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      Home page>Cronaca>Pulicanò a Reset: «Trium...

      Pulicanò a Reset: «Triumvirato di 'ndrangheta a Cosenza». Ecco i nomi

      Il collaboratore di giustizia, che da tempo è uscito dal programma di protezione, ha risposto alle domande della Dda di Catanzaro e degli avvocati difensori, invitando i criminali cosentini a "saltare il fosso"
      Antonio Alizzi
      9 luglio 202511:54
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      Pulicanò a Reset: «Triumvirato di 'ndrangheta a Cosenza». Ecco i nomi

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      Pulicanò a Reset: «Triumvirato di 'ndrangheta a Cosenza». Ecco i nomi

      Pulicanò a Reset: «Triumvirato di 'ndrangheta a Cosenza». Ecco i nomi

      Nel processo antimafia Reset, in corso di svolgimento nell’aula bunker di Lamezia Terme, il pentito Mattia Pulicanò ha rivelato dettagli sulle presunte dinamiche interne della ‘ndrangheta cosentina, confermando la sua collaborazione con la giustizia nonostante non faccia più parte del programma di protezione.

      Pulicanò, ex membro del clan Lanzino, ha raccontato le attività criminali svolte dal suo gruppo e da altri sottogruppi attivi nel territorio di Cosenza e dintorni, fornendo una visione dall’interno della struttura gerarchica e delle operazioni illecite che coinvolgevano esponenti di spicco come Francesco Patitucci, considerato dalla Dda di Catanzaro come il vertice della confederazione.

      L’affiliazione e le attività criminali

      Pulicanò ha ricordato il momento della sua affiliazione formale alla ‘ndrangheta, avvenuta nel 2008 durante un rito svolto in un’abitazione in Sila, di proprietà di Gianfranco Bruni, alias Tupinaro. In copiata aveva esponenti di rilievo come Gianfranco Ruà, Ettore Lanzino, Francesco Patitucci, Mario Piromallo e Salvatore Ariello. Pulicanò ha dichiarato di aver ottenuto il grado di picciotto e di aver successivamente partecipato a traffici di droga e atti intimidatori per conto del gruppo.

      «Mi occupavo principalmente di stupefacenti e qualche atto intimidatorio», ha dichiarato Pulicanò, riferendo inoltre di aver intrattenuto rapporti diretti con Francesco Patitucci, con il quale collaborava nel traffico di cocaina. Pulicanò ha anche parlato della nascita di un gruppo unico a Cosenza, proposta da Bruni durante un summit tenutosi in via degli Stadi, alla presenza di referenti come Michele Bruni e Antonio Abruzzese, alias Strusciatappine, e Francesco Patitucci. Il cosiddetto “triumvirato della ‘ndrangheta cosentina”. Per Pulicanò la “riunione mafiosa” sarebbe avvenuta nel 2008, mentre Ernesto Foggetti, altro pentito, ha detto che l’incontro tra i boss si sarebbe verificato nel 2006.

      Il ruolo di Bruni e la gestione della droga

      Pulicanò ha descritto Gianfranco Bruni come una persona saggia, un vero ‘ndranghetista, che non praticava la violenza ma era promotore di un’unità tra i vari clan della zona. «Bruni era una persona saggia, propose la creazione di un gruppo unico a Cosenza», ha ricordato il pentito, aggiungendo che la droga veniva nascosta in vari luoghi, anche da Ariello, mentre Piromallo si occupava della parte economica.

      Il piano omicidiario contro Strusciatappine

      Un altro punto rilevante delle dichiarazioni di Pulicanò riguarda il piano omicidiario contro Antonio Abruzzese, accusato di aver provocato un ammanco di denaro dalla “bacinella” (la cassa comune della ‘ndrangheta). Pulicanò ha ricordato i dettagli del complotto per eliminare Abruzzese, affermando che vennero fatti sopralluoghi insieme a personaggi come Roberto Porcaro, Maurizio Rango e Daniele Lamanna. «Ci furono diversi incontri per discutere l’eliminazione di Strusciatappine, con l’accusa che avesse sottratto denaro dalla bacinella», ha rivelato Pulicanò, aggiungendo che il delitto venne pianificato ma mai eseguito.

