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      'Ndrangheta, nuovo pentito nel clan degli zingari di Cosenza

      Per la Dda era l'anello di congiunzione in tema di narcotraffico fra il gruppo criminale che opera nella città capoluogo e quello di Cassano
      Marco Cribari
      9 luglio 202511:46
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      'Ndrangheta, nuovo pentito nel clan degli zingari di Cosenza

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      'Ndrangheta, nuovo pentito nel clan degli zingari di Cosenza

      Un nuovo pentito sembra ormai prossimo ad affacciarsi sulla scena giudiziaria cosentina. Si tratta di Gianluca Maestri, 45enne implicato nel processo “Reset” poiché ritenuto in quota al clan degli zingari. La sua diserzione dall’ambiente criminale non è ancora ufficiale, ma di essa se n’è avuta contezza oggi alla ripresa del maxiprocesso, nella parte che si celebra in abbreviato. In aula, infatti, uno dei suoi avvocati ha formalizzato la rinuncia al mandato difensivo, l’altro dovrebbe farlo a breve. Il punto è che non riescono a comunicare con lui da oltre un mese (primo indizio), sanno che è stato trasferito nel carcere di Rebibbia (secondo indizio) e, dulcis in fundo, da alcune settimane a questa parte, il videocollegamento che gli consente di partecipare alle udienze è allestito da un sito riservato.

      Per quanto li riguarda, insomma, ce n’è abbastanza per ritenere che il loro cliente abbia deciso di saltare il fosso, anche se sul punto dall’ufficio della Procura antimafia non è arrivata alcuna sponda. Solo una replica sibillina. Il pubblico ministero, infatti, si è limitato a dire che per quanto riguarda questo procedimento penale, Maestri non è un collaboratore di giustizia, ma è una precisazione che non cambia la sostanza del discorso. Il pentimento, se di pentimento si tratta, sarebbe intervenuto dopo la requisitoria del pm, quando ormai le dichiarazioni di Maestri non potevano essere più utilizzate per aggravare la posizione degli altri imputati o per alleviare la propria. Non a caso, anche nei suoi confronti la Dda ha invocato una pena più che severa: vent’anni di reclusione. Per ciò che concerne lui e “Reset“, dunque, se ne riparlerà eventualmente in Appello. Riguardo a tutto il resto, invece, chi vivrà vedrà. Nessuna conferma ufficiale, dicevamo. Mai come in questo caso, però, la mancanza di smentite vale molto di più.

      Nel maxiprocesso in corso di svolgimento, Gianluca Maestri risponde dei reati associativi e poi di narcotraffico ed estorsioni. Non a caso, sarebbero queste le sue abilità messe al servizio del gruppo diretto dai fratelli Abbruzzese alias “Banana”. L’uomo faceva coppia fissa con Ivan Barone, un altro che ha scelto di saltare il fosso con ampio anticipo rispetto al suo amico. Ora, gli inquirenti ritengono di aver trovato un valido riscontro alle sue dichiarazioni. Il condizionale è ancora d’obbligo poiché la cronaca più recente – Danilo Turboli prima e Roberto Porcaro poi – racconta di scelte radicali a cui hanno fatto seguito dietrofront repentini. Vedremo se la decisione di cambiare vita, da parte di Maestri, sia provvisoria oppure definitiva.

      Pregiudicato di lungo corso, annovera una sfilza di precedenti per rapine e spaccio di droga. Anche lui finisce in carcere il primo settembre del 2022 a seguito del blitz congiunto di carabinieri, polizia e finanza. In quel periodo i suoi capi sono dietro le sbarre già da qualche anno nell’ambito di un’altra indagine antimafia e il sospetto è che, in questo lasso di tempo, proprio Maestri abbia assunto il comando delle operazioni all’interno del gruppo criminale. Fa parte del gruppo di imputati che hanno scelto di essere giudicati in abbreviato e per lui la Dda ha chiesto una condanna a vent’anni di reclusione.

