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Truffa a un istituto di credito di Rende, la procura indaga 22 persone | NOMI

Secondo i magistrati di Cosenza avrebbero attestato il falso al fine di aprire un conto corrente

Truffa a un istituto di credito di Rende, la procura indaga 22 persone | NOMI

La procura di Cosenza a fine febbraio ha chiuso l’indagine su una presunta truffa ai danni di un istituto di credito nazionale, la cui filiale è situata a Rende. Sono ventidue le persone finite nel mirino degli investigatori che hanno contestualizzato le sospette condotte delittuose nel 2018.

Il reato contestato rientra nell’attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE.

Secondo i magistrati coordinati dal procuratore capo Mario Spagnuolo, gli indagati avrebbe fornito dati falsi o informazioni non veritiere, ed in particolare nella dichiarazione sostitutiva di certificazione sottoscritta presso la filiale di Rende, al fine di aprire un conto corrente. Le persone “attenzionate”, quindi, avrebbero dichiarato il falso alla voce riportata nel quadro dedicato alla professione del cliente ovvero di essere operaio/impiegato. Gli stessi avrebbero fornito anche buste paga false.

In alcuni casi gli indagati, rispetto a quanto dichiarato, non avrebbero percepito alcun reddito negli anni d’imposta 2017-2018. Tutti i soggetti finiti nel mirino della procura di Cosenza sono da ritenersi presunti innocenti fino a sentenza di condanna definitiva.

Truffa a un banca di Rende, gli indagati

  • Leo D’Amico
  • Rossella D’Amico
  • Umile Cariati
  • Gianfranco Cucunato
  • Federico Perri
  • Serafino Carbone (clicca su avanti per leggere i nomi degli altri indagati)

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