      Le estorsioni e la spartizione della bacinella

      Pulicanò ha inoltre riferito di una estorsione di circa 50mila euro fatta al proprietario del bowling di Quattromiglia, Fusinato, da Franco Bruzzese, Francesco Patitucci e Maurizio Rango. Ha spiegato come i proventi illeciti della bacinella fossero spartiti, con una percentuale del 60% riservata agli italiani e il 40% agli zingari.

      La figura di Patitucci e altri personaggi

      Secondo Pulicanò, Francesco Patitucci era il punto di riferimento di tutti i sottogruppi della ‘ndrangheta cosentina, descritto come una figura ambiziosa che aspirava a diventare la “star” della ‘ndrangheta locale. Pulicanò ha rivelato di aver agito anche come autista per Patitucci, fornendo dettagli sui rapporti che quest’ultimo intratteneva con altre figure di spicco dell’organizzazione.

      Tra i nomi citati da Pulicanò spiccano quelli di Adolfo D’Ambrosio, descritto come un estorsore attivo nel gruppo di Patitucci, e Simone Ferrise, coinvolto in danneggiamenti e traffico di droga. Ha menzionato anche Franco Presta, un personaggio schivo che operava nella zona di Roggiano Gravina, e Carlo Drago, attivo nel settore delle slot machine e videopoker, insieme a Andrea Reda. Su Alberigo Granata, «molto amico di Gianfranco Bruni», ha detto che dopo il 2005 si allontanò dal gruppo: «Non voleva saperne più», ha aggiunto Pulicanò.

      Il rapporto con la giustizia

      Pulicanò ha concluso il suo intervento dichiarando di essere uscito dal programma di protezione, ma di voler continuare a collaborare con la giustizia per contribuire a smantellare la rete criminale a cui apparteneva. «Il mio esempio vale», ha affermato, invitando altri a seguire il suo percorso di collaborazione.

      Controesame degli avvocati

      Durante il controesame, gli avvocati della difesa hanno sollevato diverse questioni riguardanti la credibilità e la precisione delle dichiarazioni di Pulicanò.

      Rispetto alle domande formulate dall’avvocato Amelia Ferrari, Pulicanò ha dichiarato che Adolfo D’Ambrosio venne arrestato prima di lui nell’operazione Vulpes. In merito al summit di via degli Stadi, ha precisato che i membri del gruppo di San Vito non erano presenti. Ha aggiunto: «Le riunioni di ‘ndrangheta non sono come quelle di condominio», mentre su Massimo D’Ambrosio ha detto che si occupava di droga avendolo appreso da terze persone dietro le sbarre.

      L’avvocato Mariarosa Bugliari ha chiesto chiarimenti sull’ammanco di denaro dalla “bacinella”. Pulicanò ha detto che l’ammanco fu contestato nel 2009, prima dell’operazione Timpone Rosso, e che Rango era tra i mandanti del piano omicidiario contro Strusciatappine nel 2013. Ha aggiunto: «Strusciatappine faceva attività criminali per conto suo e non aveva nulla a che fare con il gruppo unico».

      All’avvocato Franco Locco, Pulicanò ha spiegato di essere stato arrestato nel 2008 e posto ai domiciliari, successivamente incarcerato a settembre 2009 fino al 2013. Ha affermato di non aver mai parlato con Franco Presta. La contestazione dell’avvocato ha riguardato la presunta gestione di Presta senza riferimento ai suoi cugini Roberto e Antonio Presta, che Pulicanò ha confermato di non aver mai incontrato. Il legale ha fatto intendere che queste informazioni potrebbe averle assunte dopo gli interrogatori citati in udienza, dove non aveva mai parlato di loro. Poi le domande dell’avvocato Fiorella Bozzarello e quelle dell’avvocato Luca Acciardi, al quale, il pentito ha ribadito di essere un «soggetto libero» e di non dipendere più dal programma di protezione. Ha spiegato che segue le cronache locali, come quelle pubblicate sul processo Reset dalla nostra testata, e che il suo esempio può essere un invito alla collaborazione con la giustizia. «Il mio esempio vale», ha affermato Pulicanò.

      Pulicanò ha invece così risposto alle domande dell’avvocato Badolato: «Conosco Mario Gervasi, ma non ricordo se abbiamo commesso reati insieme». Ha ricordato che si parlava di Gervasi come un individuo coinvolto nell’acquisto di auto e scooter.