      L’uomo però è coinvolto anche in un’altra inchiesta antimafia – nome in codice “Athena” – che documenta una serie di estorsioni ed episodi di narcotraffico a firma dei gruppi Forastefano e Abbruzzese di Cassano allo Jonio. In quel contesto, è emerso il sospetto che i nomadi di stanza nella Sibaritide fossero i principali fornitori di droga dei cugini cosentini. A tal proposito, il ruolo di Maestri, per come prospettato dalle indagini, era quello di recarsi personalmente a Cassano a trattare l’acquisto dei carichi di stupefacente per conto della sua organizzazione. (clicca su avanti per leggere le richieste della Dda nel processo abbreviato di “Reset”)

      Processo abbreviato “Reset”, le richieste della Dda

      • Antonio Abbruzzese (classe 1975), difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Cesare Badolato CHIESTI 7 anni e 6 mesi
      • Antonio Abruzzese alias Strusciatappine, difeso dall’avvocato Mariarosa Bugliari CHIESTI 14 anni
      • Antonio Abbruzzese (classe 1984) difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Filippo Cinnante) CHIESTI 20 anni
      • Celestino Abbruzzese, difeso dall’avvocato Simona Celebre CHIESTI 6 anni
      • Fioravante Abbruzzese, difeso dall’avvocato Cesare Badolato CHIESTI 14 anni
      • Francesco Abbruzzese, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 12 anni
      • Luigi Abbruzzese, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Antonio Sanvito CHIESTI 20 anni
      • Marco Abbruzzese, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Antonio Sanvito CHIESTI 20 anni
      • Nicola Abbruzzese, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Antonio Sanvito CHIESTI 20 anni
      • Rocco Abbruzzese, difeso dall’avvocato Mariarosa Bugliari CHIESTI 12 anni
      • Saverio Abbruzzese, difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Matteo Cristiani CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Gianluca Alimena, difeso dall’avvocato Emiliano Iaquinta CHIESTI 2 anni
      • Claudio Alushi, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 18 anni
      • Salvatore Ariello, difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello CHIESTI 20 anni
      • Luigi Avolio, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Raffaele Brescia CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Ivan Barone, difeso dall’avvocato Rosa Pandalone CHIESTI 8 anni
      • Giuseppe Belmonte, difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo CHIESTI 8 anni e 2 mesi (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Gianluca Benvenuto, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri e Matteo Cristiani CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Massimo Bertoldi, difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Filomena Rota CHIESTI 12 anni e 4 mesi
      • Piero Bertoldi, difeso dall’avvocato Domenico Villella CHIESTI 2 anni
      • Cosimo Bevilacqua (classe 1965), difeso dagli avvocati Giacomo Iaria e Gianpiero Calabrese CHIESTI 18 anni e 8 mesi
      • Fabio Bevilacqua, difeso dall’avvocato Raffaele Brunetti CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Fiore Bevilacqua alias “Mano Mozza”, difeso dagli avvocati Antonio Ingrosso e Gianpiero Calabrese CHIESTI 10 anni
      • Francesco Bevilacqua, difeso dagli avvocati Luigi Bonofiglio e Michele Franzese CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Leonardo Bevilacqua, difeso dall’avvocato Filippo Cinnante CHIESTI 12 anni
      • Luigi Bevilacqua, difeso dagli avvocati Mariarosa Bugliari e Leone Fonte CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Luigina Bevilacqua, difesa dagli avvocati Cesare Badolato CHIESTI 2 anni
      • Andrea Bruni (classe 1983) difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 4 anni e 8 mesi
      • Gianfranco Bruni, difeso dall’avvocato Luca Acciardi CHIESTI 20 anni
      • Giuseppe Zoltan Bruniani CHIESTI Un anno e 4 mesi
      • Salvatore Calandrino, difeso dagli avvocati Antonio Aloe e Rossana Cribari CHIESTI 10 anni e 4 mesi
      • Gianluca Campolongo, difeso dagli avvocati Nicola Carratelli CHIESTI 7 anni
      • Giuseppe Caputo, difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello CHIESTI 12 anni
      • Francesco Carelli (difeso dall’avvocato Ugo Ledonne) CHIESTI 4 anni e 8 mesi
