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      'Ndrangheta Cosenza, Fioravante Abbruzzese "scagiona" i figli: «Non esiste alcun clan»

      Il padre di Luigi, Marco, Nicola, Antonio, Franco e Celestino (ora pentito), respinge le accuse di mafia e fornisce la sua versione al presidente Fabiana Giacchetti
      Antonio Alizzi
      9 luglio 202511:55
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      'Ndrangheta Cosenza, Fioravante Abbruzzese "scagiona" i figli: «Non esiste alcun clan»

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      'Ndrangheta Cosenza, Fioravante Abbruzzese "scagiona" i figli: «Non esiste alcun clan»

      Nell’ultima udienza di Reset (il processo contro la ‘ndrangheta di Cosenza), svoltasi lo scorso 7 ottobre nell’aula bunker di Catanzaro, si sono concluse le discussioni difensive degli avvocati. Ma è stata anche l’occasione per tanti imputati di rendere dichiarazioni spontanee. In questo caso, parliamo di Fioravante Abbruzzese, ritenuto uno dei presunti confederati alla ‘ndrangheta di Cosenza.

      Il padre di Luigi, Marco, Nicola, Antonio, Franco e Celestino (ora pentito), ha escluso che la sua famiglia faccia parte di un clan di ‘ndrangheta. Egli stesso ritiene di essere stato condannato ingiustamente nel processo Timpone Rosso, l’inchiesta antimafia della Dda di Catanzaro che ha disarticolato fino a un certo periodo la cosca Abbruzzese di Cassano Ionio.

      Fioravante Abbruzzese, dichiarazioni spontanee

      «Dovete sapere», rivolgendosi al presidente Fabiana Giacchetti, «che sono detenuto dal 2007, e prima di quell’anno non sono mai stato coinvolto in reati di stampo mafioso o legati alla ‘ndrangheta. Non sono mai stato detenuto né imputato per reati mafiosi, e questo non lo dico solo io: ci sono due sentenze, della Corte d’Appello di Roma e di Perugia, che confermano questo punto. È anche scritto nel mio certificato penale, dove si attesta che non ho precedenti per questi tipi di reati».

      Riferendosi al presidente del tribunale e al pubblico ministero della Dda di Catanzaro, Fioravante Abbruzzese ha detto che «la mia attività lavorativa consisteva nel commercio di ferro vecchio. Con il mio camion, raccoglievo ferro che poi rivendevo. Anche mio figlio, Celestino, oggi collaboratore di giustizia, può confermare che lavorava con me. È stato sempre un ragazzo che lavorava giorno e notte, e questo possono testimoniarlo in molti».

      «Per svolgere il mio lavoro, avevo preso in uso un terreno lungo il fiume, dove scaricavo il ferro raccolto durante la giornata. Mi è stata fatta una denuncia per occupazione abusiva di quel terreno, ma lo utilizzavo solo come discarica per il materiale di ferro, e avevo persino chiesto al Comune di fare delle pulizie in quella zona, dove avevo messo della breccia per sistemare l’area. Tutte le ricevute di discarica e i documenti del mio lavoro sono stati raccolti e forniti agli atti, compresa la firma di mio figlio Celestino, perché io, allora come oggi, non so leggere né scrivere».

      “Famiglia Banana” non legata alla ‘ndrangheta di Cosenza

      Fioravante Abbruzzese ha poi aggiunto: «Ci tengo a precisare che non c’è mai stata una “famiglia Banana” o una banda criminale chiamata così legata alla ‘ndrangheta. Io non ho mai fatto parte di gruppi di questo genere, né sono stato implicato con italiani, né con altri rom, e nemmeno con i miei familiari di Timpone Rosso. Il reato per cui sto pagando oggi, una pena di venticinque anni, è un reato che non ho mai commesso. Anche la Corte d’Appello di Catanzaro conferma che ci sono state incongruenze nelle testimonianze contro di me, come nel caso dei fermi riportati dal collaboratore Pasquale Perciaccante e altri membri della famiglia Abbruzzese. I dati di questi fermi non sono coerenti con la mia posizione, poiché risulto fermato in tre occasioni in cui ero già detenuto in carcere. Ho fornito i documenti relativi a queste circostanze ai miei difensori e spero che questi siano stati presentati anche a voi, signor Pubblico Ministero».