      Anche l’avvocato Antonio Quintieri ha posto domande sul piano omicidiario contro Strusciatappine. Il pentito ha precisato di aver appreso di questa circostanza mentre era detenuto a Cosenza dal 2009 al 2013, e che il piano venne discusso nel 2013, ma l’attentato non ebbe luogo.

      Infine, le domande del collegio giudicante su Carlo Drago. Pulicanò ha risposto che Drago agiva in maniera autonoma ma negli ultimi tempi si era avvicinato a Roberto Porcaro, senza specificare l’arco temporale.

      Il breve esame di Angelo Colosso

      Il secondo pentito di giornata, escusso dal pm Vito Valerio, è stato Angelo Colosso, al quale ha posto poche domande. Parlando, ad esempio di Carlo Drago, il collaboratore di giustizia, che nel clan Lanzino era dedito al traffico di droga e agli omicidi, ha detto che nell’ultimo periodo si era avvicinato a Francesco Patitucci, al quale consegnava la somma di 20mila euro per stare tranquillo.

      Processo “Reset”, rito ordinario: gli imputati

      • Fabrizio Abate (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Giovanni Abruzzese (difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Antonio Quintieri)
      • Fiore Abbruzzese detto “Ninuzzo” (difeso dagli avvocati Mariarosa Bugliari e Antonio Quintieri)
      • Franco Abbruzzese detto “a Brezza” o “Il Cantante” (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Rosaria Abbruzzese (difesa dagli avvocati Antonio Quintieri e Filippo Cinnante)
      • Giovanni Aloise detto “mussu i ciuccio” (difeso dall’avvocato Gianpiero Calabese)
      • Pierangelo Aloia (difeso dall’avvocato Giulio Tarsitano)
      • Armando Antonucci detto il dottore (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Rosina Arno (difesa dagli avvocati Luca Acciardi e Fiorella Bozzarello)
      • Ariosto Artese (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Giorgio Misasi)
      • Rosario Aurello (difeso dall’avvocato Ferruccio Mariani)
      • Danilo Bartucci (difeso dall’avvocato Giuseppe Manna)
      • Giuseppe Bartucci (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Nicola Carratelli) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Giuseppe Belmonte (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Massimo Benvenuto (difeso dall’avvocato Rosario Carbone)
      • Luigi Berlingieri detto “Faccia d’angelo” (difeso dagli avvocati Nicola Rendace)
      • Antonio Bevilacqua (difeso dall’avvocato Giorgia Greco)
      • Cosimo Bevilacqua (difeso dagli avvocati Maurizio Nucci e Cesare Badolato)
      • Nicola Bevilacqua (difeso dagli avvocati Giampiero Calabrese e Antonio Ingrosso)
      • Agostino Briguori (difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno e Sergio Rotundo)
      • Giuseppe Broccolo (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Andrea Bruni (difeso dagli avvocati Luca Acciardi ed Emilia Spadafora)
      • Pasquale Bruni – classe 1979 (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Cristian Cristiano)
      • Pasquale Bruni (difeso dagli avvocati Fiorella Bozzarello)
      • Carmelina Bruniani (difesa dall’avvocato Luca De Munda)
      • Alfredo Bruno (difeso dall’avvocato Francesco Calabrò
      • Ernesto Campanile (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Carmine Caputo (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Damiano Carelli (difeso dall’avvocato Aldo Zagarese ed Enzo Belvedere)
      • Placido Cariello
      • Andrea Carpino (difeso dall’avvocato Maurizio Nucci)
      • Andrea Vincenzo Caruso (difeso dall’avvocato Maurizio Nucci)
      • Francesco Casella (difeso dagli avvocati Vincenzo Guglielmo Belvedere e Fabio Bonofiglio)
      • Michele Castiglione (difeso dagli avvocati Carlo Beltrani e Antonio Quintieri)
      • Andrea Cello (difeso dall’avvocato Francesco Calabrò)
      • Federico Chianello (difeso dall’avvocato Pierfrancesco Russo)
      • Antonio Chiodo (difeso dall’avvocato Domenico Caputo)
      • Massimo Ciancio (difeso dall’avvocato Luca Acciardi e Annamaria Domanico)
      • Giuseppe Cirillo (difeso dall’avvocato Raffaele Rigoli)
      • Antonio Colasuonno (difeso dagli avvocati Chiara Penna) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Cesare Conte (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
      • Antonio Covelli (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Aldo Andrea D’Ambrosio (difeso dall’avvocato Amelia Ferrari)
      • Emma D’Ambrosio (difesa dall’avvocato Amelia Ferrari)
      • Massimo D’Ambrosio (difeso dall’avvocato Amelia Ferrari e Valerio Murgano)
      • Alessio De Cicco (difeso dall’avvocato Francesco Gelsomino)
      • Sergio Del Popolo (difeso dagli avvocati Andrea Manna e Antonio Quintieri)
      • Pietro De Mari (difeso dall’avvocato Rossana Cribari)
      • Antonio De Rose (difeso dagli avvocati Raffaele Massimo Greco e Maurizio Nucci)
      • Pasquale De Rose (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Armando De Vuono (difeso dall’avvocato Matteo Cristiani e Giuseppe Filice) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Giovanni Drago (difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo)
      • Patrizia Drago (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Stefania Calabrese)
      • Angelo Falcone (difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro)
