venerdì,Febbraio 14 2025

Recovery, Armando Bevilacqua libero dopo cinque mesi di domiciliari

L'indagato era in cella dal 14 maggio scorso perché accusato di aver preso parte a un furto aggravato dalle modalità mafiose nei confronti di un esercizio commerciale. La Cassazione ha annullato senza rinvio

Recovery, Armando Bevilacqua libero dopo cinque mesi di domiciliari

Sebbene non si tratti di narcotraffico, la Cassazione, sempre nell’ambito dell’operazione Recovery, ha annullato senza rinvio l’ordinanza di Armando Bevilacqua. L’indagato si trovava ai domiciliari dal 14 maggio scorso

Armando Bevilacqua è accusato di essersi impossessato di un veicolo Fiat Panda, non meglio identificato, sottraendolo al legittimo proprietario con l’intento di ottenere un ingiusto profitto per sé o per altri. In particolare, il veicolo sarebbe stato destinato alla disponibilità di Diego Porco, al fine di agevolare la realizzazione delle condotte furtive ai danni di un esercizio commerciale dell’area urbana.

Il reato è aggravato dalla violenza sulle cose, consistente nel forzare la portiera dell’autovettura per accedervi in modo clandestino e impossessarsene, dall’esposizione del bene alla pubblica fede, trattandosi di un veicolo lasciato incustodito e infine dalla finalità di agevolare la confederazione criminale di matrice ‘ndranghetista, dominante nella città di Cosenza e nei territori limitrofi.

Rispetto alle censure difensive mosse dagli avvocati Cristian Cristiano e Domenico Caputo, anche in questo caso viene meno la gravità indiziaria. Dunque, Armando Bevilacqua è libero.

I nomi degli imputati

  • Cosimo Abbruzzese alias “Cocchino” – difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo
  • Emanuele Apuzzo – difeso dagli avvocati Giuseppe Malvasi e Filippo Cannata
  • Salvatore Ariello – difeso dagli avvocati Fiorella Bozzarello e Luca Cianferoni
  • Luigi Avolio – difeso dagli avvocati Raffaele Brescia e Cesare Badolato
  • Bruno Bartolomeo – difeso dall’avvocato Mario Scarpelli
  • Giuseppe Bartolomeo – difeso dall’avvocato Ruggero Pio Micieli De Biase
  • Gaetano Bartone – difeso dall’avvocato Francesco Chiaia
  • Federica Bartucci – difesa dagli avvocati Giuseppe e Marcello Manna
  • Antonio Basile – difeso dall’avvocato Tanja Argirò
  • Toni Berisa – difeso dall’avvocato Evis Sema
  • Enzo Bertocco – difeso dall’avvocato Maurizio Nucci
  • Antonio Bevilacqua alias “Il Topo” – difeso dagli avvocati Luigi Luppino e Domenico Caputo (clicca su avanti per leggere i nomi di tutti gli indagati)

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