      • Alessandro Cariati, difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Tanja Argirò CHIESTI 2 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Alessandro Catanzaro, difeso dall’avvocato Luca Acciardi CHIESTI 14 anni
      • Maria Rosaria Ceglie, difeso dagli avvocati Camillo Gabriele Fiorito ed Emma Eboli CHIESTI 3 anni e 8 mesi
      • Patrizio Chiappetta, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Alessandro Diddi CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Daniele Chiaradia, difeso dagli avvocati Pasquale Di Iacovo e Maurizio Malomo CHIESTI 12 anni e 4 mesi
      • Francesco Ciliberti, difeso dagli avvocati Alessandro Diddi ed Enzo Belvedere CHIESTI 16 anni
      • Fabiano Ciranno, difeso dall’avvocato Giancarlo Greco e Cesare Badolato CHIESTI 18 anni
      • Francesco Curcio, difeso dagli avvocati Mariarosa Bugliari CHIESTI 14 anni
      • Marco D’Alessandro, difeso dall’avvocato Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Adolfo D’Ambrosio, difeso dall’avvocato Cesare Badolato CHIESTI 20 anni
      • Francesco De Cicco, difeso dagli avvocati Cristian Bilotta e Francesco Gambardella CHIESTI 4 anni e 10 mesi
      • Massimiliano D’Elia, difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello CHIESTI 12 anni
      • Cesare D’Elia, difeso dall’avvocato Cristian Cristiano CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Andrea De Giovanni, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Tanja Argirò CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Michele Di Puppo, difeso dagli avvocati Angelo Pugliese e Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Umberto Di Puppo, difeso dagli avvocati Angelo Pugliese e Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Carlo Drago, difeso dagli avvocati Francesco Santelli e Cesare Badolato CHIESTI 20 anni
      • Renato Falbo, difeso dall’avvocato Pietro Sammarco CHIESTI 7 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Rosetta Falvo, difeso dall’avvocato Mario Scarpelli CHIESTI 10 anni e 10 mesi
      • Cristian Ferraro, difeso dall’avvocato Michele Donadio CHIESTI 10 anni e 10 mesi
      • Simona Ferrise, difeso dall’avvocato Laura Gaetano CHIESTI 14 anni
      • Rosa Filippelli, difeso dall’avvocato Angelo Nicotera CHIESTI 3 anni
      • Adolfo Foggetti, difeso dall’avvocato Michele Gigliotti CHIESTI 3 anni e 8 mesi
      • Oscar Fuoco, difeso dall’avvocato Filippo Cinnante CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Pietro Gardi, difeso dall’avvocato Francesco Acciardi CHIESTI un anno e 4 mesi
      • Gino Garofalo, difeso dall’avvocato Antonio Quntieri CHIESTI 16 anni
      • Salvatore Garofalo, difeso dall’avvocato Filippo Cinnante CHIESTI 2 anni
      • Alberigo Granata, difeso dall’avvocato Filippo Cinnante CHIESTI 12 anni
      • Andrea Greco, difeso dall’avvocato Giorgia Greco e Sergio Rotundo CHIESTI 19 anni
      • Francesco Greco (pentito) CHIESTI 8 anni
      • Francesco Gualano, difeso dall’avvocato Angelo Pugliese CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Silvia Guido, difesa dagli avvocati Tanja Argirò e Giorgia Greco CHIESTI 16 anni
      • Francesco Iantorno, difeso dall’avvocato Francesco Boccia CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Giuseppe Iirillo, difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Aldo Iirillo CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Antonio Illuminato, difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello CHIESTI 20 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Luciano Impieri, difeso dall’avvocato Caterina De Luca CHIESTI 6 anni
      • Carlo Lamanna, difeso dall’avvocato Giuseppe Manna CHIESTI 20 anni
      • Daniele Lamanna, difeso dall’avvocato Michele Gigliotti CHIESTI 3 anni e 4 mesi
      • Ettore Lanzino, difeso dall’avvocato Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Fabio Laratta, difeso dall’avvocato Pasquale Marzocchi CHIESTI 2 anni
      • Saverio Madio, difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Romualdo Truncè CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Gianluca Maestri, difeso dagli avvocati Renato Tocci e Rossana Cribari CHIESTI 20 anni
      • Antonio Magnelli, difeso dall’avvocato Gisberto Spadafora CHIESTI 2 anni
      • Massimo Giuseppe Maione, difeso dagli avvocati Giorgia Greco ed Enzo Belvedere CHIESTI 4 anni e 6 mesi