      • Umile Ferraro (difeso dall’avvocato Pasqualino Maio)
      • Eugenio Filice (difeso dagli avvocati Franco Sammarco ed Eduardo Florio)
      • Anna FIorillo (difeso dall’avvocato Francesco Santelli)
      • Remo Florio (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Fabrizio Fuoco (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Giovanni Garofalo (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Rosanna Garofalo (difesa dall’avvocato Laura Gaetano)
      • Mario Gervasi (difeso dall’avvocato Cesare Badolato)
      • Fabio Giannelli (difeso dall’avvocato Osvaldo Rocca) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Fabrizio Gioia (difeso dall’avvocato Matteo Cristiani)
      • Giovanni Grandinetti (difeso dall’avvocato Nicola Rendace)
      • Simone Greco (difeso dall’avvocato Andrea Sarro)
      • Stefano Grosso (difeso dall’avvocato Francesco Vetere)
      • Sergio La Canna (difeso dall’avvocato Giampiero Calabrese)
      • Umile Lanzino (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Fabio Laratta (difeso dall’avvocato Pasquale Marzocchi)
      • Massimiliano Lo Polito (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Silvia Lucanto (difesa dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
      • Antonio Lucà (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Gianluca Maione (difeso dall’avvocato Riccardo Maria Panno)
      • Cosimo Manzo (difeso dagli avvocati Linda Boscaglia e Giuseppe Malvasi) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Marcello Manna (difeso dagli avvocati Nicola Carratelli e Giandomenico Caiazza)
      • Francesco Marchiotti (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Stefano Antonio Marigliano (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Roberta Maritato (difesa dall’avvocato Marco Bianco)
      • Andrea Mazzei (difeso dagli avvocati Alessandro Diddi e Sergio Rotundo)
      • Cosimo Manzo
      • Lauretta Mellone (difesa dagli Amelia Ferrari e Erik Siciliano)
      • Giuseppe Midulla (difeso dagli avvocati Cristian Cristiano)
      • Bruno Mollica (difeso dall’avvocato Francesco Febbraio)
      • Giuseppe Mondera (difeso dall’avvocato Giuseppe Manna)
      • Francesco Morabito (difeso dagli avvocati Vincenzo Nobile e Domenico Nobile)
      • Alessandro Morrone (difeso dagli avvocati Giuseppe Malvasi e Domenico De Rosa)
      • Filippo Morrone (difeso dall’avvocato Piergiuseppe Cutrì)
      • Pino Munno (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Silvio Orlando (difeso dall’avvocato Pasquale Naccarato)
      • Massimo Palermo (difeso dall’avvocato Vincenzo Saccomanno)
      • Francesco Papara (difeso dall’avvocato Angela D’Elia)
      • Mario Perri (difeso dall’avvocato Giampiero Calabrese)
      • Sandro Perri (difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco)
      • Giuseppe Perrone (difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo)
      • Antonio Pignataro (difeso dagli avvocati Marco Bianco e Giuseppe Bruno)
      • Ciro Pignataro (difeso dagli avvocati Marco Bianco e Giuseppe Bruno)
      • Giuseppe Piromallo (difeso dall’avvocato Luca Acciardi)
      • Antonio Carmine Policastri (difeso dall’avvocato Aldo Zagarese)
      • Antonio Presta “Tonino” (difeso dagli avvocati Carlo Esbardo e Franco Locco)
      • Giuseppe Presta (difeso dagli avvocati Lucio Esbardo e Franco Locco) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Domenico Prete (difeso dall’avvocato Rossana Bozzarello)
      • Remo Prete (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Sergio Raimondo (difeso dall’avvocato FIlippo Cinnante)
      • Paolo Recchia (difeso dall’avvocato Francesco Gelsomino)
      • Andrea Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Luca Acciardi)
      • Ines Reda (difesa dagli avvocati Mario Ossequio e Angela Caputo)
      • Francesco Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio ed Enzo Belvedere)
      • Paolo Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Stefania Calabrese)
      • Marcello Rizzuti (difeso dagli avvocati Bruno Bonaro e Pietro Mancuso)
      • Danny Romano (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Massimiliano Rossiello (difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro)
      • Cristian Francesco Ruffolo (difeso dall’avvocato Luca Acciardi) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Rosa Rugiano (difesa dall’avvocato Rodolfo Alfieri)
      • Antonio Russo (difeso dall’avvocato Roberto Deni)
      • Domenico Salerno (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Domenico Sannà (difeso dall’avvocato Giuseppe Bruno)
      • Orlando Scarlato (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Salvatore Sesso (difeso dall’avvocato Vincenzo Tridico)
      • Mario Sirangelo (difeso dall’avvocato Fabio Parise)
      • Alessandro Stella (difeso dall’avvocato Domenico Caputo)
      • Francesco Stola (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Cristian Cristiano)
      • Francesco Tassone (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Francesca Tiralongo (difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco)
      • Vittorio Toscano (difeso dall’avvocato Senese) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
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      'Ndrangheta · Cosenza · Francesco Patitucci · Rende · Reset