      ‘Ndrangheta Cosenza, il figlio pentito

      «Quando è arrivato Franco Bevilacqua, che alcuni indicano come capo di una nuova famiglia, io ero già in carcere e non potevo avere nulla a che fare con quelle situazioni. Anche durante quel periodo, lavoravo solo per mantenere me e i miei figli, e ciò mi bastava», ha spiegato Fioravante Abbruzzese.

      «Vi invito a chiedere conferma a mio figlio Celestino, che può testimoniare di aver lavorato sempre con me, come tutti i miei figli, accompagnandomi nella raccolta del ferro e firmando al mio posto i documenti quando necessario. Anche se ho commesso altri reati comuni, e li ho scontati, non ho mai fatto parte di organizzazioni mafiose», ha concluso l’imputato presente nel procedimento penale contro la ‘ndrangheta di Cosenza.

      Processo abbreviato “Reset”, le richieste della Dda

      • Antonio Abbruzzese (classe 1975), difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Cesare Badolato CHIESTI 7 anni e 6 mesi
      • Antonio Abruzzese alias Strusciatappine, difeso dall’avvocato Mariarosa Bugliari CHIESTI 14 anni
      • Antonio Abbruzzese (classe 1984) difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Filippo Cinnante) CHIESTI 20 anni
      • Celestino Abbruzzese, difeso dall’avvocato Simona Celebre CHIESTI 6 anni
      • Fioravante Abbruzzese, difeso dall’avvocato Cesare Badolato CHIESTI 14 anni
      • Francesco Abbruzzese, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 12 anni
      • Luigi Abbruzzese, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Antonio Sanvito CHIESTI 20 anni
      • Marco Abbruzzese, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Antonio Sanvito CHIESTI 20 anni
      • Nicola Abbruzzese, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Antonio Sanvito CHIESTI 20 anni
      • Rocco Abbruzzese, difeso dall’avvocato Mariarosa Bugliari CHIESTI 12 anni
      • Saverio Abbruzzese, difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Matteo Cristiani CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Gianluca Alimena, difeso dall’avvocato Emiliano Iaquinta CHIESTI 2 anni
      • Claudio Alushi, difeso dall’avvocato Angelo Nicotera CHIESTI 18 anni
      • Salvatore Ariello, difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello CHIESTI 20 anni
      • Luigi Avolio, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Raffaele Brescia CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Ivan Barone, difeso dall’avvocato Rosa Pandalone CHIESTI 8 anni
      • Giuseppe Belmonte, difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo CHIESTI 8 anni e 2 mesi (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Gianluca Benvenuto, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri e Matteo Cristiani CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Massimo Bertoldi, difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Filomena Rota CHIESTI 12 anni e 4 mesi
      • Piero Bertoldi, difeso dall’avvocato Domenico Villella CHIESTI 2 anni
      • Cosimo Bevilacqua (classe 1965), difeso dagli avvocati Giacomo Iaria e Gianpiero Calabrese CHIESTI 18 anni e 8 mesi
      • Fabio Bevilacqua, difeso dall’avvocato Raffaele Brunetti CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Fiore Bevilacqua alias “Mano Mozza”, difeso dagli avvocati Antonio Ingrosso e Gianpiero Calabrese CHIESTI 10 anni
      • Francesco Bevilacqua, difeso dagli avvocati Luigi Bonofiglio e Michele Franzese CHIESTI 10 anni e 8 mesi (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Leonardo Bevilacqua, difeso dall’avvocato Filippo Cinnante CHIESTI 12 anni
      • Luigi Bevilacqua, difeso dagli avvocati Mariarosa Bugliari e Leone Fonte CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Luigina Bevilacqua, difesa dagli avvocati Cesare Badolato CHIESTI 2 anni
      • Andrea Bruni (classe 1983) difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 4 anni e 8 mesi
      • Gianfranco Bruni, difeso dall’avvocato Luca Acciardi CHIESTI 20 anni
      • Giuseppe Zoltan Bruniani CHIESTI Un anno e 4 mesi
      • Salvatore Calandrino, difeso dagli avvocati Antonio Aloe e Rossana Cribari CHIESTI 10 anni e 4 mesi
      • Gianluca Campolongo, difeso dagli avvocati Nicola Carratelli CHIESTI 7 anni
      • Giuseppe Caputo, difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello CHIESTI 12 anni
      • Francesco Carelli difeso dall’avvocato Ugo Ledonne CHIESTI 4 anni e 8 mesi
