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      Home page>Cronaca>Roggiano, ecco perché il...

      Roggiano, ecco perché il gruppo Presta è un'associazione di narcos

      Depositate le motivazioni della sentenza che ha riconosciuto l'esistenza di un gruppo criminale che fino al 2020 ha operato nella Valle dell'Esaro
      Marco Cribari
      9 luglio 202512:00
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      Roggiano, ecco perché il gruppo Presta è un'associazione di narcos

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      Roggiano, ecco perché il gruppo Presta è un'associazione di narcos

      Roggiano, ecco perché il gruppo Presta è un'associazione di narcos

      Tre capi, quattro organizzatori e trentaquattro associati. È questa la struttura del gruppo Presta delineata dai giudici del Tribunale di Cosenza che, il 20 dicembre del 2023, hanno condannato quarantuno persone per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Tre mesi dopo, di quella sentenza, emessa nell’ambito del processo “Valle dell’Esaro”, sono state rese note le motivazioni.  

      «Tre capi promotori»

      Partiamo dai capi, che le indagini della Squadra mobile prima e l’istruttoria in aula in seguito, hanno inquadrato in Antonio Presta, in suo figlio Giuseppe e in Francesco Ciliberti. Nessun dubbio, a giudizio del Tribunale, sul fatto che le loro condotte fossero «espressione di potere gestionale e decisionale». Erano loro, infatti, a decidere di volta in volta quanta droga acquistare e quando immetterla sul mercato. E non solo. Il terzetto, infatti, individuava «le fonti di approvvigionamento», gestiva le risorse economiche «che confluivano nella bacinella del gruppo». E ancora distribuivano «compiti e stipendi» agli associati, risolvevano problemi di carattere organizzativo, anche «attinenti ai rapporti con altri gruppi criminali».

      Sulla «personalità» di Antonio Presta

      Lo avrebbero fatto anche in virtù della loro affinità con il boss ergastolano Franco Presta, convitato di pietra dell’inchiesta. Ciliberti, infatti, è suo genero. Riguardo al “cugino” Antonio Presta, invece, i giudici citano un’intercettazione risalente al febbraio del 2017 e che, a loro avviso, ne «lumeggia» la personalità: «Se adesso la Procura fa il coso, mi arrestano… io mi butto latitante, eh… e poco me ne frego!».

      Il secondo livello

      Un gradino più in giù figurano Roberto Presta, Mario Sollazzo, Armando Antonucci e Cristian Ferraro. L’idea del collegio giudicante è che fossero anche loro a gestire il gruppo, ma «in modo non del tutto autonomo». Detto ciò, nel verdetto di primo grado si dà per certo che il compito di Antonucci fosse quello di “tagliare” la cocaina e che gli altri, invece, si occupassero provvedere alle forniture e curare il rapporto con i singoli spacciatori.

      «Anche i pusher sono associati»

      Proprio a quest’ultimi i giudici riservano un paragrafo per motivare la scelta di ritenerli alla stregua di veri e propri associati del gruppo. Hanno acquistato droga «in modo continuativo e per un notevole lasso di tempo» e, al tempo stesso, erano consapevoli «dell’esistenza di un’organizzazione su cui contare in caso di necessità». Il fatto poi che comprassero lo stupefacente «a un prezzo più basso di quelli praticati ai consumatori finali» è il terzo indizio che ha spinto il Tribunale a non considerarli come pusher autonomi, bensì «organici» all’associazione. Riguardo ai reati fine, ovvero i singoli episodi di spaccio, nella sentenza sono riportate diverse intercettazioni eseguite dalla Mobile in fase d’indagine. Dialoghi ritenuti già espliciti dai giudicanti, ma che durante il processo sono stati resi ancora più intellegibili dalle dichiarazioni di Roberto Presta, il fratello di Antonio, che dalla fine del 2020 collabora con la giustizia.  

