
Italiani, nigeriani e marocchini uniti nello spaccio di droga a Cosenza | NOMI
Italiani, nigeriani e marocchini uniti nello spaccio di droga a Cosenza | NOMI
Italiani, nigeriani e marocchini uniti nello spaccio di droga a Cosenza | NOMI
Italiani, nigeriani e marocchini uniti nello spaccio di droga a Cosenza | NOMI
La nuova inchiesta sullo spaccio di droga a Cosenza apre un fronte investigativo inedito. Già nell’indagine contro il presunto gruppo di nigeriani emergevano collegamenti con i cosiddetti “italiani”, ma nell’attuale procedimento penale, coordinato dal pubblico ministero Giuseppe Cozzolino, i contatti sembrano solidi e duraturi, in quanto i fatti contestati risalgono al 2020, ovvero periodo Covid, ma soprattutto arco temporale investigativo che porta il nome di “Recovery“, il blitz antimafia della Dda di Catanzaro contro la cosca degli italiani, capeggiata dal boss Francesco Patitucci.
Sebbene nell’inchiesta odierna procede la procura di Cosenza, gli elementi univoci sono tanti, tutti messi al loro posto dal pubblico ministero Giuseppe Cozzolino, colui il quale ha diretto insieme ad altri suoi colleghi, con il precedente coordinamento del procuratore Mario Spagnuolo, una serie di indagini contro la droga che poi sono state di supporto alle fasi investigative della Dda di Catanzaro.
Nel dettaglio, i nomi delle persone a cui il gip Alfredo Cosenza ha applicato sia la misura della custodia in carcere che gli arresti domiciliari.
Il gip Alfredo Cosenza ha inoltre disposto la propria incompetenza territoriale nei confronti di Giuseppe Cascardi (ordinanza inviata al tribunale di Castrovillari) e Alessio Carmine Tundis (ordinanza inviata al tribunale di Paola).
Infine, Cosenza Channel apprende che uno dei 22 indagati destinati alla custodia in carcere è deceduto nei mesi scorsi. Pertanto i soggetti raggiunti dall’ordinanza cautelare sono 21, per un totale di 48 persone sottoposte a misura. Gli indagati sono 68, di cui 20 a piede libero. Vale per tutti la presunzione d’innocenza.
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