      • Alessandro Cariati, difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Tanja Argirò CHIESTI 2 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Alessandro Catanzaro, difeso dall’avvocato Luca Acciardi CHIESTI 14 anni
      • Maria Rosaria Ceglie, difeso dagli avvocati Camillo Gabriele Fiorito ed Emma Eboli CHIESTI 3 anni e 8 mesi
      • Patrizio Chiappetta, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Alessandro Diddi CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Daniele Chiaradia, difeso dagli avvocati Pasquale Di Iacovo e Maurizio Malomo CHIESTI 12 anni e 4 mesi
      • Francesco Ciliberti, difeso dagli avvocati Alessandro Diddi ed Enzo Belvedere CHIESTI 16 anni
      • Fabiano Ciranno, difeso dall’avvocato Giancarlo Greco e Cesare Badolato CHIESTI 18 anni
      • Francesco Curcio, difeso dagli avvocati Mariarosa Bugliari CHIESTI 14 anni
      • Marco D’Alessandro, difeso dall’avvocato Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Adolfo D’Ambrosio, difeso dall’avvocato Cesare Badolato CHIESTI 20 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Francesco De Cicco, difeso dagli avvocati Cristian Bilotta e Francesco Gambardella CHIESTI 4 anni e 10 mesi
      • Massimiliano D’Elia, difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello CHIESTI 12 anni
      • Cesare D’Elia, difeso dall’avvocato Cristian Cristiano CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Andrea De Giovanni, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Tanja Argirò CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Michele Di Puppo, difeso dagli avvocati Angelo Pugliese e Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Umberto Di Puppo, difeso dagli avvocati Angelo Pugliese e Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Carlo Drago, difeso dagli avvocati Francesco Santelli e Cesare Badolato CHIESTI 20 anni
      • Renato Falbo, difeso dall’avvocato Pietro Sammarco CHIESTI 7 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Rosetta Falvo, difeso dall’avvocato Mario Scarpelli CHIESTI 10 anni e 10 mesi
      • Cristian Ferraro, difeso dall’avvocato Michele Donadio CHIESTI 10 anni e 10 mesi
      • Simona Ferrise, difeso dall’avvocato Laura Gaetano CHIESTI 14 anni
      • Rosa Filippelli, difeso dall’avvocato Angelo Nicotera CHIESTI 3 anni
      • Adolfo Foggetti, difeso dall’avvocato Michele Gigliotti CHIESTI 3 anni e 8 mesi
      • Oscar Fuoco, difeso dall’avvocato Filippo Cinnante CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Pietro Gardi, difeso dall’avvocato Francesco Acciardi CHIESTI un anno e 4 mesi
      • Gino Garofalo, difeso dall’avvocato Antonio Quntieri CHIESTI 16 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Salvatore Garofalo, difeso dall’avvocato Filippo Cinnante CHIESTI 2 anni
      • Alberigo Granata, difeso dall’avvocato Filippo Cinnante CHIESTI 12 anni
      • Andrea Greco, difeso dall’avvocato Giorgia Greco e Sergio Rotundo CHIESTI 19 anni
      • Francesco Greco (pentito) CHIESTI 8 anni
      • Francesco Gualano, difeso dall’avvocato Angelo Pugliese CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Silvia Guido, difesa dagli avvocati Tanja Argirò e Giorgia Greco CHIESTI 16 anni
      • Francesco Iantorno, difeso dall’avvocato Francesco Boccia CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Giuseppe Iirillo, difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Aldo Iirillo CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Antonio Illuminato, difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello CHIESTI 20 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Luciano Impieri, difeso dall’avvocato Caterina De Luca CHIESTI 6 anni
      • Carlo Lamanna, difeso dall’avvocato Giuseppe Manna CHIESTI 20 anni
      • Daniele Lamanna, difeso dall’avvocato Michele Gigliotti CHIESTI 3 anni e 4 mesi
      • Ettore Lanzino, difeso dall’avvocato Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Fabio Laratta, difeso dall’avvocato Pasquale Marzocchi CHIESTI 2 anni
      • Saverio Madio, difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Romualdo Truncè CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Gianluca Maestri, difeso dagli avvocati Renato Tocci e Rossana Cribari CHIESTI 20 anni
      • Antonio Magnelli, difeso dall’avvocato Gisberto Spadafora CHIESTI 2 anni