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      Ore 16:41
      Carmen Diodato, messaggio per la giornata internazionale delle persone con disabilità
      Video

      Cosenza, un arresto per produzione e spaccio di marijuana a Cetraro

      3 dicembre 2025
      Ore 08:49
      Cosenza, un arresto per produzione e spaccio di marijuana a Cetraro
      Eventi

      A Mormanno la 21esima edizione di Perciavutti

      Il sindaco di Mormanno Paolo Pappaterra presenta la 21esima edizione di Perciavutti, in programma nella cittadina del Pollino dal sei all'otto dicembre

      2 dicembre 2025
      Ore 10:35
      A Mormanno la 21esima edizione di Perciavutti
      Cultura

      Demetrio Guzzardi racconta don Carlo de Cardona

      Il rettore dell'Universitas Vivariensis Demetrio Guzzardi racconta la figura di don Carlo de cardona, il sacerdote amico dei contadini

      1 dicembre 2025
      Ore 10:25
      Demetrio Guzzardi racconta don Carlo de Cardona
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      A Mormanno la 21esima edizione di Perciavutti

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      2 dicembre 2025
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      1 dicembre 2025
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      Società

      Carmen Diodato, messaggio per la giornata internazionale delle persone con disabilità

      2 dicembre 2025
      Ore 16:41
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      Cosenza, un arresto per produzione e spaccio di marijuana a Cetraro

      3 dicembre 2025
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      1 dicembre 2025
      Ore 10:25
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      Cosenza, un arresto per produzione e spaccio di marijuana a Cetraro

      3 dicembre 2025
      Ore 08:49
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      Previsioni

      Meteo, attese forti precipitazioni: lo jonio cosentino “nel mirino” del ciclone nord africano 

      Il centro funzionale multirischi Arpacal ha emesso un’allerta gialla per l’intero territorio Regionale
      Salvatore Lia
      Meteo, attese forti precipitazioni: lo jonio cosentino “nel mirino” del ciclone nord africano\u00A0\n
      LA NUOVA OPERA

      Maierà festeggia il nuovo campanile della Chiesa di Santa Maria del Piano

      Dopo la essa solenne, celebrata da monsignor Stefano Rega, i partecipanti hanno assistito allo spettacolo dei fuochi d’artificio. Dopodiché, si sono trasferiti a Palazzo Patrizio per il momento conviviale e il taglio della torta
      Francesca Lagatta
      Maierà festeggia il nuovo campanile della Chiesa di Santa Maria del Piano\n
      traffico in tilt