      • Armando Antonucci (chiesti 26 anni) 15 anni e 6 mesi
      • Lorenzo Arciuolo (chiesti 12 anni e 2 mesi) 6 anni e 8 mesi
      • Alessandro Avenoso (chiesti 17 anni) 6 anni e 10 mesi
      • Domenico Caputo (chiesti 12 anni e 2 mesi) assolto
      • Domenico Cesare Cardamone (chiesti 16 anni e 4 mesi) 10 anni e un mese
      • Augusto Cardamone (chiesta assoluzione) 6 anni e 8 mesi
      • Sergio Cassiano (chiesti 16 anni e 6 mesi) 6 anni e 9 mesi
      • Francesco Ciliberti (chiesti 24 anni) 15 anni
      • Rocco D’Agostino (chiesti 19 anni) 6 anni e 10 mesi
      • Damiano Diodati (chiesti 16 anni e 6 mesi) 6 anni e 8 mesi (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Cristian Ferraro (chiesti 25 anni) 13 anni e 6 mesi
      • Giampaolo Ferraro (chiesti 13 anni) 6 anni e 10 mesi
      • Giuseppe Ferraro (chiesti 13 anni) 6 anni e 10 mesi
      • Michele Fusaro (chiesti 17 anni) 6 anni e 9 mesi
      • Roberto Eugenio Gallo (chiesti 16 anni) 6 anni e 8 mesi
      • Cristian Garita (chiesta assoluzione) assolto
      • Filippo Orsino (chiesti 12 anni e 6 mesi) 6 anni e 9 mesi
      • Antonio Pacifico (chiesti 12 anni e 2 mesi) 6 anni e 8 mesi
      • Giuseppe Palermo (chiesti 12 anni e 6 mesi) 6 anni e 8 mesi
      • Mario Palermo (chiesti 16 anni e 2 mesi) 13 anni e 4 mesi (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Marco Patitucci (chiesti 16 anni) 10 anni
      • Giovanni Domenico Petta (chiesta assoluzione) assolto
      • Antonio Postorivo (chiesti 2 anni e 6 mesi) 10 anni e un mese
      • Antonio Presta (chiesti 30 anni) 23 anni e 10 mesi
      • Roberto Presta (chiesti 11 anni) 8 anni e 10 mesi
      • Giuseppe Presta (chiesti 27 anni) 15 anni e 3 mesi
      • Sonia Presta (chiesti 4 anni e 8 mesi) assolta
      • Giovanni Sangineto (chiesti 18 anni) 6 anni e 10 mesi
      • Giovanni Garofalo (chiesti 14 anni) 6 anni e 9 mesi
      • Fabio Giannelli (chiesti 20 anni) 6 anni e 10 mesi (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Antonio Giannetta (chiesti 22 anni) 12 anni
      • Luigi Gioiello (chiesti 16 anni) 6 anni e 8 mesi
      • Remo Graziadio (chiesti 18 anni) 6 anni e 8 mesi
      • Erik Grillo (chiesti 13 anni) 6 anni e 9 mesi
      • Francesco Iantorno (classe ’68) (chiesti 17 anni) 6 anni e 9 mesi
      • Francesco Iantorno (classe ’84) (chiesti 12 anni) 6 anni e 8 mesi
      • Roberto Iantorno (chiesti 16 anni e 2 mesi) 10 anni e un mese
      • Francesco Lamanna (chiesti 3 anni e 4 mesi) assolto
      • Raffaele Lanza (chiesta assoluzione) assolto
      • Gianfranco Mariotta (chiesti 4 anni e 8 mesi) assolto (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Mauro Marsico (chiesti 25 anni) 6 anni e 9 mesi e 15 giorni
      • Attilio Martorelli (chiesti 16 anni) 10 anni
      • Salvatore Miraglia (chiesta assoluzione) assolto
      • Saverio Morelli (chiesti 2 anni) assolto
      • Antonio Orsini (chiesti 15 anni) 6 anni e 8 mesi
      • Massimo Orsini (chiesti 19 anni) 7 anni
      • Vincenzo Santamaria (chiesti 18 anni) 6 anni e 9 mesi
      • Alessandro Scalise (chiesti 4 anni) assolto
      • Costantino Scorza non luogo a procedere per intervenuto decesso
      • Mario Sollazzo (chiesti 30 anni) 17 anni e un mese
      • Raffaele Sollazzo (chiesti 16 anni e 6 mesi) 6 anni e 8 mesi
      • Sandro Vomero (chiesti 6 anni) assolto
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      roggiano gravina