      • Massimo Giuseppe Maione, difeso dagli avvocati Giorgia Greco ed Enzo Belvedere CHIESTI 4 anni e 6 mesi (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Antonio Manzo, difeso dagli avvocati Antonio Ingrosso e Osvaldo Rocca CHIESTI 12 anni
      • Antonio Marotta, difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello CHIESTI 20 anni
      • Mauro Marsico, difeso dall’avvocato Lucio Ebardo e Luca Acciardi CHIESTI 10 anni
      • Francesco Mazzei, difeso dall’avvocato Cesare Badolato e Gianpiero Calabrese CHIESTI 16 anni e 6 mesi
      • Ivan Montualdista, difeso dall’avvocato Angelo Pugliese CHIESTI 16 anni
      • Alfredo Morelli, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 16 anni e 8 mesi
      • Alessandro Morrone (classe 1988), difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco CHIESTI 16 anni e 8 mesi
      • Francesco Occhiuzzi difeso dagli avvocati Vito Caldiero e Carmine Curatolo CHIESTI 3 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Roberto Olibano junior difeso dall’avvocato Anna Maria Domanico CHIESTI 12 anni
      • Anna Palmieri, difesa dall’avvocato Vania Giuseppina Gianporcaro CHIESTI 5 anni e 4 mesi
      • Francesco Patitucci, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Laura Gaetano CHIESTI 20 anni
      • Damiana Pellegrino, difesa dall’avvocato Luca Acciardi CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Erminio Pezzi, difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Enzo Piattello, difeso dall’avvocato Gianpiero Calabrese CHIESTI 16 anni
      • Giuseppe Piromallo, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Giorgia Medaglia CHIESTI 3 anni
      • Mario “Renato” Piromallo, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Giorgia Medaglia CHIESTI 20 anni
      • Paolo Pisani, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Cesare Badolato CHIESTI 2 anni e 2 mesi (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Roberto Porcaro, difeso dall’avvocato Mario Scarpelli CHIESTI 20 anni
      • Franco Presta, difeso dall’avvocato Sara Luiu CHIESTI 20 anni
      • Gennaro Presta, difeso dagli avvocati Rossana Cribari e Cesare Badolato CHIESTI 20 anni
      • Roberto Presta, difeso dall’avvocato Maria Claudia Conidi CHIESTI 5 anni e 4 mesi
      • Maurizio Rango, difeso dall’avvocato Teodora Gabrieli CHIESTI 20 anni
      • Michele Rende, difeso dagli avvocati Rossana Cribari e Pasquale Marzocchi CHIESTI 14 anni
      • Francesco Ripepi, difeso dagli avvocati Michele Franzese e Sandro Furfaro CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Gianfranco Ruà, difeso dagli avvocati Massimo Petrone e Valentina Moretti CHIESTI 20 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Antonio Russo, difeso dall’avvocato Roberto Deni CHIESTI 12 anni
      • Stefano Salerno, difeso dall’avvocato Angelo Pugliese CHIESTI 16 anni e 8 mesi
      • Eugenio Satiro, difeso dagli avvocati Fiorella Bozzarello e Filippo Cinnante CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Marco Saturnino, difeso dagli avvocati Giuseppe Malvasi e Filippo Cinnante CHIESTI 10 anni
      • Salvatore Sesso, difeso dagli avvocati Vincenzo Tridico CHIESTI 8 anni e 4 mesi
      • Luca Simerano, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 7 anni
      • Mario Sollazzo, difeso dagli avvocati Carlo Esbardo e Giovanni Favasuli CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Francesco Sorrentino, difeso dall’avvocato Linda Boscaglia CHIESTI 4 anni e 8 mesi (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Ettore Sottile, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Pasquale Naccarato CHIESTI 20 anni
      • Alberto Superbo, difeso dall’avvocato Angelo Pugliese e Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Marco Tornelli, difeso dall’avvocato Cristian Cristiano CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Alberto Turboli, difeso dall’avvocato Cristian Bilotta e Maurizio Nucci CHIESTI 10 anni e 10 mesi
      • Danilo Turboli, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Francesco Veltri, difeso dall’avvocato Luca Acciardi CHIESTI 6 anni
      • Giuseppe Zaffonte, difeso dall’avvocato Emanuela Capparelli CHIESTI 5 anni e 7 mesi
      • Roberto Zengaro, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 10 anni e 10 mesi
      • Antonio Zinno, difeso dall’avvocato Nicola Carratelli CHIESTI 10 anni e 8 mesi (clicca su avanti per leggere le parti civili)