      • Antonio Manzo, difeso dagli avvocati Antonio Ingrosso e Osvaldo Rocca CHIESTI 12 anni
      • Antonio Marotta, difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello CHIESTI 20 anni
      • Mauro Marsico, difeso dall’avvocato Lucio Ebardo e Luca Acciardi CHIESTI 10 anni
      • Francesco Mazzei, difeso dall’avvocato Cesare Badolato e Gianpiero Calabrese CHIESTI 16 anni e 6 mesi
      • Ivan Montualdista, difeso dall’avvocato Angelo Pugliese CHIESTI 16 anni
      • Alfredo Morelli, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 16 anni e 8 mesi
      • Alessandro Morrone (classe 1988), difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco CHIESTI 16 anni e 8 mesi
      • Francesco Occhiuzzi (difeso dagli avvocati Vito Caldiero e Carmine Curatolo) CHIESTI 3 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Roberto Olibano junior (difeso dall’avvocato Anna Maria Domanico) CHIESTI 12 anni
      • Anna Palmieri, difesa dall’avvocato Vania Giuseppina Gianporcaro CHIESTI 5 anni e 4 mesi
      • Francesco Patitucci, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Laura Gaetano CHIESTI 20 anni
      • Damiana Pellegrino, difesa dagli avvocati Luca Acciardi e Lucio Esbardo CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Erminio Pezzi, difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Enzo Piattello, difeso dall’avvocato Gianpiero Calabrese CHIESTI 16 anni
      • Giuseppe Piromallo, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Giorgia Medaglia CHIESTI 3 anni
      • Mario “Renato” Piromallo, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Giorgia Medaglia CHIESTI 20 anni
      • Paolo Pisani, difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Cesare Badolato CHIESTI 2 anni e 2 mesi
      • Roberto Porcaro, difeso dall’avvocato Mario Scarpelli CHIESTI 20 anni
      • Franco Presta, difeso dagli avvocati Sara Luiu e Lucio Esbardo CHIESTI 20 anni
      • Gennaro Presta, difeso dagli avvocati Rossana Cribari e Cesare Badolato CHIESTI 20 anni
      • Roberto Presta, difeso dall’avvocato Maria Claudia Conidi CHIESTI 5 anni e 4 mesi
      • Maurizio Rango, difeso dall’avvocato Teodora Gabrieli CHIESTI 20 anni
      • Michele Rende, difeso dagli avvocati Rossana Cribari e Pasquale Marzocchi CHIESTI 14 anni
      • Francesco Ripepi, difeso dagli avvocati Michele Franzese e Sandro Furfaro CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Gianfranco Ruà, difeso dagli avvocati Massimo Petrone e Valentina Moretti CHIESTI 20 anni (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati del processo abbreviato di “Reset”)
      • Antonio Russo, difeso dall’avvocato Roberto Deni CHIESTI 12 anni
      • Stefano Salerno, difeso dall’avvocato Angelo Pugliese CHIESTI 16 anni e 8 mesi
      • Eugenio Satiro, difeso dagli avvocati Fiorella Bozzarello e Filippo Cinnante CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Marco Saturnino, difeso dagli avvocati Giuseppe Malvasi e Filippo Cinnante CHIESTI 10 anni
      • Salvatore Sesso, difeso dagli avvocati Vincenzo Tridico CHIESTI 8 anni e 4 mesi
      • Luca Simerano, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 7 anni
      • Mario Sollazzo, difeso dagli avvocati Carlo Esbardo e Giovanni Favasuli CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Francesco Sorrentino, difeso dall’avvocato Linda Boscaglia CHIESTI 4 anni e 8 mesi
      • Ettore Sottile, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Pasquale Naccarato CHIESTI 20 anni
      • Alberto Superbo, difeso dall’avvocato Angelo Pugliese e Gianluca Garritano CHIESTI 20 anni
      • Marco Tornelli, difeso dall’avvocato Cristian Cristiano CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Alberto Turboli, difeso dall’avvocato Cristian Bilotta e Maurizio Nucci CHIESTI 10 anni e 10 mesi
      • Danilo Turboli, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 10 anni e 8 mesi
      • Francesco Veltri, difeso dall’avvocato Luca Acciardi CHIESTI 6 anni
      • Giuseppe Zaffonte, difeso dall’avvocato Emanuela Capparelli CHIESTI 5 anni e 7 mesi
      • Roberto Zengaro, difeso dall’avvocato Antonio Quintieri CHIESTI 10 anni e 10 mesi
      • Antonio Zinno, difeso dall’avvocato Nicola Carratelli CHIESTI 10 anni e 8 mesi (clicca su avanti per leggere le parti civili)