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      LA DENUNCIA

      Cetraro, danneggiata l’auto di un infermiere. Sposato (OPI): «Misura colma»

      Il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Cosenza ha preso una posizione durissima, definendo l’accaduto «intollerabile» e chiedendo misure immediate e concrete
      Redazione
      Cetraro, danneggiata l’auto di un infermiere. Sposato (OPI): «Misura colma»
      La polemica

      Morte di Serafino Congi, la vedova all’attacco: «L’Asp di Cosenza nasconde qualcosa»

      A otto mesi dalla scomparsa di suo marito, l’azienda non ha ancora comunicato ai familiari l’esito delle proprie indagini interne e secondo Caterina Perri «si nasconde dietro l’inchiesta della magistratura»
      Redazione
      Morte di Serafino Congi, la vedova all’attacco: «L’Asp di Cosenza nasconde qualcosa»
      Statale 18

      Incidente a Diamante, tre feriti nello scontro fra due motociclette

      La strada è stata chiusa in entrambe le direzioni per consentire l’atterraggio dell’elisoccorso e poi i rilievi delle forze dell’ordine, traffico deviato e personale Anas sul posto
      Francesca Lagatta
      Incidente a Diamante, tre feriti nello scontro fra due motociclette
      Il comunicato

      Morte Serafino Congi, l’Asp rompe il silenzio: «I risultati della commissione interna trasmessi alla magistratura»

      L’azienda sanitaria provinciale di Cosenza risponde ai familiari del giovane di San Giovanni in Fiore morto dopo aver aspettato per ore un’ambulanza: «Gli atti richiesti non possono essere condivisi nel rispetto delle indagini in corso»
      Redazione
      Morte Serafino Congi, l’Asp\u00A0rompe il silenzio: «I risultati della commissione interna trasmessi alla magistratura»\n
      Disperato appello

      Detenuto psichiatrico sconta la pena ma resta in carcere perché nelle Rems calabresi non c’è posto. La famiglia: «Vuole togliersi la vita»

      Mattia Spanò ha finito di pagare i conti con la giustizia ma non può tornare a casa, perché il giudice lo ritiene socialmente pericoloso, e non può entrare in una struttura sanitaria idonea ad accogliere gli autori di reato affetti da disturbi mentali perché non c’è disponibilità
      Francesca Lagatta
      Detenuto psichiatrico sconta la\u00A0pena ma\u00A0resta in carcere\u00A0perché nelle Rems calabresi non c’è posto. La famiglia: «Vuole\u00A0togliersi la vita»\n
      Massima attenzione

      Cosenza, sottopassaggio chiuso per incidente

      Chiuso al traffico il collegamento con piazza Europa. In corso accertamenti sulla dinamica.
      Salvatore Bruno
      Cosenza, sottopassaggio chiuso per incidente
      Il caso

      Prostitute sulla Ss 106, un racket ancora in cerca d’autore

      Nessuna inchiesta giudiziaria è mai riuscita a stabilire chi controlla il mercato del sesso pagamento nella Sibaritide, un’attività che vecchi boss come Antonio Forastefano e Antonio Bruno vedevano con il fumo negli occhi
      Marco Cribari
      Prostitute sulla Ss 106, un racket ancora in cerca d’autore
      Immigrazione clandestina

      Diciotto espulsioni in provincia di Cosenza, c’è anche un condannato per terrorismo

      Nel mese di agosto la polizia ha intensificato i controlli su tutto il  territorio, otto persone sono ora trattenute nei Centri di permanenza e rimpatrio
      Redazione
      Diciotto espulsioni in provincia di Cosenza, c’è anche un condannato per terrorismo
      I dati

      Incendi boschivi: in Italia 55mila interventi dal 15 giugno al 29 agosto, in Calabria oltre 400 nell’ultima settimana

      È il Sud a registrare la maggior parte di roghi, numeri altissimi in Sicilia. In totale nello Stivale 6.814 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
      Redazione Cronaca
      Incendi boschivi: in Italia 55mila interventi dal 15 giugno al 29 agosto, in Calabria oltre 400 nell’ultima settimana\n
      Operazione antidroga

