anche nei mesi autunnali, invernali e primaverili, con un’attenzione particolare a cinema e musica.

      22 agosto 2025
      Ore 10:28
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      Nonostante l’assenza, al momento, di una spiegazione ufficiale, eventi simili possono essere ricondotti a meteore, al passaggio di detriti spaziali o al riflesso di oggetti artificiali nell’atmosfera. Non si esclude che possa trattarsi anche di fenomeni collegati a esercitazioni o satelliti.

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      L’addio

      A Isola i funerali di Filippo Verterame morto dopo una rissa: «Basta violenza, prendiamo le distanze da questo modo di vivere»

      Nel duomo gremito da una folla commossa l’ultimo saluto al 22enne deceduto a seguito di un violento scontro a Le Cannella. Il parroco nell’omelia ha invitato i presenti a «non consentire più che rabbia e risentimento decidano delle nostre e delle altrui vite»
      Redazione Cronaca
      A Isola i funerali\u00A0di Filippo Verterame morto dopo una rissa:\u00A0«Basta violenza, prendiamo le distanze da questo modo di vivere»
      Area urbana

      Rende, ragazzina di 12 anni precipita da un edificio

      Subito soccorsa dai presenti e dal personale sanitario, la giovane era inizialmente cosciente. I medici non hanno ancora sciolto la prognosi
      Redazione
      Rende, ragazzina di 12 anni precipita da un edificio\n
      Celebrazioni rinviate

      Sospesa la festa della Madonna di Polsi, dopo 400 anni non si farà il pellegrinaggio al Santuario nel cuore dell’Aspromonte

      Lo spostamento delle celebrazioni nelle parrocchie di San Luca e Locri aveva creato non pochi malumori. Da qui la decisione della Curia di rinviare tutto, anche la visita del cardinale Zuppi
      Sospesa la festa della Madonna di Polsi, dopo 400 anni\u00A0non si farà il\u00A0pellegrinaggio al Santuario nel cuore dell’Aspromonte
      Il fatto

      Cetraro, solidarietà di Rosaria Succurro alla dirigente sanitaria vittima di un grave gesto vandalico

      La presidente della Provincia di Cosenza: «Vicini alla professionista, al sindaco Aieta e alla comunità. Serve unità contro ogni forma di violenza»
      Redazione
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      Accertamenti in corso

      Cipolla rossa e pesticidi, la Procura di Paola accende i riflettori sull’inquinamento nel Tirreno: ordinanze a Nocera e Amantea

      Il capo degli uffici giudiziari Fiordalisi mette nel mirino gli effetti delle coltivazioni intensive lungo la costa tirrenica cosentina. Primi provvedimenti dei sindaci ma Russo rassicura: «Nessuna contaminazione in terreni e prodotti»
      Giampaolo Cristofaro
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      Il programma

      Cerisano diventa palcoscenico diffuso con la 31ª edizione del Festival delle Serre

      Dal 2 al 6 settembre oltre 100 artisti tra musica, teatro, cinema, incontri e laboratori nel borgo swing della cultura calabrese
      Redazione
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      Tirreno cosentino

      Incendio a Cetraro: le fiamme minacciano la collina sotto l’ospedale

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      Redazione
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      Rissa tra ragazzi a Mandatoriccio, giovane accoltellato: è ricoverato in ospedale in gravissime condizioni

      Il giovane ha riportato una perforazione al polmone. Trasferito a Cosenza in elisoccorso, è in prognosi riservata. Indagano i carabinieri
      Matteo Lauria
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      L’incidente

      Bimbo in bici si schianta contro un’auto ferma all’incrocio nel Vibonese: elitrasportato in gravi condizioni a Reggio Calabria

      Il piccolo di 11 anni, sbalzato di alcuni metri, è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. L’automobilista ha prestato i primi soccorsi
      Cristina Iannuzzi
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      Processo Athena

      Estorsione mafiosa a Marina di Sibari: incendi e minacce per piegare un imprenditore

      La sentenza di primo grado ricostruisce tre episodi incendiari e ruoli precisi: la cosca voleva “migliaia di euro” dal titolare del Resort
      Antonio Alizzi
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      Brutta giornata

      Nicotera, 30 intossicati nel Vibonese dopo un pranzo in un villaggio turistico: indagano i Nas

      Cinque persone in condizioni più gravi sono state ricoverate in ospedale. Indagano i carabinieri che intanto hanno ordinato la distruzione di tutti i cibi conservati. L'appello del sindaco: «Non smettete di frequentare i nostri locali»
      Redazione Cronaca
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      L’ULTIMO DESIDERIO

      Andrea De Lorenzo, i funerali a Praia il 25 agosto: la famiglia chiede di realizzare il suo ultimo sogno

      Le esequie si terranno alle 17.30 nella chiesa Sacro Cuore. I familiari fanno una precisa richiesta: «Non vi chiediamo fiori ma un contributo per l'acquisto dell'ecografo per l'ospedale di Praia a Mare come lui desiderava»
      Francesca Lagatta
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      Rallentamenti

      Incidente sull’A2, lunghe code tra gli svincoli di Rogliano e Cosenza

      Il traffico in direzione nord è in fase di smaltimento grazie al tempestivo intervento di Forze dell’ordine e squadre Anas,
      Redazione
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      La misura

      Rissa mortale a Isola Capo Rizzuto, disposto il carcere per i cinque arrestati

      Il gip ha motivato la sua decisione con il pericolo di reiterazione del reato ed il rischio di inquinamento delle prove, sottolineando nell'ordinanza la «violenta personalità» degli indagati
      Redazione Cronaca
      Rissa mortale a Isola Capo Rizzuto, disposto il carcere per i cinque arrestati\n
      Il lutto

      È morto il padre di Giuseppe Baglivo, il cordoglio del network LaC

      Al giornalista e alla alla famiglia la vicinanza e il cordoglio dell'editore Domenico Maduli e di tutto il gruppo editoriale
      Redazione Attualità
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      Metodo mafioso

      La tentata estorsione a Montalto Uffugo e l’alleanza tra i clan di Cosenza e Cassano all’Ionio

      Tra le condanne del processo Athena anche un episodio avvenuto alle porte della città dei bruzi. Un capo d’imputazione consolidatosi anche grazie alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia
      Antonio Alizzi
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      DENUNCIA ALLARMANTE

      Carcere di Paola, il sindacato Fns Cisl Cosenza denuncia: «Situazione ormai al collasso»

      Il coordinatore Territoriale FNS CISL CC Paola, Andrea Lombardo, srrive un duro comunciato stampa per denunciare una situazione allarmante, tra gravi carenze di personale ed episodi preoccupanti
      Francesca Lagatta
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      Giuseppe Mancini
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