      Trebisacce, non si fermano all’alt e fuggono a piedi. Denunciati due magrebini

      Inseguimento tra le vie principali del paese. Gli agenti hanno mantenuto il contatto fino al punto in cui hanno raggiunto gli uomini. L’alcol test è risultato positivo
      Matteo Lauria
      Trebisacce, non si fermano all’alt\u00A0e fuggono\u00A0a piedi. Denunciati due magrebini
      GIRO DI VITE

      La Prefettura di Cosenza annuncia: «Incrementeremo i controlli sui CAS»

      L’annuncio durante l’incontro di ieri mattina con USB per risolvere la questione dei migranti ancora non convocati dalla Commissione Territoriale: aumento delle ispezioni e controlli più stringenti sulla gestione fra le manovre previste
      Francesco La Luna
      La Prefettura di Cosenza annuncia: «Incrementeremo i controlli sui CAS»
      Il report

      Ospedali infiltrati dalle cosche, il triste primato della Calabria: in nove anni sei Asp sciolte per mafia

      Nel rapporto di Avviso Pubblico c’è un capitolo dedicato alle aziende sanitarie provinciali. Le inchieste giudiziarie. Gli appetiti delle mafie: dall’appalto dell’opera, al personale “infiltrato”, ai distributori automatici
      Alessia Truzzolillo
      Ospedali infiltrati dalle cosche, il triste primato della Calabria: in nove anni sei Asp sciolte per mafia\n
      L’impatto

      Incidente sulla Statale 106 a Corigliano Rossano: traffico paralizzato e quattro feriti, due sono gravi

      L’impatto in contrada Toscano denunciato dall’organizzazione di volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” riaccende l’allarme sulla “strada della morte” a pochi giorni dal tragico schianto costato la vita a due giovani
      Redazione
      Incidente sulla Statale 106 a Corigliano Rossano: traffico paralizzato e quattro feriti, due sono gravi\n
      L’inchiesta

      Assalto al portavalori a Bagnara, la pista delle armi da guerra usate dalla banda. Rubata a Vibo una delle auto del blitz

      Rilievi degli investigatori sui colpi esplosi nella galleria teatro del colpo: l’ipotesi dell’utilizzo dei kalashnikov e di fucili a canne mozze. Si indaga anche sui luoghi in cui sono stati trafugati i mezzi dati alle fiamme
      Redazione Cronaca
      Assalto al portavalori a Bagnara, la pista delle armi da guerra usate dalla banda. Rubata a Vibo una delle auto del blitz\n
      I funerali

      Morti in un incidente sulla 106, a Cassano l’addio a Chiara e Antonio. Il vescovo: «Non ci sono parole, dolore indicibile»

      Lacrime e silenzio per i funerali dei due ventenni morti nel tragico impatto a Sibari. La Cattedrale gremita per le due bare bianche, simbolo di un amore spezzato. Mons. Savino a giovani e genitori: «Curate la vostra vita, abbiate responsabilità di voi stessi e degli altri»
      Franco Sangiovanni
      Morti in un incidente sulla 106, a Cassano l’addio a Chiara e Antonio. Il vescovo: «Non ci sono parole, dolore\u00A0indicibile»\n
      Ricorso accolto

      Elezioni Basilicata, il Consiglio di Stato riapre il caso Merra

      Accolto il ricorso per revocazione dell’ex assessore Donatella Merra: disposta un’istruttoria sulla sezione contestata, a cura del Prefetto di Potenza
      Redazione
      Elezioni Basilicata, il Consiglio di Stato riapre il caso Merra\n
      I RISULTATI DELL’INCONTRO

      Migranti senza convocazione, la Prefettura: «Chiederemo alla Commissione di accelerare»

      Questa mattina a Palazzo l’incontro fra i rappresentanti di USB, gli avvocati e le forze preposte. I sindacalisti: «Bene, ma non basta»
      Francesco La Luna
      Migranti senza convocazione, la Prefettura: «Chiederemo alla Commissione di accelerare»
      Jonio cosentino

      Scontro fra due auto sulla Statale 106 Jonica, tre feriti e traffico in tilt

      Impatto in località Toscano tra Corigliano Rossano e Crosia: contusioni lievi per i coinvolti, rilievi in corso e viabilità rallentata
      Matteo Lauria
      Scontro fra due auto sulla Statale 106 Jonica, tre feriti e traffico in tilt\n
      Il provvedimento