      Papasidero, sequestrate due piantagioni di canapa indiana nel Parco del Lao: oltre 500 piante per un valore stimato di un milione di euro

      L’operazione della Polizia di Stato, avviata dopo segnalazioni via YouPol, ha portato alla distruzione sul posto degli arbusti e al sequestro di attrezzature
      Redazione
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      Controlli

      Tropea, bar-ristorante chiuso dai Nas: laboratorio abusivo e bagno unico per clienti e dipendenti

      Violazioni igieniche e mancanza di autorizzazioni hanno portato alla chiusura immediata del locale in attesa della regolarizzazione
      Redazione
      Tropea, bar-ristorante chiuso dai Nas: laboratorio abusivo e bagno unico per clienti e dipendenti\n
      Sangue nell’Alto ionio cosentino

      Omicidio De Paola, la Cassazione conferma: omicidio e distruzione del cadavere fanno parte di un unico disegno criminoso

      Il Procuratore generale aveva censurato la decisione della Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro che aveva riconosciuto la continuazione tra i due reati
      Antonio Alizzi
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      L’inchiesta

      Terremoto sui laboratori dell’Università Magna Graecia, chiesto il processo per 27 persone - NOMI

      L’udienza preliminare avrà inizio il prossimo 28 novembre. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, maltrattamento di animali, uccisione di animali, corruzione, falso
      Alessia Truzzolillo
      Terremoto sui laboratori dell’Università Magna Graecia, chiesto il processo per 27 persone - NOMI\n
      Il caso

      Morte sospetta in ospedale a Catanzaro, i familiari presentano denuncia: «Sottovalutazioni e omissioni»

      La donna era stata dimessa e poi operata d’urgenza. La figlia Tamara Chiarella intende far chiarezza sulle cause del decesso della madre, avvenuto lo scorso 20 agosto, dopo 24 giorni di ricoveri e accessi al pronto soccorso. La querela è stata trasmessa all’ufficio di Procura
      Luana Costa
      Morte sospetta in ospedale a Catanzaro, i familiari presentano\u00A0denuncia: «Sottovalutazioni e omissioni»\n
      La campagna

      ‘Ndrangheta, estradati in Italia tre latitanti arrestati a Ibiza - NOMI

      Insieme ad altri 25 persone sono ritenuti parte di un'associazione criminale dedita al traffico internazionale di stupefacenti, con base a Roma ed operante sul territorio nazionale
      Blitz in Spagna
      ‘Ndrangheta, estradati in Italia tre latitanti arrestati a Ibiza - NOMI
      La disavventura

      Auto con a bordo una centenaria in panne a Cassano, il personale Anas la mette in salvo

      La donna era in compagnia di suo figlio in una piazzola di sosta sulla Strada statale 534, avrebbero dovuto attendere per più di un’ora l’arrivo del carro attrezzi
      Redazione
      Auto con a bordo una centenaria\u00A0in panne a Cassano, il personale Anas la mette in salvo
      Fermato

      Tenta di uccidere l’ex moglie accoltellandola in pieno centro a Roccabernarda, determinante l’intervento di alcuni cittadini

      L’uomo avrebbe speronato l’auto della donna per poi scagliarsi contro di lei. Alla base del gesto la separazione avvenuta un anno fa. La 70enne è ora ricoverata a Cosenza
      Redazione Cronaca
      Tenta di uccidere l’ex moglie accoltellandola in pieno centro a Roccabernarda, determinante l’intervento di alcuni cittadini\n
      Il caso

      'Ndrangheta, Leonardo “Nino” Abbruzzese trasferito in ambulanza in Puglia: le motivazioni della Cassazione

      Riguardo alla latitanza del presunto “reggente” del clan degli “zingari” di Cassano all’Ionio, arriva la pronuncia della Suprema Corte: valutato il ricorso dell’autista Alfano
      Antonio Alizzi
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      Il fatto

      Rende, bimba intrappolata in auto salvata da un poliziotto non in servizio

      La mamma, incapace di aprire la portiera, era in lacrime, impotente di fronte al pericolo imminente
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      La grande sete

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      Il deficit idrico interessa diversi territori delle province di Reggio, Cosenza e Crotone
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