      “Reset” in abbreviato, le parti civili

      • Ministero dell’Interno, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Ministero della Giustizia, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Regione Calabria, difesa dall’avvocato Michele Rausei
      • Presidenza del Consiglio dei Ministri, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Ministero della Difesa, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Ministero della Difesa – Comando Generale dei Carabinieri, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Commissario Straordinario del Governo presso il Ministero tratto Antiusura e Racket, difeso dall’avvocato Antonello Membrini, Invitalia, difesa dall’avvocato Grazia Volo
      • Comune di Cosenza, difeso dall’avvocato Francesco Chiaia
      • Provincia di Cosenza, difeso dall’avvocato Raffaele Prisco
      • Comune di Rende, difeso dall’avvocato Santo Spadafora
      • Monopoli di Stato, difeso dall’avvocato Antonello Membrini
      • Associazione AntiRacket Lucio Ferrami, difesa dall’avvocato Carlo Carere
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      Tag
      'Ndrangheta · Cosenza · Reset

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      Societa

      Premio Nazionale Cultura d’Impresa 2025, Franzisi: «Scuola e famiglia in prima linea contro bullismo e cyberbullismo»

      VIDEO | La 18ma edizione del Premio Nazionale Cultura d’Impresa, organizzata dall’Associazione F.C. Academy Awards Aps, mette al centro bullismo e cyberbullismo. Appuntamento il 6 dicembre al Teatro Garden di Rende con ospiti Paolo Conticini e Annalisa Insardà

      25 novembre 2025
      Ore 17:01
      Premio Nazionale Cultura d’Impresa 2025,\u00A0Franzisi: «Scuola e famiglia in prima linea contro bullismo e cyberbullismo»
      Societa

      Psicologo a scuola, Calabria regione capofila in Italia

      La psicoterapeuta Roberta Colangelo illustra il progetto avviato dalla Regione Calabria che ha portato all'assunzione di 43 psicologi all'interno di 283 istituti scolastici nelle province di Cosenza, Catanzaro e Crotone

      24 novembre 2025
      Ore 13:45
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      Societa

      Premio Nazionale Cultura d’Impresa 2025, Franzisi: «Scuola e famiglia in prima linea contro bullismo e cyberbullismo»

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      25 novembre 2025
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      24 novembre 2025
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      Sport

      Giuseppe Frassetti, il giovane laterale del Città di Acri C5: «Anno per crescere e sognare in A2»

      Il calcettista cosentino racconta la sua crescita dal 2024 ad oggi nel roster rossonero: «La vittoria di Serie B, un ricordo indelebile»

      27 novembre 2025
      Ore 16:38
      Giuseppe Frassetti, il giovane laterale del Città di Acri C5: «Anno per crescere e sognare in A2»
      Societa

      Valeria Bosco: «Il mio dolore è diventato speranza»

      La testimonianza di Valeria Bosco: malattia rara, lutti e un viaggio in Africa che le ha cambiato la vita. «Non mollate mai».