      ‘Ndrangheta a Cetraro, revocata la sorveglianza speciale a Junior Muto dopo dieci anni

      Il Tribunale di Cosenza annulla ex tunc la misura: accolte le tesi della difesa sull’assenza di pericolosità sociale e sulle assoluzioni definitive
      Redazione
      ‘Ndrangheta a Cetraro,\u00A0revocata la sorveglianza speciale a Junior Muto dopo dieci anni\n
      La decisione

      Morte Ilaria Mirabelli, Mario Molinari a giudizio per omicidio stradale

      Il Gup Ferrucci ha sciolto la riserva, accogliendo la richiesta della Procura di Cosenza. Il padre dell’imputato ammesso come responsabile civile
      Antonio Alizzi
      Morte Ilaria Mirabelli, Mario Molinari a giudizio per omicidio stradale\n
      La lunga scia

      Corigliano, ancora un incidente sulla statale 106: coinvolte due vetture

      L’associazione “Basta vittime sulla SS 106” lancia l’ennesimo allarme: «Sono dieci anni che chiediamo interventi mirati lungo i tratti dell’arteria più a rischio»
      Matteo lauria
      Corigliano, ancora un incidente sulla statale 106: coinvolte due vetture\n
      violento impatto

      Paola, dopo un violento incidente giovane estratto da un’auto ribaltata

      Scontro tra due vetture davanti al Centro veterinario: traffico in tilt e intervento congiunto di vigili del fuoco, 118 e polizia locale
      Redazione
      Paola, dopo un violento incidente giovane estratto da un’auto ribaltata
      Primo grado

      Cosenza, “cresta” sui rimborsi comunali: tre anni a Cirò

      Il tribunale condanna l’ex segretario particolare di Mario Occhiuto. L’avvocato Francesco Chiaia: «Impugneremo la sentenza»
      Antonio Alizzi
      Cosenza, “cresta” sui rimborsi comunali:\u00A0tre anni a Cirò\n
      La sentenza

      Inchiesta Scolacium, 18 condanne: furono due pentiti a incendiare l’auto dell’ex consigliere regionale Bova – NOMI

      Comminate pene severe per i vertici delle cosche Catarisano e Bruno. I collaboratori Mirarchi e Danieli riconosciuti colpevoli dell’attentato al politico. Assolto dall’accusa di concorso esterno l’imprenditore Paolo Bova
      Alessia Truzzolillo
      Inchiesta Scolacium, 18 condanne: furono\u00A0due pentiti a incendiare l’auto dell’ex consigliere regionale Bova –\u00A0NOMI\n
      Cronaca

      Camion cisterna sfonda bar a Corigliano dopo uno scontro violento

      Paura in contrada Apollinara: urto tra camion carico di gas e un’auto, nessun ferito grave. Vigili del fuoco in azione per mettere l’area in sicurezza
      Matteo Lauria
      Camion cisterna sfonda bar a Corigliano dopo uno scontro violento\n
      Trappola nel tunnel

      Il commando di 10 persone, l’esplosivo e le ipotesi sulla fuga: la regia della ’ndrangheta sulla rapina da 2 milioni al portavalori

      La prima ricostruzione del colpo messo a segno nella galleria dell’A2 tra Scilla e Bagnara. Le auto bruciate per delimitare l’area del blitz, il furgone bloccato e l’assalto per portare via il denaro destinato al pagamento di tredicesime e pensioni 
      Redazione Cronaca
      Il commando di 10 persone, l’esplosivo e le ipotesi sulla fuga: la regia della ’ndrangheta sulla rapina da 2 milioni al portavalori\n
      Le indagini

      Saracena, smascherati i presunti autori di due truffe agli anziani

      Due anziane raggirate con i raggiri del finto nipote e del finto maresciallo. I Carabinieri individuano i presunti responsabili e intensificano la prevenzione
      Redazione
      Saracena, smascherati i presunti autori di due truffe agli anziani\n
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      Checchinato annuncia le nuove nomine nelle parrocchie della diocesi

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      Morte Ilaria Mirabelli, Mario Molinari a giudizio per omicidio stradale

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      spavento

      Incidente sulla SS 107 a Rende: coinvolto l’ex sindaco Marcello Manna

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      Assalto al portavalori sull’A2 nel Reggino: parte dei soldi distrutta dal fuoco, s’indaga negli ambienti della ‘ndrangheta

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