      “Reset” in abbreviato, le parti civili

      • Ministero dell’Interno, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Ministero della Giustizia, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Regione Calabria, difesa dall’avvocato Michele Rausei
      • Presidenza del Consiglio dei Ministri, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Ministero della Difesa, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Ministero della Difesa – Comando Generale dei Carabinieri, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Commissario Straordinario del Governo presso il Ministero tratto Antiusura e Racket, difeso dall’avvocato Antonello Membrini, Invitalia, difesa dall’avvocato Grazia Volo
      • Comune di Cosenza, difeso dall’avvocato Francesco Chiaia
      • Provincia di Cosenza, difeso dall’avvocato Raffaele Prisco
      • Comune di Rende, difeso dall’avvocato Santo Spadafora
      • Monopoli di Stato, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Associazione AntiRacket Lucio Ferrami, difesa dall’avvocato Carlo Carere
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      Tag
      'Ndrangheta · Cosenza · Francesco Patitucci · Reset

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      • - 05:00Settantuno messaggi vocali in mezz’ora: donna condannata per molestie a Striano
      • - 04:30’Ndrangheta a Cosenza, le metafore calcistiche per raccontare gli omicidi
      • - 03:30Sesso in spiaggia a Ferragosto, video hard virale a Marina di Montemarciano
      Storie criminali

      ’Ndrangheta a Cosenza, le metafore calcistiche per raccontare gli omicidi

      Le storiche intercettazioni tra Vincenzo Dedato e Francesco Amodio hanno svelato negli anni scorsi un certo linguaggio in codice impiegato dai clan e mutuato direttamente dallo sport
      Redazione
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      La rassicurazione

      Botulino a Diamante, parla il primario della Terapia Intensiva di Cosenza Andrea Bruni: «Il peggio ormai è passato»

      A fare il punto è il direttore del reparto in cui sono ricoverati alcuni pazienti intossicati. Ieri un nuovo accesso in pronto soccorso: «Ma si tratta di persone che si sono presentate dopo in ospedale perché hanno aspettato»
      Redazione Cronaca
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      Notte violenta

      Rissa a Vibo Marina, minore aggredito con tirapugni: denunciato un coetaneo

      L’episodio durante una festa sulla spiaggia di Bivona. Lesioni giudicate guaribili in 15 giorni. Scatta anche il divieto di accesso ai locali della movida
      Redazione
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      Serre cosentine

      Mendicino, raid vandalico in una scuola in ristrutturazione: la denuncia del sindaco

      Il sindaco ha annunciato che le immagini dell’atto vandalico saranno girate alle Forze dell’ordine
      Redazione
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      Fulmine su palma a Campora San Giovanni (Amantea)

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      Addio Padre Fedele, le voci di chi l'ha conosciuto

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      Fiumefreddo in fiamme: rogo minaccia abitazioni

      Il paese è stato colpito da un incendio divampato in due punti diversi. Ore di apprensione per la popolazione.