       

      26 novembre 2025
      Ore 16:35
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      Coltellata a Schiavonea, trentenne ferito in strada dopo una lite tra stranieri

      Tensione nel pomeriggio in via Salerno: un alterco è degenerato e un uomo è finito in ospedale
      Matteo Lauria
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      La decisione

      Termovalorizzatore mai costruito in Calabria, assolti dirigente regionale e avvocato dello Stato per il danno erariale da 35 milioni

      La sentenza della Corte dei conti: ci fu negligenza ma la Procura non prova che un comportamento diverso avrebbe determinato la vittoria della Regione nel giudizio in Corte d’Appello a Roma
      Luana Costa
      Termovalorizzatore mai costruito in Calabria,\u00A0assolti dirigente regionale e avvocato dello Stato\u00A0per il danno erariale da 35 milioni\n
      Tragedia sulla strada

      Muore in un incidente Franco Aieta, 68 anni di Firmo: il furgone precipita dalla carreggiata

      L’uomo ha perso il controllo del mezzo aziendale lungo l’autostrada A4, nel tratto tra Lonato e Desenzano. Inutili i soccorsi: è deceduto sul colpo
      Redazione
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      Il caso

      Cosenza sotto shock per le foto di Cristian, il clochard amato dalla città

      L’uomo, volto conosciuto e mite del centro città, è stato fotografato ricoperto di sangue e ricoverato all’Annunziata. Loizzo (Lega) chiede che venga fatta luce
      Redazione
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      VASTA OPERAZIONE

      Cosenza, false fatture per 88 milioni e bancarotta fraudolenta: nei guai 43 persone

      Scoperto un sistema da oltre 88 milioni di euro tra false fatture, indebite compensazioni e bancarotte fraudolente. Coinvolte 43 persone e 26 società
      Redazione
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      il blitz

      Controlli nei penitenziari, sequestri e verifiche nel carcere di Rossano

      Operazione nazionale, telefoni e sim irregolari individuati nelle celle. Accertamenti anche a Ciminata Greco
      Matteo Lauria
      Controlli nei penitenziari, sequestri e verifiche nel carcere di Rossano
      LA RETTIFICA

      Evasione fiscale, Morcavallo dopo la Cassazione attende il nuovo processo d’appello

      L’avvocato amministrativista ha ottenuto l’annullamento senza rinvio del principale capo d’imputazione mentre sarà ridiscusso il reato di occultamento di scritture contabili
      Redazione
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      Furti notturni

      Custodia in carcere per il presunto autore dei furti a Rossano

      Misura cautelare eseguita da Polizia e Carabinieri per i raid del 23 ottobre nel centro urbano di Corigliano Rossano.
      Redazione
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      Presidio sicurezza

      Diamante, via libera al nuovo Commissariato ma il Siulp attacca il decreto

      Il sindacato di Polizia accoglie l’istituzione ma denuncia «gravi criticità» sull’organico previsto dal Ministero
      Redazione
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      ’Ndrangheta

      Latitanti in casa tra familiari, pedinamenti e telefoni nascosti: così la cosca di Cirò sfuggiva alle sentenze

      Le indagini coordinate dalla Dda di Catanzaro hanno individuato appoggi, spostamenti, cellulari segreti e rifugi che hanno permesso ai tre esponenti del clan di sottrarsi alla pena. La telefonata per avvisare Carmine Siena: «Casa mia è piena di sbirri»
      Alessia Truzzolillo
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      I nodi della giustizia

      Ingiuste detenzioni, nel 2025 record di risarcimenti a Reggio Calabria (5,5 milioni) e Catanzaro (4,3 milioni)

      Il deputato di Forza Italia Enrico Costa pubblica su X i numeri degli indennizzi liquidati nei primi 10 mesi del 2025. Le due Corti d’appello calabresi presentano le cifre più elevate: «Come fa il Csm a dare una valutazione positiva al 99% dei magistrati»
      Redazione Cronaca
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      Ultimo atto

      Processo Stige, annullata l’assoluzione del boss Silvio Farao. Ecco la sentenza contro la ‘ndrangheta cirotana

      Gli ermellini hanno anche respinto i ricorsi della procura generale contro i sindaci Parrilla e Laurenzano. Disposto un nuovo processo d’appello per sei imputati
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