      11 agosto 2025
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      Incidente sulla Silana-Crotonese, ferito conducente di una Mito

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      11 agosto 2025
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      Grave episodio

      Aggressione agli agenti di Polizia locale a Scalea, l’amministrazione condanna l'accaduto e sporge denuncia

      Il sindaco Russo parla di «un attacco alla sicurezza e alla dignità della nostra città»: «Scene come quelle circolate sui social rappresentano un pericoloso precedente che non può e non deve essere tollerato»
      Francesca Lagatta
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      Sette cagnolini prigionieri in un tombino in Sila, gara di solidarietà per liberarli

      I cuccioli di pastore maremmano sono stati salvati a Croce di Magara grazie al tam tam dei social che ha innescato l’intervento congiunto di polizia municipale, guardie ecozoofile e vigili del fuoco
      Redazione
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      Il lutto

      È morta la nonna del nostro responsabile social Francesco Rende, il cordoglio del network LaC

      I funerali di Alba Avolio si sono svolti questa mattina a San Marco Argentano. A Francesco e a tutta la sua famiglia l’abbraccio dell’editore, dei direttori e di tutta la redazione
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      Salva vita

      Volo sanitario Lamezia-Roma in elicottero per salvare un bimbo di due anni

      Sinergia tra Suem 118, Asp di Catanzaro e Bambin Gesù: trasferito stamattina un piccolo paziente lametino
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      All’ospedale di Praia gli consigliano riposo e dieta ma ha un'ischemia: paziente salvato a Lagonegro

      L'uomo presentava dolore alla spalla sinistra, sudorazione, giramenti di testa e difficoltà a reggersi in piedi, ma i medici l’hanno dimesso con la sola diagnosi di ipertensione arteriosa. I parenti, per nulla convinti del verdetto, hanno deciso di accompagnarlo al pronto soccorso dell’ospedale potentino
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      Botulino a Diamante, tre dei sette pazienti ricoverati all’Annunziata saranno dimessi in giornata

      Ieri sera è giunto in Pronto soccorso un ragazzo di 17 anni, che si trova attualmente in Terapia intensiva
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      Migranti, ripartono gli sbarchi a Roccella: in 30 salvati nella notte dalla Guardia costiera

      I profughi, tutti di sesso maschile e di origine mediorientale, sono stati soccorsi a diverse miglia dalla costa e condotti nel porto delle Grazie
      Ilario Balì
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      Superata la prima fase, l’istruttoria dibattimentale sarà arricchita dalle testimonianze degli operatori di polizia giudiziaria che hanno condotto le indagini coordinate dalla Dda di Catanzaro
      Antonio Alizzi
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      Partorisce in spiaggia a Caulonia Marina e poi decide di lasciare la bimba in ospedale

      Si tratta di una trentenne piemontese in vacanza in Calabria. La piccola si trova nel nosocomio di Locri, sarà affidata dal Tribunale a una famiglia
      Redazione Cronaca
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      Scalea, agenti della polizia municipale accerchiati e aggrediti dai turisti mentre sequestravano ombrelloni abusivi

      I due pubblici ufficiali stavano effettuando controlli nell’ambito dell’operazione “Zero Falò”. Ma la voce si è diffusa rapidamente e i malcapitati sono stati costretti a restituire il materiale per non essere linciati dalla folla. L’episodio è stato immortalato in un video che ha fatto il giro dei social
      Francesca Lagatta
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      Botulino a Diamante, nel furgone non c’era una sola pinza per gli alimenti ma sei: si attendono risposte dalle analisi

      Nel corso dell’ispezione dei Nas sono stati rinvenuti più strumenti con cui venivano distribuiti gli ingredienti nei panini, a differenza di quanto ipotizzato all’inizio. “Sotto accusa” non ci sono solo i broccoli. Gli esami di laboratorio dovranno chiarire dove ha avuto origine la contaminazione
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      La Suprema Corte conferma le condanne per la richiesta di “pizzo” e lesioni, ma rinvia sul riconoscimento del “metodo mafioso”
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